La Certosa di Parma

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La Certosa di Parma

Di: Stendhal

Letto da: Riccardo Lombardo

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A proposito di questo titolo

Ambientate in un un'Italia ottocentesca in parte fantastica, in parte reale, le avventure di Fabrizio del Dongo si snodano in una serie di incontri e peripezie al termine dei quali si trova il luogo del silenzio, lo spazio simbolico dell'isolamento e della rinuncia: la Certosa di Parma.

È un romanzo modernissimo, profondamente "realista". Stendhal vi riassume a un tempo lo spaesamento che la nascente società borghese determina nell'individuo e la perdita tutta individuale delle illusioni.

©Classici Audible Studios. Tradotto da Gianni Celati (P)2019 Audible Studios

Classici

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Più rilevanti

Il classicone parte con il botto, Stendhal ha infatti una vividissima capacità di scrittura, ritmo invidiabile e rara capacità di creare immagini visive. La prima sezione, quella in cui Fabrizio va in guerra, rimane insuperata nel resto del romanzo.
La vividezza del linguaggio, l’uso del tempo presente e il ritmo rimangono anche in buona parte del romanzo, ma qualcosa si spegne e si arrovella. Tutto diventa alla lunga melodrammatico, permeato di moralismo, insopportabilmente classista.
Il romanzo soffre di eccessiva lunghezza, di una ripetitività che sembrerebbe quasi dovuta a una pubblicazione a puntate, della trasformazione dei personaggi in stilemi e cliché della propria classe sociale/morale di appartenenza: la fanciulla incorruttibile, l’eroe tutto fatto di nobiltà d’animo, la cortigiana disposta a ogni sotterfugio, il principe irragionevole e arrogante. La ricerca di ironia verso i potenti, che si intravede qua e là, e in realtà un’arma piuttosto smussa e stantia; l’autore non riesce a superare lo snobismo di cui è permeato nel descrivere le classi nobili; in questo gli sfugge la reale originalità e il punto di vista dirompente del Manzoni.
In vece dell’ironia volontaria, alcuni momenti sono involontariamente comici: tra questi vince inderogabilmente quello di Fabrizio che - appena scampato alla morte violenta, avendo ancora le mani coperte del sangue caldo di colui che ha assassinato - cerca disperatamente uno specchietto nella borsetta delle signore, per accertarsi che il suo bel volto non sia sfigurato.
Tre stelle che avrebbero potuto essere di più, se si fossero cercate maggiore originalità e brevità.