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Conversazione con Primo Levi
- Se c'è Auschwitz, può esserci Dio?
- Letto da: Moni Ovadia, Gad Lerner
- Durata: 1 ora e 42 min
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Intellettuale a Auschwitz
- Di: Jean Améry
- Letto da: Gino La Monica
- Durata: 5 ore e 22 min
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Generale
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Lettura
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Storia
Con inesorabile precisione e passione di verità, Améry registrò in questa sua vertiginosa discesa nell'abisso concentrazionario le disfatte dello spirito, a cominciare dalla peculiare inferiorità nella quale venne a trovarsi nel Lager. L'inadeguatezza alla dimensione meramente fisica cui a Auschwitz era ridotta la vita lo rese paria tra i paria.
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Particolare
- Di Fanciz il 30/03/2023
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I sommersi e i salvati
- Con una testimonianza della senatrice a vita Liliana Segre
- Di: Primo Levi
- Letto da: Fabrizio Gifuni
- Durata: 7 ore e 26 min
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Generale
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Lettura
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Storia
"È avvenuto, quindi può accadere di nuovo: questo è il nocciolo di quanto abbiamo da dire." In otto, densi capitoli Primo Levi torna sull'esperienza dei Lager nazisti per leggerla non come un fatto conchiuso, un incidente della Storia, ma come una vicenda esemplare attraverso cui è possibile capire fin dove può giungere l'uomo nel ruolo del carnefice e in quello della vittima. Opera altissima sulla natura del male e sulla natura dell'uomo, "I sommersi e i salvati" rappresenta un contributo importante alla fondazione di una nuova, vigile coscienza critica.
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Libro meraviglioso, letto divinamente
- Di annarosa il 24/01/2020
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La tregua
- Introduzione di Ernesto Ferrero
- Di: Primo Levi
- Letto da: Lino Guanciale
- Durata: 7 ore e 46 min
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Generale
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Lettura
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Storia
"La tregua" è il racconto del ritorno di Primo Levi, il seguito di "Se questo è un uomo", che racconta le esperienze dell'autore durante il lungo viaggio attraverso Russia e Europa dell'Est per tornare alla sua Torino. Un viaggio assurdo, fatto di incontri con persone di civiltà e lingue diverse ma tutte vittime della stessa guerra. "Ci sono voluti anni per capire che quello che veniva etichettato come un testimone era uno dei più grandi scrittori del Novecento non soltanto italiano: cioè che era il migliore dei testimoni proprio perché grande scrittore."
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un viaggio dopo l'orrore ...
- Di Antonio il 18/04/2021
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Auschwitz, città tranquilla
- Di: Primo Levi
- Letto da: Valter Malosti
- Durata: 4 ore e 9 min
- Versione integrale
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Generale
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Lettura
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Storia
Costruito dal Centro internazionale di studi Primo Levi, "Auschwitz, città tranquilla" ci offre dieci suoi testi narrativi, incorniciati da due poesie: dodici punti di vista, inaspettati e avvincenti, sulla maggiore tragedia collettiva del Novecento. Nel segno di un paradossale titolo d'autore, la "città tranquilla" del campo di sterminio si apre, in questa antologia, in ogni direzione: quella fantastica, nel trittico di racconti distopici e "tedeschi" costituito da Angelica Farfalla, Versamina e La bella addormentata nel frigo.
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PAUROSAMENTE SEMPLICE
- Di Cristian il 19/02/2021
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Le voci di San Sabba: i testimoni
- Il processo per i crimini commessi nel lager nazista della Risiera di San Sabba a Trieste 1
- Di: Andrea Giuseppini
- Letto da: Marta Ascoli, Franc Sircelj, Galliano Fogar, e altri
- Durata: 32 min
- Versione integrale
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Generale
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Lettura
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Storia
Nel 1976 si è celebrato a Trieste un processo contro alcuni nazisti ritenuti responsabili dei crimini commessi nel lager della Risiera di San Sabba, un ex stabilimento per la pilatura del riso trasformato, durante l'occupazione tedesca della Venezia Giulia, in un campo di concentramento dotato di un forno crematorio. Non si conosce con precisione il numero delle persone che tra il 1944 e il 1945 vennero uccise e poi bruciate alla Risiera di San Sabba. Secondo la sentenza del processo furono oltre duemila.
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Abbiamo una memoria corta
- Di Asparaga il 28/02/2022
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Ricordi di Mauthausen
- Di: Luigi Massignan
- Letto da: Moro Silo
- Durata: 3 ore e 32 min
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Storia
È stata una guerra particolare, forse destinata ad essere il prototipo di altre che potrebbero avvenire. Non solo una lotta fra stati o poteri economici per assicurarsi il mercato, ma un tentativo di imporre un diverso modo di concepire la vita dei singoli e delle comunità. L’8 gennaio 1945, con altri 480 prigionieri stipati in carri bestiame, Luigi Massignan iniziò la sua terribile esperienza come prigioniero nel campo di sterminio nazista di Mauthausen.
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Con inesorabile precisione e passione di verità, Améry registrò in questa sua vertiginosa discesa nell'abisso concentrazionario le disfatte dello spirito, a cominciare dalla peculiare inferiorità nella quale venne a trovarsi nel Lager. L'inadeguatezza alla dimensione meramente fisica cui a Auschwitz era ridotta la vita lo rese paria tra i paria.
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"È avvenuto, quindi può accadere di nuovo: questo è il nocciolo di quanto abbiamo da dire." In otto, densi capitoli Primo Levi torna sull'esperienza dei Lager nazisti per leggerla non come un fatto conchiuso, un incidente della Storia, ma come una vicenda esemplare attraverso cui è possibile capire fin dove può giungere l'uomo nel ruolo del carnefice e in quello della vittima. Opera altissima sulla natura del male e sulla natura dell'uomo, "I sommersi e i salvati" rappresenta un contributo importante alla fondazione di una nuova, vigile coscienza critica.
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Costruito dal Centro internazionale di studi Primo Levi, "Auschwitz, città tranquilla" ci offre dieci suoi testi narrativi, incorniciati da due poesie: dodici punti di vista, inaspettati e avvincenti, sulla maggiore tragedia collettiva del Novecento. Nel segno di un paradossale titolo d'autore, la "città tranquilla" del campo di sterminio si apre, in questa antologia, in ogni direzione: quella fantastica, nel trittico di racconti distopici e "tedeschi" costituito da Angelica Farfalla, Versamina e La bella addormentata nel frigo.
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Le voci di San Sabba: i testimoni
- Il processo per i crimini commessi nel lager nazista della Risiera di San Sabba a Trieste 1
- Di: Andrea Giuseppini
- Letto da: Marta Ascoli, Franc Sircelj, Galliano Fogar, e altri
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Nel 1976 si è celebrato a Trieste un processo contro alcuni nazisti ritenuti responsabili dei crimini commessi nel lager della Risiera di San Sabba, un ex stabilimento per la pilatura del riso trasformato, durante l'occupazione tedesca della Venezia Giulia, in un campo di concentramento dotato di un forno crematorio. Non si conosce con precisione il numero delle persone che tra il 1944 e il 1945 vennero uccise e poi bruciate alla Risiera di San Sabba. Secondo la sentenza del processo furono oltre duemila.
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Ricordi di Mauthausen
- Di: Luigi Massignan
- Letto da: Moro Silo
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È stata una guerra particolare, forse destinata ad essere il prototipo di altre che potrebbero avvenire. Non solo una lotta fra stati o poteri economici per assicurarsi il mercato, ma un tentativo di imporre un diverso modo di concepire la vita dei singoli e delle comunità. L’8 gennaio 1945, con altri 480 prigionieri stipati in carri bestiame, Luigi Massignan iniziò la sua terribile esperienza come prigioniero nel campo di sterminio nazista di Mauthausen.
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Perchè gli altri dimenticano
- Memorie di un sopravvissuto ad Auschwitz
- Di: Bruno Piazza
- Letto da: Alex Martinelli
- Durata: 5 ore e 39 min
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Storia
A pochi è stato dato di uscire vivi dal campo di concentramento istituito dalle SS tedesche a Birkenau-Auschwitz. II poter narrare quanto avveniva in quelle terre, descrivere le scene d'orrore, ricordare con un brivido di raccapriccio lo scempio che vi si faceva, non solo della carne ma anche dell'anima umana e d'ogni sentimento civile, è dato a pochi; e pochissimi, al pari di me, ebbero la sorte di penetrare nei più misteriosi recessi di quei maledetti recinti e di assistere, sopravvivendo, allo sfacelo di migliaia e migliaia di esseri umani di quasi tutte le nazioni d'Europa;
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x me ottimo!
- Di Stefano C. il 14/09/2021
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Quando finirà questa tragedia?
- Il diario di Franco Pacifico Di Segni, clandestino sui tetti di Roma 1943 - 1944
- Di: Franco Segni Pacifico
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Lettura
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Storia
Dopo le Leggi razziali del 1938, la famiglia Di Segni continua a vivere a Roma ma nel 1943 capisce che i rischi sono aumentati. Il figlio diciottenne Pacifico Franco viene messo al riparo sui tetti dell'Ambasciata di Francia con altri ragazzi. Lì resterà fino all'aprile del '44. Durante la clandestinità scrive un diario della guerra ispirato da quanto ascoltava su Radio Londra. Il diario è tratto da "Memoria violenta", a cura di Furio Colombo e Vittorio Pavoncello, edizioni All Around.
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Errata corrige?
- Di Utente anonimo il 27/10/2022
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Volontario ad Auschwitz
- La vera storia dell'uomo che entrò nel più spietato campo di concentramento di sua spontanea volontà
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Generale
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Storia
La vera storia dell'uomo che entrò nel più spietato campo di concentramento di sua spontanea volontà. Settembre 1940. Dal momento in cui si hanno notizie dell'inizio dell'attività nel campo di prigionia nazista di Auschwitz, ben poco filtra su quello che succede davvero oltre il filo spinato. Witold Pilecki, membro della resistenza polacca, si offre volontario per una missione ad altissimo rischio: farsi catturare dalle SS, entrare nel lager e raccogliere quante più informazioni su ciò che avviene lì dentro. Se possibile, dovrà anche sabotare le attività che vi si svolgono.
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La sola colpa di essere nati
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Liliana Segre ha compiuto da poco otto anni quando, nel 1938, con l’emanazione delle leggi razziali, le viene impedito di tornare in classe: alunni e insegnanti di "razza ebraica" sono espulsi dalle scuole statali, e di lì a poco gli ebrei vengono licenziati dalle amministrazioni pubbliche e dalle banche, non possono sposare "ariani", possedere aziende, scrivere sui giornali e subiscono molte altre odiose limitazioni. È l’inizio della più terribile delle tragedie che culminerà nei campi di sterminio e nelle camere a gas.
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Storia
"Un conto è guardare e un conto è vedere, e io per troppi anni ho guardato senza voler vedere." Liliana ha otto anni quando, nel 1938, le leggi razziali fasciste si abbattono con violenza su di lei e sulla sua famiglia. Discriminata come "alunna di razza ebraica", viene espulsa da scuola e a poco a poco il suo mondo si sgretola: diventa "invisibile" agli occhi delle sue amiche, è costretta a nascondersi e a fuggire fino al drammatico arresto sul confine svizzero che aprirà a lei e al suo papà i cancelli di Auschwitz.
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Il regno di Auschwitz 1940-1945
- Di: Otto Friedrich
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Generale
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Storia
C'è un evento chiave nella storia di Auschwitz. Il 12 maggio del 1942, un convoglio da Sosnowiec scarica 1500 ebrei che, per la prima volta, non vengono né internati, né selezionati per le squadre di lavoro, né picchiati o freddati con un colpo di pistola. Vengono inviati direttamente alle camere a gas. Così si compie il destino di Auschwitz: non più un campo di concentramento né di lavoro coatto, ma una colossale macchina progettata per l'annientamento sistematico di esseri umani.
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L'uomo incapace di sorridere
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Generale
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Storia
Londra, 28 Novembre 1962. E’ una piovosa serata di fine autunno, gelida e cupa. Due giovani avventori del locale "The Star" si stanno godendo gli ultimi minuti di una serata blues. Il chitarrista del gruppo è un tipo strano, cupo, eccentrico. La sua terribile storia è una storia di sopravvivenza estrema contro il male; la Storia di un sopravvissuto al campo di sterminio di Mauthausen. Un'audio fiction ispirata ad eventi realmente accaduti sugli orrori dei nazifascismi in Europa.
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I ragazzi di Buchenwald
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Generale
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Storia
Strappato alla sua infanzia serena nel villaggio di Skarzysko-Kamienna, in Polonia, dopo aver vissuto l’opprimente miseria del ghetto ed essere stato costretto a lavorare in una fabbrica di munizioni, l’11 aprile 1945 Romek Wajsman viene liberato dalle truppe statunitensi. Romek ha solo quattordici anni, e insieme a lui e al futuro premio Nobel Elie Wiesel, quel giorno, nel campo di Buchenwald vengono trovati più di quattrocento giovani ebrei. Sono bambini e poco più: ragazzi denutriti, spaventati, già segnati dal senso di colpa, senza nessuno da cui tornare.
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per ricordare quello che è stato
- Di Lucio Piterà il 28/01/2022
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La storia di Anne Frank
- Di: Giancarlo Villa
- Letto da: Riccardo Burbi, Librinpillole, Elisa Giorgio
- Durata: 2 ore e 28 min
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Storia
Da quasi un secolo la storia di Anna Frank continua a emozionare e sorprendere. Il suo volto è divenuto simbolo della shoah, dell'olocausto, una tragedia collettiva che ha sapientemente documentato con il celebre Diario di Anne Frank, letto da milioni di persone in tutto il mondo. Durante la Seconda guerra mondiale, Anne ha dovuto affrontare la brutalità di Hitler, vivendo l'orrore di quello che è stato il campo di concentramento di Auschwitz. La sua breve vita, iniziata a Francoforte sul Meno, è stata infine stroncata dal nazismo nel campo di sterminio di Bergen-Belsen.
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Una grande perdita per tutta l'umanità
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Storie naturali
- Di: Primo Levi
- Letto da: Valter Malosti
- Durata: 6 ore e 42 min
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Generale
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Storia
Le "Storie naturali" di Primo Levi uscirono nel 1966 con lo pseudonimo di Damiano Malabaila. Fu la casa editrice a suggerire all'autore una qualche presa di distanza da questi racconti fantascientifici apparentemente così lontani dai due libri di Levi pubblicati in precedenza: "Se questo è un uomo" e "La tregua". Oggi che finalmente sappiamo distinguere il testimone dallo scrittore, i racconti delle "Storie naturali", come già quelli del "Sistema periodico", sono destinati a crescere nella considerazione dei critici e dei lettori.
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- Dialogo tra un ebreo e un ligure sull'umorismo
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Il saggio Moni Ovadia tiene una lezione sull'ebraismo a Dario Vergassola e lui, da buon ligure, risponde e interpreta. Scopre di essere, per affinità, molto più vicino agli ebrei di quanto credesse in precedenza. Il cinismo caustico di Vergassola si lega allo humour tutto yiddish di Ovadia producendo uno scambio dal ritmo serrato in cui si demoliscono luoghi comuni con un'ironia disarmante.
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Franz Ziereis
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Franz Ziereis, il massimo comandante di Mauthausen, il campo di concentramento dove venivano deportati principalmente gli intellettuali polacchi e i prigionieri di guerra sovietici. Dopo esser entrato nella polizia tedesca, Ziereis scala gli ordini gerarchici fino a ottenere il comando del campo, dove si trasferì con la propria famiglia e risiedette per tutta la durata del suo ruolo.
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coinvolgente
- Di Alessandro il 01/03/2023
Sintesi dell'editore
Il lager nazista è l'emblema più tragico del secolo appena finito; l'esperienza che più costringe noi contemporanei, e soprattutto noi europei, a riflettere sugli aspetti bui della condizione umana, sul male e le sue radici. In questa conversazione - terminata pochi mesi prima della morte di Levi - Ferdinando Camon e l'autore di Se questo è un uomo affrontano l'argomento in tutta la sua vastità, ciascuno alla luce delle proprie convinzioni e della propria formazione (non sfugge al lettore l'insistenza sul concetto di "colpa" in una discussione in cui uno degli interlocutori è di matrice cattolica).
La "colpa" di essere nati; la responsabilità di chi obbedisce; se la storia sia fatta dai capi o dai popoli; popolo ebreo e Stato di Israele; lager nazista e lager comunista; le SS e la polizia di Stalin; se Auschwitz sia la prova della non-esistenza di Dio; scienza e letteratura; se scrivere possa guarire. In questo dialogo intenso e serrato tutte le questioni vengono toccate, e nel suo svolgersi non mancano i momenti di acuto e doloroso disaccordo. Ma anche qui, forse soprattutto qui, si misura la ricchezza di esiti di un confronto appassionato.
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- Andrea
- 07/02/2022
ascoltate e leggete primo levi
soprattutto in questo periodo (2022) primo levi va ascoltato, letto, divulgato. leggete e fatelo leggere. ha da insegnare a tutti noi. grazie Primo Levi.
1 persona l'ha trovata utile
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- marila
- 06/02/2022
Un testo prezioso
Non si può non leggere è un testo che da una visione una ragione a ciò che non si può capire né con il cuore né con la ragione. Da far leggere nelle scuole insieme agli altri libri di Levi. Lettori straordinari.
1 persona l'ha trovata utile
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- Denis B.
- 31/01/2022
La grandezza
Questa intervista rappresenta un modello di uomo a cui tutti vorremmo rendere. Rigoroso, serio e spietato, ma illuminante come pochi. Formativo.
1 persona l'ha trovata utile
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- eleonora
- 22/04/2023
Eleonora
Dopo aver letto Se questo è un uomo la lettura o ascolto di questo libro mi sempreva quasi d'obbligo sono riuscita a capire meglio il pensiero di Primo Levi le sue emozioni e il suo rapporto con Nazzismo.
Profondo questo colloquio e molto toccante.
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- MB
- 28/03/2023
Intenso
Una conversazione tra un intervistatore di cui si percepisce tanto l’ansia di provare a capire quanto l’ammirazione per chi ha davanti, e un uomo dalle cui labbra non è indecoroso pendere. Pieno di umanità, di acutezza, di pietà e di rigore morale insieme.
La lettura lascia a desiderare per il tono affannato e stridente di Lerner. Nel complesso, però, riesce a ricreare l’immagine di due uomini, un saggio e un allievo, a confronto.
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- Utente anonimo
- 24/11/2022
Che dire?…
Una testimonianza lucida e precisa che non ammette alcuna critica. Resta solo da fare un profondo ringraziamento a Levi per avere condiviso col mondo parti di vita e di pensiero così intimi e sofferti.
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- Cliente Amazon
- 06/11/2022
Conversazione interessante
Lettura ottima, forse un po' fastidiosa la 'R' moscia di uno dei lettori, ma dopo un po' ti ci abitui.
Conversazione molto interessante, spazia su vari argomenti differenti, alcuni connessi dal filo conduttore dell'Olocausto, altri legati alla persona di Primo Levi.
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- Stefano Bianchi
- 07/10/2022
Un profondo sospiro, e amore.
impossibile non affezionarsi a Primo Levi, dalle cui parole emerge il lato più meraviglioso dell'essere umano, superstite di quanto di peggio l'essere umano ha saputo fare. Grazie per averlo riportato ancora un poco qui con noi. Sempre lo porteremo nel cuore.
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- sgiuliz
- 11/05/2022
Meravigliosa testimonianza
Mi è piaciuto tantissimo l'ascolto di questa testimonianza di Primo Levi: conoscevo, non bene, la sua figura, e "sentirlo parlare" (attraverso la rauca voce di Moni Ovadia) me lo ha rivelato maggiormente. Mi è piaciuto anche l'intervento dell'autore, Ferdinando Camon, che non conoscevo. Personalmente, mi trovo d'accordo con la sua intuizione che nega la verità del suicidio di Levi...
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- Postaluigi
- 04/05/2022
La grandezza di Primo Levi
Le parole di Levi hanno sempre la capacità di colpire nel profondo, perché hanno il duplice aspetto di essere pratiche e concrete da un lato e profonde e riflessive dall'aktro