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Povera gente

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Povera gente

Di: Fedor Dostoevskij
Letto da: Danilo Nigrelli, Paola De Crescenzo
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A proposito di questo titolo

Povera gente (1845) - la prima opera di Dostoevskij ma non per questo meno apprezzata dai critici e dal pubblico - è un romanzo epistolare.

Makar Devuškin, un impiegato copista estremamente povero, scrive la sua prima lettera alla più giovane cugina Varvara Dobroselova, orfana, povera, in cattiva salute e dal passato tormentato, che egli ama e desidera a tutti i costi proteggere.

Vuole tranquillizzarla sulla "comodità" dell’alloggio in cui egli si è appena trasferito per risparmiare sull’affitto e così poterla aiutare. E Varvara gli risponde rimproverandogli quei sacrifici ma lodando le piccole piantine (una balsamina e un geranio!) che Makar le ha fatto avere.

E basta questo perché l’ascoltatore sia trasportato al cospetto di una relazione piena di fervore, passione, sollecitudine e disperazione. Lettera dopo lettera Makar (soprattutto) e Varvara si rivelano: se ne scopre la storia passata, l’amore per la letteratura a dispetto della comune miseria, la reciproca devozione, le profonde sofferenze e soprattutto cosa significa non solo essere poveri ma riconoscersi tali - vedersi ridicoli agli occhi degli altri, straccioni, sporchi, umiliati. Finché la storia passata di Varvara non li separerà.

©2016 Giangiacomo Feltrinelli Editore. Traduzione di Serena Prina (P)2021 tracce s.r.l.s.
Classici

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Dostoewskij scrive questo suo primo romanzo a 24 anni . Il romanzo che fece gridare all’amico Nekrasov e al critico Belinskil “È comparso il nuovo Gogol’ “. La miseria è la protagonista ma la pietà e la compassione, che mai abbandoneranno l’autore, sono il motore trainante .
Il libro più triste e commovente che abbia mai letto .

Straziante !

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Romanzo epistolare, considerato minore rispetto ai grandi capolavori di Dostoevskij. È però un piccolo capolavoro a sua volta. Ottima l’idea di far leggere a due voci, una maschile e una femminile, le lettere che si scambiano i personaggi. Molto partecipe e realistica la lettura da parte di entrambi gli attori. Complimenti!

Splendida lettura

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Lettura magistrale, sentiti complimenti ai doppiatori! Romanzo struggente e malinconico, lo consiglio vivamente a tutti

Incredibile

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Un epistolario tra una giovane orfana e compromessa e un vecchio impiegato. Un amore quasi inconcepibile nella nostra epoca ma non impossibile nel XIX secolo. Finale dolorosissimo per lui e, forse, un finale lieto per lei. Mi sembra il primo dei Romanzi di Fiodor Dostoijevski e non c'è ancora una profonda indagine spirituale.

Epistolario amoroso.

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Bello e interpretato altrettanto bene.
Due anime dolenti che cercano di farsi forza a vicenda nel limbo della loro vita quotidiana. Sicuramente da leggere.

L'ho scoperto tardi...

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