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Il ventre di Napoli
- Letto da: Laura Pierantoni
- Durata: 4 ore e 5 min
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Così parlò Bellavista
- Napoli, amore e libertà
- Di: Luciano De Crescenzo
- Letto da: Gustavo La Volpe
- Durata: 7 ore e 26 min
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Generale
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Lettura
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Storia
Secondo don Gennaro Bellavista, professore partenopeo purosangue, troppe sono le banalità che si dicono e si scrivono su Napoli e sui suoi abitanti, sul suo mare e sul suo Vesuvio col pennacchio. La vita a Napoli è ben altra cosa. È un'arte sottile. "Solo a Napoli ognuno vive in un'inebriata dimenticanza di sé" scriveva Goethe, felicemente sorpreso.
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💙☀️💙
- Di Antonella il 03/04/2022
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Napoli
- Nostalgia di domani
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- Letto da: Fabrizio Martorelli
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Generale
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Storia
Napoli è uno di quei luoghi che ciascuno crede di conoscere anche se non li ha mai visti. Un immaginario spesso ideologico, fatto di stereotipi, di racconti ossificati, di un'infinita aneddotica. La città si giudica continuamente e viene continuamente giudicata. Sconta il pessimismo indulgente che non di rado gli stessi "nativi" si cuciono addosso e sconta la lontananza culturale, arcigna o paternalistica, di chi la osserva dall'esterno.
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Interrotto
- Di chiaramariarita il 04/04/2023
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Lazzari e scugnizzi di Napoli
- La lunga storia dei figli del popolo napoletano
- Di: Luisa Basile, Delia Morea
- Letto da: Anita Zagaria
- Durata: 9 ore e 55 min
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Storia
La storia napoletana è legata strettamente alla sua gente e, in particolare, agli scugnizzi. I ragazzi di Napoli sono presenti in ogni epoca: lazzaroni, guagliuni, sciuscià rappresentano il carattere intrinseco e forse l'emblema del popolo partenopeo. Ma dietro la facciata oleografica che li vuole sempre sorridenti e distesi al sole - a cogliere il lato divertente della vita - esistono storie di miseria, di dolore e di degrado.
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DA FAR ASCOLTARE (LEGGERE) AI NAPOLETANI
- Di Pastorec il 07/05/2023
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Napoletanità
- Dai Borbone a Pino Daniele. Viaggio nell'anima di un popolo
- Di: Gigi Di Fiore
- Letto da: Dario Borrelli
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- Versione integrale
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Generale
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Lettura
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Storia
"La napolitudine ormai è diventata troppo scontata, si è prostituita. Sono stati sfruttati proprio i canoni napoletani per fare soldi." Così si sfogava già quarant'anni fa Pino Daniele in un'intervista in cui spiegava il suo difficile rapporto con il capoluogo campano. In un suo studio, Benedetto Croce, napoletano d'adozione, aveva invece definito la città, approfondendo una convinzione medioevale, "un Paradiso abitato da diavoli". Durante il suo Grand Tour, un Goethe estasiato appuntava nei suoi diari: "vedi Napoli e poi muori".
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bellissimo
- Di Marta il 26/06/2022
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Le amanti
- Di: Matilde Serao
- Letto da: Sonia Colombo
- Durata: 7 ore e 8 min
- Versione integrale
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Generale
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Lettura
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Storia
Una raccolta che racchiude quattro storie di protagoniste femminili alle prese con l'universo maschile. La trama intricata di ogni racconto narra una storia romantica, intrisa di passione e tradimento, che introduce il lettore negli universi privati e sentimentali dei suoi personaggi. Con una prosa tipica della narrativa dell'Ottocento, Matilde Serao restituisce i colori di un'epoca attraverso uno stile ironico e al contempo drammatico, in grado di osservare la psicologia dei rapporti di coppia con precisione imparziale.
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una noia mortale
- Di Letizia L. il 18/09/2022
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Novella d'amore
- Di: Matilde Serao
- Letto da: Valerio Di Stefano
- Durata: 26 min
- Versione integrale
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Generale
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Lettura
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Storia
È stata la prima donna italiana ad aver fondato e diretto un quotidiano, "Il Corriere di Roma", esperienza successivamente ripetuta con "Il Mattino" e "Il Giorno". Negli anni venti fu candidata sei volte, senza mai ottenerlo, al Premio Nobel per la letteratura.
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Scioccata….
- Di Vera_Niky il 07/04/2023
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Il caffè sospeso
- Saggezza quotidiana in piccoli sorsi
- Di: Luciano De Crescenzo
- Letto da: Gustavo La Volpe
- Durata: 5 ore e 48 min
- Versione integrale
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Generale
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Lettura
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Storia
"Quando un napoletano è felice per qualche ragione, invece di pagare un solo caffè, quello che berrebbe lui, ne paga due, uno per sé e uno per il cliente che viene dopo. È come offrire un caffè al resto del mondo..." "Il caffè sospeso" è un'usanza partenopea, ma anche una filosofia di vita. Questo libro raccoglie il meglio dei suoi articoli usciti su quotidiani e riviste dal 1977 al 2007 e mai pubblicati in libreria.
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Dovremmo offrire tutti un caffè sospeso
- Di Barbara L. il 16/11/2022
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Napoletano? E famme 'na pizza
- Guida ironica per sfuggire ai luoghi comuni partenopei
- Di: Vincenzo Salemme
- Letto da: Enzo Avolio
- Durata: 2 ore e 44 min
- Versione integrale
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Generale
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Lettura
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Storia
Dici Vincenzo Salemme, dici Napoli. Infatti non c'è sua opera, sia essa teatrale o cinematografica, e recentemente anche narrativa, che non ci cali nell'atmosfera del Golfo e, soprattutto, che non ce ne trasmetta i colori vividi, la filosofia, il modo di intendere la vita. A volte però essere napoletani è difficile: bisogna farsi piacere il caffè bollente, mangiare il ragù la domenica e il capitone a Natale, saper raccontare barzellette, suonare il mandolino e cantare perfettamente intonati i grandi classici della canzone partenopea.
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Lettura spassosa e ben narrata
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Caro Massimo
- Di: Matilde Hochkofler
- Letto da: Enzo Avolio
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Lettura
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Storia
Massimo Troisi rivive in questo libro nel suo fascino esuberante, nella sua erotica bellezza partenopea capace di un'empatia spontanea con chiunque incontrasse. Attore-autore irriverente e scanzonato, la sua simpatia ha accompagnato la ricerca di una personale solitudine, rifugio dalla malattia e dai dolori famigliari che ne hanno segnato la sensibilità.
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Libro scorrevole, bella la voce narrante
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Generale
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Lettura
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Storia
Un viaggio in una Napoli inquieta e indimenticabile attraverso episodi al limite del paradossale che ci permettono di incontrare personaggi che resteranno per sempre nel nostro immaginario. "Una straordinaria discesa agli Inferi: nel regno della tenebra e delle ombre" per usare le parole di Pietro Citati. Una discesa attraverso corpi miseri e disperati nel buio profondo di una disparità intollerabile che ci svela i due volti di una città insieme meravigliosa e conturbante.
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- Di Tina il 18/04/2023
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Breve storia del Regno di Napoli
- Di: Domenico Notari
- Letto da: Gianluca Caruso
- Durata: 8 ore e 15 min
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Generale
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Lettura
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Storia
Parte integrante del Regno di Sicilia durante l'età normanna e sveva, il Regno di Napoli nasce come entità statale nel 1282, con Carlo d'Angiò, dopo la rivolta dei Vespri, che sancisce l'indipendenza dell'isola. Napoli diventa così capitale, incarnando da sola le miserie e gli splendori dell'intero reame: "l'enorme testa che poggia su un fragile corpo". Fino alla sua caduta per mano di Garibaldi e dell'esercito sabaudo, nel 1861. Questo libro è un viaggio alla scoperta delle sue contraddizioni, che cerca di rispondere a più di un interrogativo.
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deludente
- Di magli mauro il 13/01/2023
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Cristina
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Storia
Peppino Fiorillo è determinato a sposare l'amorevole e gentile giovane Cristina: "Cristina o la morte"! Cristina tuttavia rifiuta categoricamente le sue avances. Deluso, Peppino decide di andar a studiare a Napoli. Passano tre anni. Credendo di potersi liberare di questo fastidioso pretendente, Cristina accetta di buon grado la proposta del padre Giovannino di sposare un uomo giovane e onesto. La data del matrimonio è fissata.
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Cara Napoli
- Di: Lorenzo Marone
- Letto da: Massimo Torre
- Durata: 4 ore e 8 min
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Generale
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Lettura
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Storia
Napoli è la città meno equilibrata del mondo. È una metropoli complessa, piena di sfaccettature, è più città in una: un miscuglio di colori e di stati d'animo, di stili architettonici e classi sociali, di sapori dolci e salati, pastiera e pizza, sfogliatella e ragù, di musica antica e neomelodica, di fede e scaramanzia. Come fare allora a catturare le sue mille anime? Acuto osservatore dei piccoli e grandi fatti di cronaca della sua città, Lorenzo Marone sceglie di raccontare Napoli a modo suo, lasciandosi sorprendere da ciò che gli accade intorno.
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Tanti quadri della scuola di Posillipo
- Di Criscuolo Domenico il 20/11/2022
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Il ventre di Napoli
- Di: Matilde Serao
- Letto da: Antonella Manna
- Durata: 34 min
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Generale
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Lettura
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Storia
"Il ventre di Napoli" sono una sorta di cronache della scrittrice partenopea Matilde Serao, pubblicato nel 1884 per i tipi dei fratelli Treves. Il romanzo è suddiviso in due parti, e ciascun capitolo è una sorta di cronaca riassuntiva di altre cronache d'epoca, basate sul degrado della maggioranza della popolazione napoletana. La prima parte racconta un'epidemia di colera colpisce Napoli, e allora si apre la polemica della questione meridionale.
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Usciti in fantasia
- Di: Luciano De Crescenzo
- Letto da: Luciano De Crescenzo
- Durata: 2 ore e 27 min
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Generale
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Lettura
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Storia
Nove personaggi della Napoli di De Crescenzo che per le loro particolarità sono usciti in fantasia ovvero sono un pò matti: un fatto quasi comune in una città pirotecnicamente creativa.
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mi insegna sempre qualcosa
- Di cocokio il 30/12/2021
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Nostalgia
- Di: Ermanno Rea
- Letto da: Alberto Onofrietti
- Durata: 9 ore e 40 min
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Generale
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Lettura
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Storia
Felice Lasco torna a Napoli, nel rione Sanità, dopo quarantacinque anni trascorsi fra Medio Oriente e Africa. La madre sta morendo e lui la accudisce fino all'ultimo con tardiva ma amorosa pazienza. Poi, invece di tornare al Cairo dove lo aspetta l'amata compagna, Felice sembra obbedire al richiamo delle radici e di un destino, e rimane. Rimane perché in attesa dell'incontro fatale con Oreste, noto ormai come delinquente incallito.
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nostalgia canaglia
- Di Cliente Amazon il 09/05/2023
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Forse che si forse che no
- Di: Gabriele D'Annunzio
- Letto da: Roberto Arricale
- Durata: 11 ore e 10 min
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Generale
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Lettura
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Storia
"Forse che si, forse che no" è l'ultimo romanzo di D'Annunzio, scritto fra il 1909 e il 1910, ricco di riferimenti autobiografici come la passione per il volo e la storia d’amore dai risvolti drammatici con Giuseppina Mancini, moglie infelice del conte Lorenzo, proprietario di numerosi vigneti in Toscana. Il protagonista maschile, Paolo Tarsis, è un provetto aviatore e uno spericolato automobilista; Isabella Inghirami, bellissima, sensuale e drammaticamente combattuta fra ragione e istinto, finisce per impazzire, come accadde nella realtà all’amante di D'Annunzio.
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La sartoria di via Chiatamone
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Storia
Napoli, 1938. Carolina è un’operosissima sarta, sposata con don Arturo e madre di ben cinque figli. In occasione della visita di Adolf Hitler alla città, ella ha come un oscuro presentimento: ben presto, in uno sforzo quasi parossistico, inizia a lavorare di buona lena, per riuscire a stipare abbastanza risorse alimentari nella sua sartoria, così come nella cantina di casa. Di lì a pochi anni, poi, il suo impegno risulterà essere stato provvidenziale.
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Non un libro ma un film
- Di Angelina il 21/09/2022
Sintesi dell'editore
Scritto in risposta alla frase pronunciata dal ministro Depretis "bisogna sventrare Napoli!", il romanzo, scritto nel 1884, è molto più di un'inchiesta giornalistica. "Il ventre di Napoli" è un grido accorato di denuncia che conduce il lettore negli splendori e nelle miserie di Napoli, con le sue usanze e le sue tradizioni, laddove il degrado, la miseria e lo scempio non possono che generare rabbia e pietà.
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Storia

- Carmela
- 08/01/2019
Quanto fervore
La lettura mi ha trasportato nei vicoli di Napoli nei bassi ho rivisto la mia speciale città ,la scrittura della autrice è appassionata e trasporta il lettore da leggere
4 persone l'hanno trovata utile
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Storia

- Magdalena
- 24/08/2020
Ma non vi vergognate?
La pronuncia del napoletano di questa lettrice è terribile e rovina il capolavoro della serao. Aspettiamo la lettura da Bonaiuto!
3 persone l'hanno trovata utile
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Storia

- Cliente Kindle
- 24/01/2021
Bellissimo
Questo ascolto mi ha portato a Napoli, città che adoro, ho risentito i suoi profumi, ho rivisto i vicoli. Bravissima la narratrice che ha saputo coinvolgermi, anche se si sente che non è napoletana, perché è un testo scritto in italiano e non in dialetto. Comunque la cosa più importante è che è stata capace di trasportarmi nella città partenopea.
1 persona l'ha trovata utile
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Generale
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Storia

- Maurizio d'Aquino
- 19/03/2020
peccato
libro meraviglioso, da napoletano ne ho apprezzato ogni parola, peccato solo che la lettrice non fosse napoletana .
1 persona l'ha trovata utile
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Storia

- Pastorec
- 14/12/2022
120 ANNI MA POCO È CAMBIATO!
La descrizione di Napoli e dei napoletani, fatte salve la lingua del tempo e le modernità, potrebbe apparire una cronaca attuale: Napoli è ancora sostanzialmente quella del finire del secolo 19°.
Napoli e i napoletani restano immutabilmente uguali a se stessi. Come il personaggio di Oscar Wlide, Dorian Gray, ci deve essere da qualche parte nell'Universo un'altra Napoli che cambia
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Storia

- Criscuolo Domenico
- 26/10/2022
Un libro meraviglioso per chi lo sa leggere.
Sono napoletano, ho vissuto, assaporato, respirato tante sensazioni che Matilde Serao descrive con la penna bagnata nel sangue di questa Città ineguagliabile e mai a torto definita la più bella del mondo. Purtroppo da oltre 120 anni nulla o quasi è cambiato con l’aggravante che dalle prime luci del giorno a notte fonda la Città è lastricata da fiumi di auto! Un plauso particolare alla lettrice che, chiudendo gli occhi, mentre si ascolta sembra di sentire quella di Matilde. Riascolterò il libro.
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Storia

- chiaramariarita
- 11/10/2022
Peccato per la lettura
Ho interrotto l'ascolto. Il libro è bello e interessante credo, peccato per la lettura, troppo teatrale e lamentosa.
Le frasi in dialetto sono tutte lette in modo sguaiato e quasi sempre gridate, sono certa che non è voluto, ma l'effetto è quasi canzonatorio.
I dialetti, o li si parla, o li si sa recitare.
Questo testo va narrato da una napoletana, o da un'attrice che sappia interpretare (Anna Bonaiuto o Anita Zagaria sarebbero perfette, tanto per citarne due)
Sconsiglio questo ascolto.
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Generale
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Storia

- Utente anonimo
- 20/03/2022
Così così
Prima parte interessante, con racconti sul popolo napoletano, le sue consuetudini, ma seconda e terza parte didascaliche, pedagogiche, con piglio da lettera di chi chiede una grazia perché ci siano miglioramenti a favore della città che soffre. Tono abbastanza ripetitivo a questo proposito. Lettura dalla voce un po’ lamentosa, accento napoletano non realistico. Avrei preferito Anna Bonaiuto a leggere.
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Generale
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Storia

- barbara
- 15/03/2022
Ricco, ben scritto ma non mi ha catturato
non mi ha coinvolto pur essendo ricco di dettagli e colorito nelle descrizioni della vivacità napoletana. il narratore pur avendo una lettura fluida e corretta non mi ha emozionata quindi ho fatto un po' fatica a stare al passo. nonostante ciò il contenuto è interessante, ben scritto e ricco
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Generale
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Storia

- Mauro B.
- 27/10/2021
Tutto cambia perché nulla cambi.
Un'analisi calda e appassionata della tragedia, che sta dietro tonnellate di oleografia, che vive il popolo napoletano. Essa, tuttavia, è grondante di speranza e di attesa nella virtù di un popolo, cui appartengo, che ancora non ha compreso quanta responsabilità ha di fronte alla bassa qualità di vita, della società e della politica che vive (o sopravvive?) quotidianamente. Questo testo è necessario per fare qualche passo verso questa comprensione.