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Addio Fantasmi
- Letto da: Elena Radonicich
- Durata: 5 ore e 15 min
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Sintesi dell'editore
Ida è appena sbarcata a Messina, la sua città natale: la madre l'ha richiamata in vista della ristrutturazione dell'appartamento di famiglia, che vuole mettere in vendita. Circondata di nuovo dagli oggetti di sempre, di fronte ai quali deve scegliere cosa tenere e cosa buttare, è costretta a fare i conti con il trauma che l'ha segnata quando era solo una ragazzina.
Ventitre anni prima suo padre è scomparso. Non è morto: semplicemente una mattina è andato via e non è più tornato. Sulla mancanza di quel padre si sono imperniati i silenzi feroci con la madre, il senso di un'identità fondata sull'anomalia, persino il rapporto con il marito, salvezza e naufragio insieme.
Specchiandosi nell'assenza del corpo paterno, Ida è diventata donna nel dominio della paura e nel sospetto verso ogni forma di desiderio. Ma ora che la casa d'infanzia la assedia con i suoi fantasmi, lei deve trovare un modo per spezzare il sortilegio e far uscire il padre di scena.
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Cosa pensano gli ascoltatori di Addio Fantasmi
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Generale
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Lettura
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Storia
- AGC
- 15/02/2023
Avvolgente
Una scrittura preziosa, parole scolpite, con i bagliori dei diamanti. Chiunque abbia nel cuore la memoria, si riconoscerà
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Generale
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Lettura
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Storia
- Antonella Di Martino
- 28/03/2023
Il funerale impossibile
Scomparire non è come morire. La storia di un ritorno alla casa dei fantasmi, scritta con parole dense che non si fanno dimenticare.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Laura B.
- 27/07/2021
Il dolore dei sopravvissuti
Questo romanzo è una storia triste, letto con un intonazione triste. La protagonista, chiamata a tornare per un breve periodo nella casa della sua infanzia, analizza minuziosamente il passato in cui il padre, dopo una lunga depressione, improvvisamente scompare. Lei e la madre si ritrovano e per Ida è il momento di fare riaffiorare i vecchi dolori e le recriminazioni verso sua madre. Il passato viene analizzato al microscopio: il passato è un tempo ricco di parole non dette, di normalità apparente che affonda le radici nel dolore della perdita non elaborata. Parallelo a questo dolore che permea la vita della protagonista c'è il dolore dell'amica del cuore e il dolore del ragazzino appena conosciuto. Si tratta sempre di dolori esistenziali dovuti alla perdita ( per scomparsa, per morte improvvisa, per impossibilità di procreare) di una persona. Quanto dolore causano i cari estinti e gli scomparsi in chi ha voluto loro bene? Nel romanzo i personaggi principali hanno come tratto caratteristico quello di essere dei sopravvissuti, di non aver ancora elaborato il lutto e di continuare a impantanarsi in un passato doloroso i cui tentacoli avvilluppano gli anni del presente. La mia riflessione è che tutti questi anni di vita così permeati dal dolore avrebbero avuto una chance di miglioramento con una terapia psicologica al momento opportuno. Quanto dolore si vive perché non si sono adottate le strategie per elaborarlo? Perché ci si abbandona così automaticamente, quasi legittimamente, alle recriminazioni del passato, alle colpevolizzazioni, alle ansie, alle paure che minano anche i rapporti tra le persone? Perché il dolore psichico, anche quando lo si percepisce come invalidante ed intrusivo, viene considerato un dolore di serie B, un dolore da tenersi per sé o da esternare con rabbia? Questo romanzo così pieno di anni tristi e di risentimento mi ha fatto molto riflettere. Esistono i cosiddetti sopravvissuti al dolore, persone che hanno subito un trauma e che continuano a subirne le conseguenze senza poter pensare neanche minimamente che è possibile accedere a delle cure per lasciarlo andare quel dolore che li opprime e che portano sempre con sé
Spero in un futuro in cui anche i traumi e il dolore psichico siano riconosciuti e trattati per tempo, così come spero che il femminismo si diffonda rapidamente e permetta di non vedere sempre nelle madri/ mogli tutte le mancanze e le cause dell'altrui doloroso destino ( cosa che avviene sempre più spesso nei romanzi in cui figlie tormentate scavano nei comportamenti passati delle madri, spesso costrette ad affrontare situazioni complicate in solitudine, per trovare le radici del loro, di figlie, scontento esistenziale).
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Storia
- LaDani
- 17/10/2023
Che spettacolo!
Scritto sapientemente in modo fluente e mai uguale o banale.
La lettura poi con li flessione siciliana interpreta perfettamente lo spirito della storia.
Un viaggio nella ferita dell’abbandono.
Davvero bellissimo.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Tere
- 31/03/2022
Scrittura intensa
Scrittura densa per una Storia intima ed intensa. Non una parola fuori posto. Lo amerà chi cerca di guardarsi dentro. (Babette)
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Generale
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Lettura
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Storia
- Mariacristina
- 24/01/2024
Intenso
Intenso.Una traversata negli stati d'animo, attraverso i ricordi un ritorno al passato segnato dall'assenza del padre per poter alla fine liberarsi di un peso che ha condizionato la vita della protagonista. Da messinese è stato piacevole ritrovare luoghi e abitudini della propria città. Molto bella anche la voce narrante
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Generale
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Lettura
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Storia
- Grazia
- 24/03/2021
Tuffo nei sentimenti
C’è il mare in questa storia, c’è il buio, il disagio di vivere, di non riuscire a lasciar andare le cose.
A singhiozzo fra passato e presente, fra storie nostre e di altri, la lettura scorre veloce e intensa come una nave che solca le onde, e che lascia il segno, anche se non si vede.
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Generale
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Storia
- Francesco professor De Sanctis
- 08/03/2024
Il vortice
Mi è piaciuto: il gorgo provocato dall’assenza (diversa dalla morte), che non ha fantasmi;La conservazione come apertura di futuro, speranza
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Generale
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Lettura
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Storia
- rosa ventura
- 12/11/2021
Emozionante
Che emozione, per me che sono messinese, leggere anzi ascoltare, questo libro! Letto meravigliosamente e scritto con parole che toccano il cuore! Grazie Nadia ❣️
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Generale
- nicoletta
- 08/01/2022
emozionante
mi è piaciuto moltissimo, soprattutto le descrizioni degli stati d'animo, sempre molto accurate, storia interessante
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