Titoli in Ebraismo

Nei giorni dell’occupazione nazista una famiglia di ebrei romani in fuga trova rifugio in una canonica di campagna. Giacomo, il padre, è però costretto per lavoro a fare delle rapide sortite nella capitale, finché una sera non torna a casa. Elsa, con le due ragazze adolescenti, Milena e Dora, una volta tornata alla libertà dovrà farcela con le sue forze. Come è avvenuto l’arresto di suo marito? Chi ha parlato? Elsa non vuole che le figlie sappiano e che restino incatenate al passato e alla tragedia. Vuole che guardino avanti, al futuro. 

Agli inizi degli anni Quaranta, il maggiore delle SS Hans Lichtblau viene messo alla guida di un programma di ricerca che utilizza i prigionieri dei campi di concentramento come cavie, ma anche come assistenti, inquadrati nel Kommando Gardenia. Sullo sfondo degli esperimenti, la "soluzione finale del problema ebraico", l'avanzata nazista in Russia e la colonizzazione dei territori dell'Est, poi, inaspettata, la disfatta e la caduta di Berlino.

Sophie, ebrea bella, colta ed elegante, nasce ad Aleppo negli anni '20. Studia in Francia e dopo essere sfuggita alle leggi razziali si trasferisce in Italia con l'amato Maurice e la primogenita Aline. Nella Milano del dopoguerra si fa notare per lo stile anticonvenzionale: è una giovane donna sofisticata e benestante che con le figlie parla solo in francese e preferisce andare alla Scala invece che in sinagoga.

Nell'epoca buia delle leggi razziali del fascismo, la tormentosa passione di un giovane professore ebreo per la bella e indecifrabile Sonia. In verità Sonia rappresenta l'inconsapevole simbolo dell'opposto, l'immagine dorata di una famiglia ricca, altolocata, reazionaria e soprattutto ariana. Nell'impari lotta, il giovane ebreo imboccherà la strada senza ritorno del cedimento per entrare nel geloso nucleo che in realtà non lo vuole.

Definito "la prima memoria scritta della shoah italiana", 16 ottobre 1943 è la testimonianza letteraria della retata nazista nel Ghetto di Roma. In poche ore di una mattina d'autunno, le SS agli ordini del maggiore Kappler rastrellarono oltre mille ebrei italiani per indirizzarli verso i campi di sterminio. Queste pagine, scritte a pochi mesi dai fatti, rappresentano una delle rare avventure narrative di Giacomo Debenedetti, critico prolifico, studioso di Proust e Joyce e del romanzo novecentesco, editore e Saggista.

Uno dei capolavori delle letteratura del '900 nella pregevole traduzione di Bruno Fonzi. Una lunga fila di emigranti è in marcia verso la città polacca di Lodz: fra loro una variopinta comunità di ebrei ortodossi che intende guadagnarsi da vivere con la tradizionale filatura a telaio. Sarà il seme dal quale nasceranno grandi industrie tessili capaci di imporre le loro merci in tutta l'Europa.

London, 1941. The Blitz. When a Royal Navy memo arrives at head office, requesting female recruits to sign up as motorcycle dispatch riders, delivering highly classified orders across the country, three women jump at the chance to sign up for the most dangerous jobs in London.

Otto Silbermann sta negoziando con un conoscente la vendita del suo elegante appartamento di Berlino quando alla porta di casa risuona un colpo secco seguito da un ordine: "Apri, ebreo" intima una voce. È il 10 novembre 1938, il giorno dopo la Notte dei Cristalli: i pogrom organizzati dal regime nazionalsocialista sono iniziati e Silbermann, ricco e stimato commerciante ebreo tedesco, sguscia fuori dalla porta di servizio, incontrando il suo destino di fuggiasco. "Berlino - Amburgo, pensò. Amburgo - Berlino. Berlino - Dortmund. Dortmund - Aquisgrana. Aquisgrana - Dortmund.

In questa nuova avventura di Giambattista Bugatti, il boia papalino noto come Mastro Titta, la scenografia è ancora quella di una Roma ottocentesca, a pochi passi dall'annessione al nascente Regno d’Italia. Siamo nel 1859: la scomparsa di un bambino ebreo, figlio di un ufficiale francese, fa temere il suo rapimento da parte della balia, che lo avrebbe sottoposto ad un battesimo forzato per poi crescerlo nel cattolicesimo. Ma il ritrovamento dei cadaveri, sia del bambino che della nutrice, sembra complicare notevolmente la situazione.

Nel 1929, il manoscritto fu presentato anonimo, e, letto dall’editore tutto d’un fiato, ne fu rintracciato l’autore, che sorprendentmente, si rivelò essere una giovane donna, elegante, figlia dell’alta borghesia russa rifugiatasi a Parigi dopo la rivoluzione. David Golder fu elogiato all’unanimità dalla critica, sia per il tema difficile che per la prosa pura e elegante. Golder è l’archetipo dell’ebreo povero che fa fortuna, e, dopo aver accumulato denaro e simboli di benessere sociale si trova, alla fine della vita “'soli come cani, così come si è vissuti'".

Forse non sarebbe successo niente se non fossero stati nel cuore dell'estate, con un mese e mezzo di noia umida alle spalle e un altro mese e mezzo davanti. In casa non c'è aria condizionata e quest'anno - l'estate del 1969 - sembra che stia succedendo qualcosa a tutti tranne che a loro, i fratelli Gold. Mentre gli altri si sballano a Woodstock, New York non offre loro altro che un incontro con una veggente che, si dice nel quartiere, sarebbe in grado di predire la data di morte. I quattro ragazzi ci vanno, per gioco, per vestirsi di paura, per fare la rivoluzione a modo loro.

Jerusalem, 1959. Shmuel Ash, a biblical scholar, is adrift in his young life when he finds work as a caregiver for a brilliant but cantankerous old man named Gershom Wald. There is, however, a third, mysterious presence in his new home. Atalia Abravanel, the daughter of a deceased Zionist leader, a beautiful woman in her 40s, entrances young Shmuel even as she keeps him at a distance. Piece by piece, the old Jerusalem stone house, haunted by tragic history and now home to the three misfits and their intricate relationship, reveals its secrets.

Internationally best-selling novelist Irvin D. Yalom explores the mindsets of two men separated by 300 years. Using his skills as a psychiatrist, he explores the inner lives of Baruch Spinoza, the Jewish 17th-century secular philosopher, and of Alfred Rosenberg, outspoken Nazi ideologue, faithful servant of Hitler, the main author of racial policy for the Third Reich, and a godless mass murderer....

The year is AD 29, and Jerusalem chafes under the Roman Empire’s continued presence and oppressive rule. In spite of that unpleasant fact, life goes on—but not for everyone. People die, some because it is their time, others by misadventure. One death in particular brings the city’s daily routine to a halt. A badly burned body is found behind the veil of the holy of holies—the temple’s inner sanctum and the most sacred space on earth for the Jews.

Max Wolff is a committed soldier of the Reich. So when he is sent home wounded, only to discover that his mother is sheltering two young Jewish women in their home, he is outraged. His mother’s act of mercy is a gross betrayal of everything Max stands for. He has dedicated his life to Nazism, fighting to atone for the shame of his anti-Hitler father’s imprisonment. It’s his duty to turn the sisters over to the Gestapo. But he hesitates, and the longer Max fails to do his duty, the harder it becomes.

The Tattooist of Auschwitz is based on the true story of Lale and Gita Sokolov, two Slovakian Jews who survived Auschwitz and eventually made their home in Australia. In that terrible place, Lale was given the job of tattooing the prisoners marked for survival - literally scratching numbers into his fellow victims' arms in indelible ink to create what would become one of the most potent symbols of the Holocaust.

At 40, the writer Nathan Zuckerman comes down with a mysterious affliction - pure pain, beginning in his neck and shoulders, invading his torso, and taking possession of his spirit. Zuckerman, whose work was his life, is unable to write a line. Now his work is trekking from one doctor to another, but none can find a cause for the pain or assuage it. Zuckerman himself wonders if the pain could have been caused by his own books.

The Counterlife is about people enacting their dreams of renewal and escape, some of them going so far as to risk their lives to alter seemingly irreversible destinies. Wherever they may find themselves, the characters of The Counterlife are tempted unceasingly by the prospect of an alternative existence that can reverse their fate. Illuminating these lives in transition and guiding us through the book's evocative landscapes, familiar and foreign, is the mind of the novelist Nathan Zuckerman.

Now in his mid-thirties, Nathan Zuckerman, a would-be recluse despite his newfound fame as a best-selling author, ventures onto the streets of Manhattan in the final year of the turbulent 60s. Not only is he assumed by his fans to be his own fictional satyr, Gilbert Carnovsky ("Hey, you do all that stuff in that book?"), he also finds himself the target of admonishers, advisors, and sidewalk literary critics. The recent murders of Robert Kennedy and Martin Luther King Jr. lead an unsettled Zuckerman to wonder if "target" may be more than a figure of speech.

Un cliente entra in una libreria, ma non è un cliente come tutti gli altri. Si tratta del capitano Ernst von Gruber, comandante della Heer, l'unità operativa della Wehrmacht tedesca in Toscana, e la libreria è quella di Guido Orefice. Il negozio di Orefice è fornito, forse "troppo ben fornito" secondo il capitano nazista. Alcuni testi esposti non sono ammessi per legge. Quali? Quelli accusati di diffondere l'ideologia ebraica.