Titoli in Moderna

"Il mondo si divise in due emisferi distinti e separati: da una parte c'erano quelli a cui piaceva di più ragionare, e dall'altra quelli a cui piaceva di più credere." Così Luciano De Crescenzo presenta il nuovo volume della "Storia della filosofia", dedicato al Sei e al Settecento. Due emisferi, certo, ma il primo diventa ogni giorno più frequentato e formicolante, mentre il secondo andava rattrappendosi. Nasceva una nuova filosofia, che aveva un suo modello, fornito dalla matematica e dalla geometria.

Nel Quattrocento e nel Cinquecento, la "casa" in cui gli uomini abitavano diventò più grande e misteriosa. Si scoprì l'esistenza di un nuovo continente, l'America; e qualcuno intuì che la Terra non era il centro dell'Universo, ma un sassolino che volava in uno spazio i cui confini, se esistevano, non potevano che essere irraggiungibili. A questa dilatazione dello spazio si accompagnò una dilatazione del tempo: giacché l'Antichità, che non era mai stata dimenticata, cessò di essere il passato e diventò un modello vivo e vicino.

È da un inciampo che il filosofo Maurizio Ferraris parte per ragionare attorno all’esistenza, alla stratificazione di esperienze e memorie che sono il modo in cui ciascuno di noi impara a vivere. Vivere, sopravvivere, previvere, convivere sono le stazioni attraverso cui questo libro ci fa passare per riflettere su un mélange di argomenti che ruotano attorno alla vita e a come si possa imparare a vivere. Se lo spunto è una battuta d’arresto accidentale, capillare, profonda e non casuale è la considerazione della propria intera esistenza, della piega che ha preso nel tempo.

Siamo nel 1919. La prima guerra mondiale è finita da poco. "Il dottor Benjamin fugge dalla casa di suo padre, il luogotenente Wittgenstein commette un suicidio finanziario, il libero docente Heidegger perde la fede e monsieur Cassirer lavora sul tram alla propria illuminazione." Comincia un decennio di eccezionale creatività, che cambierà per sempre il corso delle idee in Europa e senza il quale alcuni pensieri non sarebbero mai stati pensati.

Nei momenti di crisi e trasformazione come quello che stiamo vivendo, la filosofia può aiutarci a rispondere alle domande più urgenti. Dobbiamo solo interrogarla. È ciò che fanno i filosofi e scrittori Andrea Colamedici e Maura Gancitano: mettendo in comunicazione il nostro presente con l'Atene del V secolo a.C., interrogano i pensatori dell'età classica, ma non solo, sui temi del dibattito contemporaneo.

Il nichilismo è tornato a essere una questione aperta nel nostro tempo. Le domande che in passato, con la sua critica degli idoli, esso aveva dichiarato ormai impossibili – come la domanda sul senso ultimo di sé e della realtà, sulla verità dell’io e della storia, sul nostro desiderio in rapporto all’infinito – si rivelano nuovamente possibili, ragionevoli, brucianti. Oggi il nichilismo non sembra più consistere, come nella sua forma classica, in una perdita di valori e di ideali, ma piuttosto nell’emergere di un bisogno irriducibile: più nudo, forse, ma molto più impegnativo.

Ve ne sarete accorti: il mondo è cambiato. Senza alcun preavviso. Gli uomini si depilano come modelle e le donne hanno schiene tatuate come i marinai. I cani vanno in giro con le scarpe, mentre il prof consulta lo smartphone con un paio di occhiali fluo. Sì, qualcosa è cambiato là fuori e, a furia di stropicciarsi gli occhi, si rischia lo strabismo (di Venere e pure di Marte). A chi rivolgersi dunque per chiedere spiegazioni? Allo chef a cinque stelle? Al tipo del meteo? All’industriale della scarpa? No di certo: alla grande filosofia occidentale, dalle origini a oggi.

La desacralizzazione e la scristianizzazione accompagnano il destino dell'uomo occidentale. La civiltà del capitalismo assoluto, che basa il suo dominio sul nichilismo relativista e sulla volontà di potenza tecnoscientifica, non solo non ha più bisogno di affidarsi, come un tempo, alla religione quale strumento di potere: deve necessariamente promuoverne l'estinzione.

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Schopenhauer is considered to be the most accessible of German philosophers. This book gives a succinct explanation of his metaphysical system, concentrating on the original aspects of his thought, which inspired many artists and thinkers including Nietzsche, Wagner, Freud, and Wittgenstein. Schopenhauer's central notion is that of the will-a blind, irrational force that he uses to interpret both the human mind and the whole of nature.

Kant is arguably the most influential modern philosopher, but also one of the most difficult. Roger Scruton tackles his exceptionally complex subject with a strong hand, exploring the background to Kant's work and showing why the Critique of Pure Reason has proved so enduring.

Often considered the foundation of political liberalism, John Locke's Two Treatises of Government was first published anonymously in 1689, in the wake of England's Glorious Revolution. In The First Treatise of Government, Locke refutes the idea of divine monarchy, while The Second Treatise of Government articulates Locke's philosophy of government, which he based upon his theories of natural rights and the social contract.

Hegel is regarded as one of the most influential figures on modern political and intellectual development. After painting Hegel's life and times in broad strokes, Peter Singer goes on to tackle some of the more challenging aspects of Hegel's philosophy. Offering a broad discussion of Hegel's ideas and an account of his major works, Singer explains what have often been considered abstruse and obscure ideas in a clear and inviting manner.

In this classic work, Alasdair MacIntyre examines the historical and conceptual roots of the idea of virtue, diagnoses the reasons for its absence in personal and public life, and offers a tentative proposal for its recovery. While the individual chapters are wide-ranging, once pieced together, they comprise a penetrating and focused argument about the price of modernity.

« La sociedad del cansancio » puede considerarse una de las obras más emblemáticas de Byung-Chul Han. En ella, con una visión casi profética, se presentan los grandes temas que el filósofo surcoreano desarrollaría luego durante más de una década, alcanzando celebridad mundial. En conmemoración de toda esa trayectoria filosófica, y por su rotunda actualidad, volvemos a presentar ahora esta obra en una nueva traducción.

أنت تنظر بعين الوهم فترى الناس يرتعشون أمام عصافة الحياة فتظنهم أحياء وهم أموات منذ الولادة ولكنهم لم يجدوا من يدفنهم فظلوا منطرحين فوق الثرى ورائحة النتن تنبعث...

A Brief History of Everything is an altogether friendly and accessible account of men and women's place in a universe of sex, soul, and spirit, written by an author of whom New York Times reporter Tony Schwartz says: "No one has described the path to wisdom better than Ken Wilber." Wilber...

The best support, history, and analysis on the story of philosophy. Particularly appropriate for the non-academic who is better served by the audiobook with extensive references.

Immanuel Kant’s Critique of Pure Reason is a core text of modern philosophy. Presenting an examination of the nature of human reason, its central argument is that the way in which man perceives his environment is a direct consequence of the mind’s ability to act on this environment and convert it into something meaningful. The work brings together two opposing schools of philosophy—rationalism and empiricism—and proposes a third way, which came to be known as transcendental idealism. The work proved to be hugely influential, not least on Marx, Heidegger and Nietzsche.

Als siebenundzwanzigjähriger Philologieprofessor veröffentlichte Nietzsche die "Geburt der Tragödie", ein Werk, in dem er sein kulturelles Weltbild präsentiert. Schopenhauer, die griechische Tragödie, die Musik Wagners, verbunden mit seinen Vorstellungen von Kulturphilosophie und Ästhetik: Beim Hören zeigt sich, dass hier ein Gigant im Werden begriffen ist. Mit dabei: Ein pdf-Dokument mit Titelliste.