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Accabadora
- Letto da: Michela Murgia
- Durata: 4 ore e 37 min
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- Letto da: Michela Murgia
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"Sventurata è la terra che ha bisogno di eroi", scriveva Bertolt Brecht, ma è difficile credere che avesse ragione se poi le storie degli eroi sono le prime che sentiamo da bambini, le sole che studiamo da ragazzi e le uniche che ci ispirano da adulti. La figura del campione solitario è esaltante, ma non appartiene alla nostra norma: è l'eccezione. La vita quotidiana è fatta invece di imprese mirabili compiute da persone del tutto comuni che hanno saputo mettersi insieme e fidarsi le une delle altre.
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- Di: Michela Murgia
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- Durata: 3 ore e 15 min
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Si può essere persone femministe e cattoliche nello stesso tempo? Michela Murgia, cattolica, pensa di sí. E questo audace pamphlet, colto e popolare, sfida il senso comune, e con lucidità e ironia ci spiega perché. «Vorrei capire, da femminista, se la fede cristiana sia davvero in contraddizione con il nostro desiderio di un mondo inclusivo e non patriarcale, o se invece non si possa mostrare addirittura un’alleata.
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Stai zitta
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- Di: Michela Murgia
- Letto da: Michela Murgia
- Durata: 2 ore e 34 min
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Storia
Di tutte le cose che le donne possono fare nel mondo, parlare è ancora considerata la più sovversiva. Se si è donna, in Italia si muore anche di linguaggio. È una morte civile, ma non per questo fa meno male. È con le parole che ci fanno sparire dai luoghi pubblici, dalle professioni, dai dibattiti e dalle notizie, ma di parole ingiuste si muore anche nella vita quotidiana, dove il pregiudizio che passa per il linguaggio uccide la nostra possibilità di essere pienamente noi stesse.
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Semplice, Scorrevole, Emotivo
- Di GIULIA il 15/04/2021
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La Malnata
- Di: Beatrice Salvioni
- Letto da: Silvia Siravo
- Durata: 6 ore e 31 min
- Versione integrale
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Storia
Un'adolescente reietta, e una coetanea che impara a conoscerla per davvero, al di là di ogni pregiudizio. E che grazie a lei trova il coraggio di far sentire la propria voce, la propria verità. Un coinvolgente romanzo di formazione sullo sfondo di una provincia padana oppressa dal controllo, dal sessismo e dalla violenza del Ventennio. L'esordio di Beatrice Salvioni ha incantato gli editori di tutto il mondo. Esce in contemporanea con l'edizione italiana in Francia, Spagna, Grecia, Repubblica Ceca, Turchia, Bulgaria e, a breve, anche Stati Uniti e Germania. È in corso di traduzione in 32 lingue.
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Un buon esordio
- Di Utente anonimo il 31/05/2023
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La portalettere
- Di: Francesca Giannone
- Letto da: Sonia Barbadoro
- Durata: 13 ore e 54 min
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Salento, giugno 1934. A Lizzanello, un paesino di poche migliaia di anime, una corriera si ferma nella piazza principale. Ne scende una coppia: lui, Carlo, è un figlio del Sud, ed è felice di essere tornato a casa; lei, Anna, sua moglie, è bella come una statua greca, ma triste e preoccupata: quale vita la attende in quella terra sconosciuta? Persino a trent’anni da quel giorno, Anna rimarrà per tutti «la forestiera», quella venuta dal Nord, quella diversa, che non va in chiesa, che dice sempre quello che pensa.
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Il libro che mi piace e che ho ascoltato molto volentieri bella storia
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Canne al vento
- Di: Grazia Deledda
- Letto da: Michela Murgia
- Durata: 7 ore e 9 min
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Generale
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Lettura
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Storia
"Canne al vento è un libro potentemente sovversivo, perché mette in scena due rovesciamenti: il servo uccide il padrone, la figlia si ribella al padre," scrive Michela Murgia, e Grazia Deledda è prima di tutto una rivoluzionaria, perché fu "una straniera che lottò per guadagnarsi una lingua che le permettesse di raccontare il suo mondo, e riuscì a gettare un ponte tra due culture, quella italiana e quella sarda, un ponte sul quale io oggi cammino."
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indimenticabile.
- Di claudia m. il 11/07/2018
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La vita intima
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Generale
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Lettura
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Storia
"La paura finisce dove comincia la verità". Maria Cristina Palma ha una vita all’apparenza perfetta, è bella, ricca, famosa, il mondo gira intorno a lei. Poi, un giorno, riceve sul cellulare un video che cambia tutto. Nel suo passato c’è un segreto con cui non ha fatto i conti. Come un moderno alienista Niccolò Ammaniti disseziona la mente di una donna, ne esplora le paure, le ossessioni, i desideri inconfessabili in un romanzo che unisce spericolata fantasia, realismo psicologico, senso del tragico e incanto del paradosso.
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Una cavolata
- Di Donato il 16/02/2023
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Fame d'aria
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- Durata: 3 ore e 18 min
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Generale
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Lettura
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Storia
Tra colline di pietra bianca, tornanti, e paesi arroccati, Pietro Borzacchi sta viaggiando con il figlio Jacopo. D'un tratto la frizione della sua vecchia Golf lo abbandona, nel momento peggiore: di venerdì pomeriggio, in mezzo al nulla. Per fortuna padre e figlio incontrano Oliviero, un meccanico alla guida del suo carro attrezzi che accetta di scortarli fino al paese più vicino, Sant'Anna del Sannio.
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- Mia madre, un caso di cronaca
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Generale
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Lettura
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Storia
Quando Lucia e Giuseppe arrivano a Roma è l'estate del 1965. Hanno con sé la figlia di otto mesi, sono innamorati, ma non riescono a liberarsi dall'inquietudine che prova chi è braccato. Perché Lucia è fuggita da un marito violento che era stata costretta a sposare e che la umiliava ogni giorno, e ha tentato di costruirsi una nuova vita proprio insieme a Giuseppe. Per la legge dell'epoca, però, la donna si è macchiata di gravi reati: relazione adulterina e abbandono del tetto coniugale.
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- Di Settantuno il 28/05/2023
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Ti prendo e ti porto via
- Di: Niccolò Ammaniti
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Lettura
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Storia
A Ischiano Scalo il mare c'è ma non si vede. In questa periferica maremma di paludi e zanzare, di bar e casette affacciate sul nulla di una strada provinciale si svolgono due storie d'amore. Pietro e Gloria sono due ragazzini. Lei è figlia di un direttore di banca, è sveglia, bella e sicura di sé. Lui è figlio di un pastore psicopatico, è introverso, sognatore, e la vittima preferita dei bulli del paese. Graziano Biglia è tornato a Ischiano, con la sua fama di chitarrista sciupafemmine e il cuore spezzato da una cubista.
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Spatriati
- Di: Mario Desiati
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Claudia è solitaria ma sicura di sé, stravagante, si veste da uomo. Francesco è acceso e frenato da una fede dogmatica e al tempo stesso incerta. Lei lo provoca: lo sai che tua madre e mio padre sono amanti? Ma negli occhi di quel ragazzo remissivo intravede una scintilla in cui si riconosce. Da quel momento non si lasciano più. A Claudia però la provincia sta stretta, fugge appena può, prima Londra, poi Milano e infine Berlino, la capitale europea della trasgressione; Francesco resta fermo e scava dentro di sé.
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Molto interessante, da leggere senz’altro.
- Di MAZZUIA PIERPAOLO il 31/05/2023
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L'evento
- Di: Annie Ernaux
- Letto da: Sonia Bergamasco
- Durata: 2 ore e 18 min
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Generale
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Lettura
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Storia
Ottobre 1963: una studentessa ventitreenne è costretta a ricorrere alle vie clandestine per poter interrompere una gravidanza. L'evento restituisce i giorni e le tappe di questa ricerca disperata: l'apatia, le ambiguità dei medici, la vicinanza di qualche compagna di corso e l'incontro con la mammana, sino al senso di fierezza per aver, in un modo o nell'atro, resistito.
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La casa degli sguardi
- Di: Daniele Mencarelli
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Generale
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Lettura
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Storia
Daniele è un giovane poeta oppresso da un affanno sconosciuto, "una malattia invisibile all'altezza del cuore, o del cervello". Si rifiuta di obbedire automaticamente ai riti cui sembra sottostare l'umanità: trovare un lavoro, farsi una famiglia... la sua vita è attratta piuttosto dal gorgo del vuoto, e da quattro anni è in caduta "precisa come un tuffo da olimpionico". Non ha più nemmeno la forza di scrivere, e la sua esistenza sembra priva di uno scopo.
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- Di Andrea Ottaviani il 02/04/2022
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L'Arminuta
- Di: Donatella Di Pietrantonio
- Letto da: Jasmine Trinca
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Storia
Ci sono romanzi che toccano corde così profonde, originarie, che sembrano chiamarci per nome. È quello che accade con "L'Arminuta" fin dalla prima pagina, quando la protagonista, con una valigia in mano e una sacca di scarpe nell'altra, suona a una porta sconosciuta. Ad aprirle, sua sorella Adriana, gli occhi stropicciati, le trecce sfatte: non si sono mai viste prima. Inizia così questa storia dirompente e ammaliatrice: con una ragazzina che da un giorno all'altro perde tutto - una casa confortevole, le amiche più care, l'affetto incondizionato dei genitori.
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La vita di chi resta
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Lettura
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Storia
"Quando torni io non ci sarò già più." Sono le ultime parole di S. a Matteo, pronunciate al telefono in un giorno d'autunno del 1998. Sembra una comunicazione di servizio, invece è un addio. S. sta finendo di portare via le sue cose dall'appartamento di Matteo dopo la fine della loro storia d'amore. Quel giorno Matteo torna a casa, la casa in cui hanno vissuto insieme per sette anni, e scopre che S. si è tolto la vita. Mentre chiama inutilmente aiuto, capisce che sta vivendo gli istanti più dolorosi della sua intera esistenza.
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Ogni coincidenza ha un'anima
- Di: Fabio Stassi
- Letto da: Neri Marcorè
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Generale
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Lettura
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Storia
Il biblioterapeuta Vince Corso torna con un nuovo caso: una donna gli racconta ha un fratello malato di Alzheimer che da qualche tempo ripete delle frasi spezzate, sempre le stesse, senza alcun legame tra di loro. Era stato uno studioso di fama e un lettore vorace e quelle parole potrebbero essere citazioni da un romanzo. La sorella vuole scoprire di che romanzo si tratta per leggerglielo a voce alta. Il biblioterapeuta si mette al lavoro, con una domanda che lo assilla: se avessi perso tutto, e ti venisse concesso di salvare un solo ricordo, quale sceglieresti?
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SEMPLICE MA MOLTO D’IMPATTO
- Di Alessia il 22/05/2023
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Gli anni
- Di: Annie Ernaux
- Letto da: Sonia Bergamasco
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Generale
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Storia
Come accade che il tempo che abbiamo vissuto diviene la nostra vita? È questo il nodo affrontato da "Gli anni", affresco autobiografico e al contempo cronaca collettiva del nostro mondo dal dopoguerra a oggi, nodo sciolto in un canto indissolubile attraverso la magistrale fusione della voce individuale con il coro della Storia. Annie Ernaux convoca la Liberazione, l’Algeria, la maternità, de Gaulle, il ’68, l’emancipazione femminile, Mitterrand; e ancora l’avanzata della merce, le tentazioni del conformismo, l’avvento di internet, l’undici settembre, la riscoperta del desiderio.
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Manifesto storico
- Di Utente anonimo il 01/06/2023
Sintesi dell'editore
Vincitore Premio Campiello 2010
"Acabar" in spagnolo significa finire. E in sardo Accabadora è colei che finisce. Agli occhi della comunità il suo non è il gesto di un'assassina, ma quello amorevole e pietoso di chi aiuta il destino a compiersi. Maria e Tzia Bonaria vivono come madre e figlia, ma la loro intesa ha il valore speciale delle cose che si sono scelte. Tzia Bonaria avrà molto da insegnare a quella bambina cocciuta e sola: come cucire le asole, come armarsi per le guerre che l'aspettano, come imparare l'umiltà di accogliere sia la vita sia la morte.
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Cosa pensano gli ascoltatori di Accabadora
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Storia

- Cliente Amazon
- 16/05/2018
Eccelsa Michela Murgia bellissimo libro
Ho amato questo libro che ho divorato, ascoltando nei minuti liberi. Ho amato la voce narrante, che ha saputo farci cogliere le anime di Maria e di Zia Bonaria. Un libro intenso che consiglio vivamente a tutti di ascoltare. Rimarco l'ascolto, fondamentale, inebriante come un vino, che esalta la narrazione e ti fa gustare e immergergerti nelle vicende delle protagoniste. Grazie di cuore a Michela Murgia per questo scrigno prezioso.
32 persone l'hanno trovata utile
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Generale
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Storia

- Massimo
- 17/08/2018
Temi antichi sempre attuali
Una storia sarda, bella e originale. La figura dell'accabadora, che non é storicamente accertata, rimane sempre sullo sfondo di altre storie e relazioni umane che fanno riflettere sulla vita e sulla morte. L'autrice é anche la splendida voce narrante.
Consigliatissimo!
14 persone l'hanno trovata utile
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Storia

- annaaround
- 03/09/2018
Storia particolare resa faticosissima dalla interpretazione poco professionale
La storia , già particolare nella sua cupezza e nel respiro continuo di morte , è resa ancora più faticosa nell’ascolto dal fatto che l’autrice ha voluto esserne lettrice .
La sua voce poco si adatta all’ascolto .
Sarebbe stato meglio un lettore professionista della voce .
Nel libro le figure sono ben caratterizzate , inutile e ridondante anche questo nella cupezza il passaggio del trasferimento a Torino.
È il primo libro che leggo della Murgia ma non mi fa venire voglia di leggerne altri
4 persone l'hanno trovata utile
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Generale
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Storia

- Andrea S.
- 26/04/2019
Per entrare in un mondo sconosciuto
L'argomento magico e accattivante mi ha trattenuta nella storia ; lo stile è chiaro, essenziale ma nello stesso tempo le parole colorano le immagini che evocano. Non poteva che essere letto da chi conosce il dialetto. Mi è piaciuto.
3 persone l'hanno trovata utile
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Storia

- Riccardo Marmorè
- 26/11/2021
L'enfasi della commiserazione
La Murgia infiocca e contorna le vicende di una bambina che cresce e diventa sempre più donna tra incertezze, dubbi e difficoltà nel capire il funzionamento di un mondo che le sembra a tratti estraneo pur essendo terra natia. I piccoli gesti, gli odori, frammenti di ricordi che nel presente trovavano spazio solo come indecifrabili piccoli dittagli e che stampati nella memoria producono significati. La crescita della protagonista è costellata di drammi, primo tra tutti il suo: scambiata dalla madre e data in affidamento a una donna della quale tutti sanno il segreto tranne la piccola giunta al suo focolaio; e poi lutti, abbandoni, drammi.
Il vero problema di Accabadora non è tanto nella storia narrata né tanto meno nella metodologia lineare con cui viene espressa quanto piuttosto nella volontà dell'autrice di far piangere e commiserare alla fine di ogni frase; sfumatura che viene accentuata in quest'audio libro dalla lettura e interpretazione dell'autrice stessa.
Una storia di drammi e accettazione della morte come elemento del vivere condizionato dalla scelta di colui che vive finisce così per diventare un'occasione per facili drammatismi che, se talvolta funzionano, spesso finiscono per risultare posticci e retti dalle solite tre o quattro trovate linguistiche che alla lunga stancano (soprattutto nella seconda parte del libro).
Al netto di tutto, un buon libro che sicuramente vanta una scorrevolezza e dei buoni personaggi che non diventano mai qualcosa in più che funzionali alla volontà dell'autrice di far scendere la lacrimuccia.
Per quanto riguarda la lettura onestamente avrei fatto leggere Accabadora a qualcun altro; qualcuno che potesse reggere meglio i momenti più drammatici del libro senza scadere nella voce spirata a capo di ogni periodo lasciando intravedere ancor di più l'artificiositá di alcune scelte lessicali.
2 persone l'hanno trovata utile
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Generale
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Storia

- Utente anonimo
- 27/04/2019
stupendo!! intenso.....emozionante grande libro !!
stupendo!! intenso!! emozionante!! grande libro di una grande scrittrice!! complimenti!! al prossimo libro....anche molto ben letto!!
2 persone l'hanno trovata utile
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Generale
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Lettura
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Storia

- Stefano
- 22/03/2020
Un racconto scialbo
Sono riuscito a finirlo solo perché non era molto lungo. La capacità dell'autrice di raccontare non può essere minimamente accostata alle sue conterranee.
I personaggi non sono ben descritti, ma lasciati sospesi nel vuoto, così come la storia.
L'interpretazione scordata e disarmonica ha reso il tutto più pesante.
Le mie orecchie si vendicheranno con me per quello che le ho obbligate ad ascoltare
1 persona l'ha trovata utile
-
Generale
-
Lettura
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Storia

- JESSICA
- 24/09/2019
Appassionante
Trama non scontata avvincente e a tratti romantico. Racconta di una Sardegna di altri tempi.
1 persona l'ha trovata utile
-
Generale
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Lettura
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Storia

- Stefano
- 29/05/2023
Bellissimo
La scrittura, la voce dell'autrice, tradizioni di una Sardegna che non conoscevo...applausi a Michela Murgia
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Generale
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Lettura
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Storia

- nennyge
- 24/05/2023
una storia di vera vita vissuta d'altri tempi
una scrittura ricercata e una lettura penetrante. descrittiva ma non pesante. ti permette di entrare nella storia e nelle emozioni vissute
-
Generale
-
Lettura
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Storia

- Sonnia Morán-Seneca
- 26/11/2022
Too depressing
A well written story but it’s not my type of reading. It’s great for Italian learners.
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Generale
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Lettura
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Storia

- Maura D'Andrea
- 24/01/2020
il libro è una poesia d'ascoltare tutta d'un fiato
Libro ben scritto e ben letto. Scorrevole e interessante. Non vedevo l'ora di sapere come sarebbe andata a finire.
consigliatissimo!
-
Generale
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Lettura
-
Storia

- Gustavo Daniel Constantino
- 06/05/2017
Bello davvero!!!
Narrazione straordinaria. Il filo drammatico e le descrizioni sono ottime. Un capolavoro. Complimenti Michela!
Gustavo, Buenos Aires, Argentina
-
Generale
-
Lettura
-
Storia

- Nat
- 12/02/2021
scritto e letto benissimo
Murgia scrive con uno stile poetico che mi ricorda i vecchi modi italiani, quando la nostra lingua era ancora considerata arte.
Adoro come riesce a spiegare le cose senza dirle, come gira intorno ad un concetto avendone spiegati altri 100 nel frattempo.
Ma soprattutto scrive in maniera che anche chi ha torto viene descritto senza giudizio, non sembra mai parlato male di un personaggio seppur si capisce benissimo se sia un personaggio positivo o negativo nel contesto degli eventi. È davvero brava a scrivere
-
Generale
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Lettura
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Storia

- Divemaster
- 11/09/2017
Soreni. Sardegna. Anni 50
la storia di Maria, una bambina curiosa e intelligente - affidata ad una anziana del paese - che dovrà ricredersi su molte convinzioni...