Stai zitta copertina

Stai zitta

e altre nove frasi che non vogliamo sentire più

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Stai zitta

Di: Michela Murgia
Letto da: Michela Murgia
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A proposito di questo titolo

Di tutte le cose che le donne possono fare nel mondo, parlare è ancora considerata la più sovversiva. Se si è donna, in Italia si muore anche di linguaggio. È una morte civile, ma non per questo fa meno male. È con le parole che ci fanno sparire dai luoghi pubblici, dalle professioni, dai dibattiti e dalle notizie, ma di parole ingiuste si muore anche nella vita quotidiana, dove il pregiudizio che passa per il linguaggio uccide la nostra possibilità di essere pienamente noi stesse.

Per ogni dislivello di diritti che le donne subiscono a causa del maschilismo esiste un impianto verbale che lo sostiene e lo giustifica. Accade ogni volta che rifiutano di chiamarvi avvocata, sindaca o architetta perché altrimenti "dovremmo dire anche farmacisto". Succede quando fate un bel lavoro, ma vi chiedono prima se siete mamma. Quando siete le uniche di cui non si pronuncia mai il cognome, se non con un articolo determinativo davanti. Quando si mettono a spiegarvi qualcosa che sapete già perfettamente, quando vi dicono di calmarvi, di farvi una risata, di smetterla di spaventare gli uomini con le vostre opinioni, di sorridere piuttosto, e soprattutto di star zitta.

Questo audiolibro è uno strumento che evidenzia il legame mortificante che esiste tra le ingiustizie che viviamo e le parole che sentiamo. Ha un'ambizione: che tra dieci anni una ragazza o un ragazzo, trovandolo su una bancarella, possa pensare sorridendo che per fortuna queste frasi non le dice più nessuno.

©2021 Einaudi (P)2021 Einaudi
Scienze sociali Studi di genere Studi sulla femminilità

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Più che un'analisi della semantica di genere, l'ho sentito fin da subito come un attacco indistinto al genere maschile, di cui faccio parte. La stessa autrice, nonostante apprezzi le denunce di parole inappropriate che ogni giorno (più o meno inconsapevolmente) i maschi dicono alle femmine, scivola però anch'essa nel luogo comune di voler dare un giudizio fin troppo generale e superficiale dell'universo maschile. Lei stessa dice ad un punto che dovremmo noi uomini sentirci TUTTI in colpa, nessuno escluso, solo per il fatto che siamo nati così, e quindi abbiamo già per nostra natura più opportunità di successo delle femmine.
Rigetto questa tesi in quanto le mie opportunità, e soprattutto la mia libertà, la sto conquistando (e pagando) giornalmente a caro prezzo, quindi non è assolutamente vero che gli uomini hanno sempre più chances delle donne.

Analisi o guerra?

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Bel libro che allarga le vedute rispetto al linguaggio sessista che ascoltiamo ogni giorno. Da leggere

Acuto

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Bellissimo! Incisivo! Lo riascolto ogni giorno e ho regalato il libro a molte persone.

Dovrebbe diventare un libro di testo nelle scuole!

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Michela Murgia è una scrittrice che ha il talento della chiarezza e dell’efficacia del linguaggio. L’ho apprezzata a cominciare dal bellissimo libro Abbacadora e mi piace seguirla perché è arguta, coraggiosa e impegnata. Il libro “Stai zitta” insegna a riflettere sull’uso che facciamo delle parole e su come i condizionamenti di una società patriarcale sono talmente radicati in noi da non averne spesso consapevolezza. A volte alcuni episodi narrati sono delle iperboli ma servono per dare l’idea di un substrato culturale su cui è opportuno lavorare anche interiormente secondo i canoni di un atteggiamento sociale “woke” che può renderci più sensibili e attenti. Lo consiglio a tutte le amiche ma anche agli amici con il suggerimento di andare oltre l’approccio un po’ esagerato di alcuni passaggi e di considerarlo nell’essenza del messaggio sotteso che induce senz’altro a valorizzare e far crescere l’identità delle donne.

Grande Michela Murgia!

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Spesso non facciamo caso ai termini che utilizziamo quando ci esprimiamo, ad esempio anche quando si dice: "non fare la femminuccia!". Consiglio questo libro perché apre gli occhi sulla società odierna. Lettura stupenda.

Interessante

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Partire da degli esempi concreti per aprire una riflessione è una delle modalità di comunicazioni più efficaci. veramente interessante per avere degli spunti di riflessione. Scorrevole e coinvolgente.
E poi la Murgia provocatoria e coraggiosa...pazzesca!

molto interessante

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Ringrazio la scrittrice Murgia per la definizione e la documentazione con cui ha descritto gli elementi cruciali del linguaggio sessista. Uomini e donne dovrebbero leggere e riflettere...

Spunto di riflessione

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Penso che si dovrebbe leggerlo nelle scuole, i ragazzi avrebbero spunti di riflessione e confronto, discussione e intanto qualcosa potrebbe rimanere loro che magari cambi la prospettiva davanti a parole su cui non si riflette mai abbastanza

Da far leggere a scuola

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Fa pensare ascoltare cose che ancora sentiamo e che quasi scorrono via. Concordo con l’autrice che serve lavorare sulla consapevolezza delle donne per arrivare ad educare i pensieri, i gesti, le parole degli uomini, senza fare di tutte le erbe un fascio. La parola femminile, donna hanno un valore troppo grande per essere nascosto o mistificato. Mi è piaciuto, grazie a Michela Murgia!

Basta stare zitte

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Le parole sono importanti. Grazie al lavoro di intellettuali come Michela Murgia e Lorella Zanardo.

Esemplare.

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