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La piccola Parigi copertina

La piccola Parigi

Di: Massimiliano Alberti
Letto da: William Angiuli
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Sintesi dell'editore

Benvenuti nella Piccola Parigi: vicoli stretti, costruzioni basse e rustiche nel grembo di Trieste. Proprio come a Montmartre, tante piccole case sorgono accatastate una vicina all'altra, in un’area che ricorda lo spirito Bohémien ma senza le notti del Moulin Rouge o de Le Chat Noir. Niente Cancan.

Storie di sola gente e di gente sola. Talvolta di andate e di ritorni. Di calzini appesi accanto al fuoco e di corti umide. Storia d'amore e d’amicizia. Di Lorenzo e di Marie Jeanne. Del matto Willy Boy e dei suoi 'pen pen” urlati al cielo. Di Tullio e di Christian. Di gatto Benny e gatta Maria. Della Dea Incantatrice e Assassina: la Brown Sugar. Storia di mamma Rosalia. Di una carta da gioco appiccicata su di un muro in una viuzza nascosta. E di un rione ormai dimenticato fra nuovi e sovrastanti palazzi.

©2020 GOODmood (P)2020 GOODmood

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Immagine del profilo di Libri & Libri
  • Libri & Libri
  • 31/10/2022

ottima voce e bel testo

Ottima interpretazione dello speaker! libro veramente molto bello e interessante. ci sono molti punti di riflessione. Assolutamente consigliato.

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  • ALE FABIO ALE
  • 01/06/2023

La piccola Parigi

Massimiliano Alberti
La Piccola Parigi
Narratore William Angiuli

Carissimo Massimiliano, come promesso ecco la mia recensione del tuo romanzo "La Piccola Parigi",che ho ascoltato su Audible, narrato da William Angiuli.
Ti confesso che ho deciso di ascoltare l'audiolibro proprio perché letto da William, che è una delle voci che preferisco, oltre a essere un caro amico. Io sono così, ascolto un audiolibro scegliendo prima il narratore e poi il resto,vado ad occhi chiusi.
Non mi aspettavo di trovare ciò che ho ascoltato e mi hai profondamente commossa.
È stato sorprendente tornare in quell'angolo di Trieste che in pochi conosciamo.
Ho ripercorso volentieri e con tanta emozione tutta la via Giulia fino a quella Rotonda del Boschetto per entrare nuovamente in Corte Fedrigovez. Quella città dentro la città, che mi affascina da sempre e che osservavo da sopra l'Università. E nel ritornare dentro questo borgo fatto di case, persiane, fili e panni stesi è arrivata la prima sorpresa: ho incontrato Lorenzo ,che mi ha presentato i suoi amici d'infanzia, Cristian e Tullio.
Lorenzo è la voce narrante della storia ,un ragazzino cresciuto senza un padre e con accanto una madre che cerca in tutti i modi di tenerlo lontano dai guai e dallle malvagità del mondo. Cristian invece, ha solo la nonna e vive con lei in una catapecchia in condizioni pietose. E tra tante strade che percorrerà dentro la storia, sceglierà quella più difficile, quella più dolorosa : la droga.
Tullio ha entrambi i genitori, una sorella e un gatto eppure finirà per rimanere da solo. Suo padre, che produce carte da gioco, all'improvviso muore e quelle stesse carte saranno anche la condanna di sua madre.
Sarà costretto ad andare via da Corte Fedrigovez e lasciare il suo gatto a Lorenzo.
Lorenzo è il personaggio nel quale ho rivisto me e i miei sogni di diciottenne. Lui che desidera diventare architetto per poter riportare lustro e splendore a questa Piccola Parigi, e io che volevo lasciare il mio borgo per andare a vivere nella ventosa Trieste. E la solitudine che ho sofferto, lontano da casa, l'ho ritrovata nella storia di Cristian, il dolore che sentivo lontano dai miei posti,era come i tagli sulle braccia di lui.
Questa è una storia piena di amicizia, risate, dolore e lacrime, che si mescolano insieme ai tanti personaggi che ruotano intorno ai tre ragazzi, Marie Jeanne,l'amore di sempre di Lorenzo, Willy Boy un tipo un po' matto con i suoi continui "pen pen' e i gatti.
Perché come tutti i borghi che si rispettano, non potevano mancare i gatti, tra le viuzze e le case. Benny che mi ha letteralmente rapito il cuore.
Ma è anche una storia di riscatto, se vogliamo. Perché il riscatto c'è sempre. Arriva sempre. E i sogni si avverano. Si avverano sempre
Ascoltare questo romanzo è stato un balsamo per la profonda nostalgia che ogni giorno sento per la mia terra e per Trieste.
Perché Trieste non è solo Il Molo Audace, lì dove la prende forma e vita, Trieste non è soltanto quella città culturale e piena di caffè letterari. Trieste non è unicamente la Vienna sul mare. Trieste è Borgo Fedrigovez, dove i rumori del traffico cessano, dove si entra in un' altra dimensione. Una dimensione più umana e vera.
È la storia di Lorenzo, Cristian e Tullio. È la storia di ognuno di noi.
Se siete curiosi di sapere se Lorenzo è davvero diventato un architetto, sapere che cosa è successo a Cristian e Tullio, vi consiglio di leggere o ascoltare questo libro
L'autore ha una penna molto particolare. A me ha smosso corde profondissime che mai avrei creduto
Ho amato moltissimo la narrazione di William, che in alcuni passi mi ha fatto davvero commuovere. Ho adorato le sue scelte vocali per ogni singolo personaggio, specialmente Tullio e i suoi chtuv, chtic, chitc

Grazie infinite a entrambi

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