Il ballo delle pazze
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Letto da:
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Giusy Frallonardo
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Di:
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Victoria Mas
A proposito di questo titolo
Parigi, 1885. A fine Ottocento l'ospedale della Salpêtrière è né più né meno che un manicomio femminile. È qui che si incontrano: Louise, adolescente figlia del popolo; Eugénie, signorina di buona famiglia allontanata dai suoi perché troppo anticonformista; Geneviève, la capoinfermiera rigida e severa, convinta della superiorità della scienza su tutto. E poi c'è Thérèse, la decana delle internate, molto più saggia che pazza. Benché molto diverse, tutte hanno chiara una cosa: la loro sorte è stata decisa dagli uomini, dallo strapotere che gli uomini hanno sulle donne. A sconvolgere e trasformare la loro vita sarà Il ballo delle pazze, ossia il ballo mascherato che si tiene ogni anno alla Salpêtrière e a cui viene invitata la crème di Parigi.
Il film omonimo è diretto, co-sceneggiato e co-interpretato da Mélanie Laurent.
©2019, 2021, 2025 Editions Albin Michel – Paris. Per la traduzione: Alberto Bracci Testasecca, Edizioni e/o.Foto di copertina: Francesco Carta/Getty Images. Per l’audiolibro: Emons Italia S.r.l. e Edizioni e/o. (P)2025 Emons Audiolibri e Edizioni E/OIn questo perde la grande opportunità di creare un racconto più forte e coinvolgente, lasciando che siano le pagine e gli avvenimenti, piuttosto brutali, a dare il senso del racconto al lettore.
L’altra problematica che riscontro sta in un intreccio estremamente prevedibile e telefonato, dove fin dalla seconda pagina immaginiamo già il destino delle protagoniste, le interazioni fra loro e così via.
Mi pare quindi un romanzo furbetto e studiato a tavolino per andare a checkare tutte le caselle giuste, un po’ come in un prodotto televisivo.
Si fa comunque leggere piacevolmente, l’autrice non scrive male ed è capace di gestire un tono delicato, ma non lezioso. Peccato.
Piuttosto prevedibile e didascalico.
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Chi è realmente “sano” di mente?
Toccante
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tentativo un po' fiacco di scrivere un libro sulla questione femminile, ma mescolando altri temi dalla medicina all'esoterico, senza approfondirne nessuno realmente. ne risulta una storia che non decolla e non coinvolge
delusione
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