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Il silenzio delle ragazze
- Letto da: Giulia Melis
- Durata: 10 ore e 45 min
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Sintesi dell'editore
Quando Lirnesso viene conquistata dai Greci, Briseide, sopravvissuta al massacro della sua famiglia, viene portata via dalla città come un trofeo e consegnata ad Achille. A diciannove anni diventa concubina, schiava, infermiera, assecondando qualunque necessità dell'eroe splendente. Ma non è sola. Insieme a lei innumerevoli donne vengono strappate dalle loro case e consegnate ai guerrieri nemici. Ed è così che confinate nell'accampamento - e nella tenda di Achille - Briseide e le sue compagne assistono alla guerra di Troia e raccontano ciò che vedono.
Episodi entrati nel mito, ma anche quelli che non sono stati registrati dalle cronache ufficiali perché legati alla miserabile vita delle ragazze. Da Agamennone a Odisseo, da Achille a Patroclo, da Elena a Briseide, Pat Barker racconta la guerra più famosa di tutti i tempi dal punto di vista delle donne.
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Cosa pensano gli ascoltatori di Il silenzio delle ragazze
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Generale
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Storia
- Valentina Ducceschi
- 22/06/2021
delusa(?)
Mi aspettavo un racconto più appassionante, con un linguaggio più ricercato, invece la storia è molto "anonima" e sembra solo una parafrasi dell'opera originale, con più parolacce.
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Generale
- Elisa T.
- 15/03/2021
Punto di vista mai considerato
Bello! Molto bello! Dovrebbero introdurre questo punto di vista anche nelle scuole invece di spiegare solo la versione ufficiale e davvero molto maschilista! Molto crudo ma rende l'idea!
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Storia
- Utente anonimo
- 06/02/2024
Interessante
Molti si sono cimentati con il materiale dell’Iliade, Si presta alla rivisitazione, un archetipo così potente. Autori seri e meno seri ci hanno provato; i seri non necessariamente i migliori (pessimo Baricco, buona la Zimmer Bradley).
Qui come serietà ci collochiamo nel mezzo. E ho trovato intensa la prosa, interessante il punto di vista delle schiave, anche se dopo la metà si concede qualcosa ad Achille.
Piacevole la lettura.
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Storia
- Maurizio
- 06/02/2024
eroi o bruti?
L'assedio di Troia e le note vicende Achille/ Patroclo/ Ettore viste e raccontate con gli occhi di Briseide (premio di guerra di Achille) che vuole ridimensionare la figura dei tanto celebrati uomini che in realtà non erano altro che bruti.
È un libro duro, ma parla di guerra, non potrebbe essere diversamente, terribile il racconto della condizione delle donne catturate dalle città conquistate. L'autrice usa una terminologia ricca e ricercata di vocaboli per le minuziose descrizioni di ambienti, banchetti, vestizioni, combattimenti, preparazioni dei corpi per la pira funeraria. Sembra davvero di essere accampati su quella spiaggia sabbiosa insieme agli eserciti invasori.
Non indimenticabile.
Lo metto assolutamente dietro alla Canzone di Achille e il canto di Penelope.
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Storia
- Barbara Caravale
- 29/11/2023
Una storia moderna
Romanzo molto interessante: originale la descrizione degli eroi dell’Iliade dal punto di vista femminile. Ho trovato però faticoso e poco Piacevole il passaggio da un narratore all’altro.lo consiglierei anche agli studenti.
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Storia
- giovanna de pascalis
- 07/08/2023
bella l'idea, peccato lo sviluppo non coerente
molto interessante raccontare le vicende della guerra di Troia dal punto di vista femminile e quindi perché dare tanto spazio ad Achille nel romanzo? La lettrice è veramente brava però questo Pèlide ripetuto 100 volte con l'accento sbagliato non si può proprio sentire!
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Storia
- Utente anonimo
- 21/04/2023
Libro piacevole e lettura strepitosa.
Il testo è piacevole ed originale, la guerra di Troia vista non con gli occhi di Omero. Mi ha fatto riprendere in mano l'Iliade con visione diversa, e comunque è interessante per tanti aspetti. in pochi punti il ritmo cala un po', ma mediamente un ottimo romanzo. In quanto alla lettura, darei dieci stelle. La narratrice riesce ad interpretare con sottili ma sapendo cambi di tono e ritmo le diverse situazioni. Una delle migliori letture che si possano ascoltare. Eccezionale.
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Storia
- Arizon Customer
- 31/03/2023
Voce narrante, non protagonista
Altra occasione mancata di riscrivere le vicende di Troia rendendone protagonista una donna. A dire il vero, qui la cosa riesce piuttosto bene nella prima parta, dove Briseide è al centro degli eventi, ma poi Achille le ruba completamente la scena. Io lo capisco che la lite tra Agamennone e Achille, l’ira di quest’ultimo, la morte di Patroclo e poi quella di Ettore, la supplica di Priamo siano il meglio del meglio che una storia può offrire. E come non capirlo? Sono il cuore di un capolavoro immortale.
E proprio per questo non ho bisogno di leggerli ne “Il silenzio delle ragazze” di Pat Barker. Se voglio leggere quella storia, leggo l’”Iliade” di Omero.
Libri come “Il silenzio delle ragazze” o “Il canto di Calliope” li apro per trovarci dentro la storia delle donne. Quello che ci trovo è invece, e nemmeno sempre, la loro voce narrante. Ma essere voce narrante non significa essere protagonisti. Qui Briseide smette di esserlo quando entra nel campo degli Achei per lasciare il posto agli eroi di sempre. Qualche barlume ogni tanto si rivede, come nella scena in cui tenta la fuga, e per questo il libro raggiunge la sufficienza.
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Storia
- Utente anonimo
- 10/09/2022
Ascolto consigliato
Interessante versione del mito della guerra di Troia. L’autrice dà voce a chi la guerra la patisce maggiormente: donne testimoni e protagoniste di ogni tipo di scelleratezze. Molto apprezzata la lettura.
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Storia
- Cliente Amazon
- 10/04/2022
Un punto di vista interessante
Rileggere la storia che si è studiata a scuola da un punto di vista puramente femminile, ribalta alcune circostanze e rende interessante la narrazione.
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