Il continente bianco
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Letto da:
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Guido Di Naccio
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Di:
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Andrea Tarabbia
A proposito di questo titolo
Venticinque anni, bello come un Cristo e convinto che l’unica via per sopravvivere nel mondo sia un odio esercitato con calma e raziocinio, Marcello Croce è a capo di un movimento di estrema destra che annovera picchiatori, fanatici, ma anche teorici e figure dai tratti quasi metafisici – tutte accomunate dal fatto che, per loro, vivere è come trovarsi in guerra. Grazie anche alla connivenza con certi rappresentanti politici e alla condiscendenza con cui l’opinione pubblica, ormai, guarda a molti fenomeni legati al neofascismo, Croce porta avanti la sua idea di sovversione e, nel frattempo, frequenta Silvia, una donna della borghesia romana con la quale instaura un gioco di potere che li porterà alla perdizione.
La vicenda è ricostruita da un narratore misteriosamente attratto da Marcello e curioso di capire che cosa muova coloro che, oggi, credono in un’idea superata e violenta e la vogliono attuare. Ma c’è di più. La storia di Silvia e della sua caduta era già stata raccontata nello splendido romanzo, rimasto allo stato grezzo, che Goffredo Parise scrisse alla fine degli anni Settanta, "L’odore del sangue". "Il Continente bianco" ne riprende temi e motivi, e sposta la vicenda ai giorni nostri, conservando nel rapporto morboso tra Silvia e Marcello la metafora potente del fascino che certe idee hanno esercitato, ed esercitano, sulla borghesia italiana.
Andrea Tarabbia, apprezzatissimo autore di "Madrigale senza suono", vincitore del Premio Campiello 2019, scrive un romanzo sul potere, a volte funesto, che abbiamo sugli altri e ci regala uno straordinario ritratto di un gruppo di persone – e forse di un Paese – che danzano sull’abisso.
©2022 Bollati Boringhieri (P)2023 Adriano Salani EditoreCosa pensano gli ascoltatori di Il continente bianco
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Generale
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Storia
- Utente anonimo
- 09/02/2024
Disturbante
Tarabbia riprende i personaggi di 'L'odore del sangue' di Parise e ne porta le storie a conclusione, realizzando un romanzo doloroso, inquietante, chirurgico, che mette a nudo la relazione tra il dottor P., piscoanalista, e Silvia, avvenente moglie del medico, innamorata del pericoloso Marcello Croce, leader di un gruppo neofascista.
Il narratore è Andrea (scrittore), che si avvicina ai personaggi spinto da morbosa curiosità, per metterne a nudo vicende e pulsioni. Credo che Tarabbia si sia ben documentato sui movimenti neofascisti italiani, di certo ne offre un'immagine tanto realistica quanto inquietante.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Danila Moro
- 26/04/2023
Bizzarro e inquietante
Un libro strano, con tanti fili intrecciati, alcuni lasciati, forse volutamente, in sospeso. Il filo principale, la "banda" del titolo del libro, sono personaggi che appaiono come avulsi dalla realtà, guidati da una sorta di lucida follia. Il narratore-spettatore ne esce come una figura ambigua, a metà tra l'osservatore ignaro e il complice. Parecchie scene violente e disturbanti. A tratti pensieri e discorsi che fanno intravedere, ma solo intravedere, un qualche senso a un'ideologia di estrema destra. Il linguaggio preciso e dettagliato, le azioni descritte con frasi brevi e quasi ossessive per la loro semplicità contribuiscono a creare suspence e a rendere più agghiacciante il racconto.
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Generale
- Luca
- 17/04/2023
Non mi ha convinto
un inizio e una tematica molto interessante, ma penso che dopo la metà si perda, non chieda fili che andrebbero chiusi e perde molte occasioni narrative. Una buona idea e una buona partenza, ma portate avanti in modo, secondo me, non granché.
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Storia
- Utente anonimo
- 13/07/2023
Freddo
Lettura contorta, fatica a connettere la collocazione spazio temporale di quanto narrato. Non vi ho trovato particolare significato, non mi ha lasciato nulla
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Storia
- Oriana
- 20/05/2023
L’ho finito ma non mi è piaciuto
Manca qualcosa nella trama. L’ho finito perché mi piace chiudere i cerchi, ma non mi è piaciuto.
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Storia
- Tina
- 21/05/2023
Interdetta
Non so come inquadrarlo e forse è questa la forza di questo romanzo, sfuggire a classificazioni. Poco comprensibile il ruolo che si è ritagliato l'autore, al tempo stesso protagonista e narratore, dentro e fuori la storia, ruolo di cui sono consapevoli anche i personaggi sue creature. Inquietante il marciume di certi ambienti, sedicenti rivoluzionari, in cui la donna borghese si lascia attrarre e sopraffare.
Lettura efficacissima.
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Storia
- Valerio
- 18/05/2023
Niente di che
Non ti lascia niente Arrivi alla fine e ti viene da pensare: e quindi ? Trama semplice. Bravo il narratore
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Storia
- Utente anonimo
- 11/04/2023
Mi ha subito incuriosito
il rapporto tra il protagonista e il suo psicoterapeuta, punto di partenza per una storia che spazia tra temi di grande attualità.
Sabina Degni
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1 persona l'ha trovata utile
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Storia
- Marco Vialetto
- 19/04/2023
Faticoso da finire
Poco verosimile la figura dello psicoterapeuta. Poco avvincente il racconto che parte bene ma si perde. Sconvolgente la "normalità " vissuta dal gruppo guidato di Marcello, che vive a margini della società percepita come fallita. Ne esce un mondo decadente. Molto triste.
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Storia
- Nirio N
- 21/06/2023
Splatter
Un racconto inconcludente
Senza anima.
Ho perso tempo.
Sempre più difficile
Trovare romanzi per cui valga la pena soffermarsi.
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