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Il confine di Bonetti
- Letto da: Daniele Monachella
- Durata: 5 ore e 33 min
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Sintesi dell'editore
Un'ultima notte da leoni con gli amici di sempre, una soltanto. Cosa può esserci di male? E invece il notaio Ranò, facoltoso borghese romano, si ritrova in cella, e poi davanti al magistrato. E la verità viene fuori. Non solo il racconto della folle serata in cui è naufragata la reunion, ma, come un fiume in piena, la confessione di una vita, delle avventure di un ragazzo e del suo eterogeneo drappello di compagni. Con al centro di tutto lui, il grande amico che ce l'ha fatta, Marco Bonetti, famoso regista finito con lui in carcere...
Nella "confessione" di Ranò si dipana così un percorso di formazione illuminato da una grande amicizia maschile, tra catastrofi sentimentali e bravate al limite del decoro. Come abbiamo perso di vista i sogni di quando eravamo giovani? Qual è il confine tra adolescenza e vita adulta, tra possibilità e rimpianto, tra successo e tradimento?
Per la prima volta Giovanni Floris racconta la realtà con gli strumenti del narratore, tessendo immaginazione ed esperienze nella trama di un romanzo scanzonato e commovente. La storia del notaio Ranò e del regista Bonetti è infatti anche la storia della sua generazione, i ragazzi degli anni ottanta: quelli del riflusso, della televisione commerciale, del crollo delle ideologie. Ma anche quelli, forse gli ultimi, che hanno vissuto l'adolescenza come un periodo magico e pieno di possibilità, con l'idea di potercela fare, contando solo sulle proprie forze.
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Generale
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Storia
- luisa fracassini
- 29/10/2019
Quanto è difficile l'adolescenza lescenza
Una patetica goliardata tardiva è l'occasione per riandare all'adolescenza e liberarsi di falsi miti e incertezze. Il libro parte apparentemente prosaico e pian piano cresce fino alla catarsi finale
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Generale
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Lettura
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Storia
- stefano cruccu
- 30/07/2019
Molto toccante
Un piacevolissimo racconto su un gruppo di amici alle porte dei 50 anni che rivive la loro giovinezza con ricordi divertenti e scanzonati.
Diverte e fa riflettere su come sia difficile crescere
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Generale
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Lettura
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Storia
- ElyT
- 16/02/2020
Superare il confine...
Il romanzo "ricorda" la generazione degli anni Ottanta, anni delle comitive, degli abiti firmati come segnali di appartenenza, dei film e della musica del periodo e delle corse in motorino.
È la storia di un gruppo di amici di scuola, Bonetti, Navarra, Fochetti, Gallo e dell'io narrante Ranò che ripercorre davanti ad una stravagante PM sessantacinquenne durante l'interrogatorio in carcere a Rebibbia.
È la "confessione fiume " di ricordi di gioventù, di scorribande, di vacanze, di fughe dai ristoranti al momento di pagare il conto, di prime esperienze ed avventure amorose. Ragazzi con la voglia di superare il confine tra l'adolescenza e l'età adulta, tra i sogni e la realtà, ma con la capacità di vivere al confine senza mai farsi attrarre dal baratro.
Confine varcato da adulti in una "notte brava".
La parte emozionale del racconto è fatta vivere ottimamente dal narratore e dai toni e colori della sua meravigliosa voce.
Consiglio l'ascolto!
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Storia
- Dinca
- 30/04/2020
Non male
Non male, non sapevo cosa aspettarmi ma tutto sommato il libro è risultato piacevole. All'inizio la voce del narratore non mi è piaciuta, diciamo nelle prime 2 ore di ascolto, scandiva così tanto le pearole da sembrare la voce registrata dell'assistente google. Poi è decisamente migliorata.
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Storia
- samuele
- 07/02/2023
Finale imprevedibile
Un bel libro con un finale significativo. Ho iniziato ad ascoltare con poco entusiasmo ma molta curiosità. Molto meglio di ciò che mi aspettavo e soprattutto il finale (che è poi quello che dà senso un senso a tutto il racconto) veramente molto ben strutturato.
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Lettura
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Storia
- mauro
- 13/08/2023
Un confine sempre border line
Avevo letto in modalità cartacea due romanzi di Floris: "Quella notte sono io" e "Il gioco"; entrambi mi erano piaciuti moltissimo e così ho avuto la curiosità di andare a trovare su Audible il romanzo d'esordio di Giovanni, questo "Il confine di Bonetti". Ebbene è piacevole (non eccelsa la lettura), ma si vede che il vero Floris-scrittore doveva ancora affinare il suo stile narrativo. La storia è del genere remember di un gruppo di ex giovani con nostalgia dei tempi passati sempre su un confine esistenziale border line e un finale rivelatore della vicenda che si fa attendere un po' troppo lungo l'arco narrativo.
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Lettura
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Storia
- Andrea Campelli
- 13/07/2019
Tre centimetri sopra Moccia
Romanzetto senza pretese con una patina amara e un po' stucchevole di nostalgia per gli anni passati,infarcito di citazioni che a noi 40-50 enni romani mettono solo tristezza. Narrato da una voce bella ma che non essendo romana rende il contenuto ancora più banale. Peccato,occasione persa da un bravo giornalista
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