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I fratelli Ashkenazi. Edizione completa
- Letto da: Moni Ovadia
- Durata: 27 ore e 43 min
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Sintesi dell'editore
Uno dei capolavori delle letteratura del '900 nella pregevole traduzione di Bruno Fonzi.
Una lunga fila di emigranti è in marcia verso la città polacca di Lodz: fra loro una variopinta comunità di ebrei ortodossi che intende guadagnarsi da vivere con la tradizionale filatura a telaio. Sarà il seme dal quale nasceranno grandi industrie tessili capaci di imporre le loro merci in tutta l'Europa.
In questo piccolo e operoso mondo, dove il tempo è scandito dal lavoro e dalle pratiche religiose, nascono i due figli del pio Reb Abraham Hirsch Ashkenazi, opposti nel carattere fin dalla prima infanzia: Jakob Bunin, vitale e generoso, rappresenta la forza naturale e l'istinto gioioso di vivere, mentre Simcha Meier, introverso e abile negli affari, riversa la sua febbrile inquietudine nell'imprenditoria. La parabola dell'esistenza porterà Jakob ad affermarsi con il suo talento di comunicatore, mentre Simcha toccherà le vette del capitalismo industriale grazie a un miscuglio di cupidigia e lungimiranza che tutto travolge in nome del profitto.
Attorno a loro, tra la fine dell'Ottocento e il primo conflitto mondiale, si svolgono le grandi vicende della Storia e gli eventi minimi di una folla di personaggi uniti dalla comune spiritualità ebraica, che sfocia in conflitti generazionali, al punto di indurre i giovani a un progressivo allontanamento dalla tradizione dei padri, fino a esperienze estreme come la rivoluzione, la negazione degli affetti familiari e l'affermazione dell'individualismo assoluto.
Per Jakob e Simcha, divisi per quasi tutta la loro vita, il risultato è il distacco dal giudaismo, con la conseguente perdita della propria identità per costruirsi una rispettabilità borghese. Ma tutto è inutile, destinato al fallimento. Insieme al capitalismo si sgretolano i destini di uomini e donne travolti dal tempo e dalla Storia. Dei fratelli Ashkenazi, riuniti in un ultimo, disperato abbraccio, non resterà che l'infinita vanità del tutto.
Israel Joshua Singer racconta la grandiosa e feroce epopea borghese degli ebrei polacchi in un romanzo insieme corale e individuale, nel solco del grande realismo ottocentesco ma percorso dalle inquietudini del Novecento: un magistrale affresco che si pone come il pendant ebraico de "I Buddenbrook" di Thomas Mann, e che spiega perché il premio Nobel Isaac Singer disse dell'amato fratello: "Sto ancora imparando da lui e dalla sua opera".
Cosa pensano gli ascoltatori di I fratelli Ashkenazi. Edizione completa
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Generale
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Storia
- Elisabetta Passagrilli
- 18/12/2019
Racconto interessante
Romanzo storico molto interessante, che apre una finestra descrittiva verso un particolare momento storico. Bravi
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Generale
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Lettura
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Storia
- simona
- 23/05/2023
Grande Moni Ovadia
Un romanzo notevole, valorizzato dall’interpretazione perfetta di Moni Ovadia, che da sola merita l’ascolto, anche se impegnativo per la sua lunghezza
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Generale
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Storia
- Cliente Amazon
- 21/06/2023
Bellissimo
La storia di due fratelli, di una comunità, di una città e di un parte dell’ Europa tra la seconda parte del diciannovesimo e i primi 20 anni del XX secolo. C’è tutto: le dinamiche familiari, gli interessi personali, la decadenza dei nobili e l’ascesa della borghesia produttiva, la politica e la religione, lo sviluppo dell’industria in un contesto di sfruttamento dei poveri, la guerra, l’antisemitismo e la speranza di un futuro ritorno in Palestina per gli Ebrei. Purtroppo il peggio, per questo popolo, doveva ancora accadere.
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Storia
- zehval
- 29/05/2024
libro molto bello
il romanzo di formazione di una cittá e di una cultura. Veramente molto bello. Moni bravo nella lettera
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Storia
- Giovanna Mancini
- 01/12/2023
Interessantissimo e coinvolgente
Una saga familiare magnifica, che fa comprendere tanto anche sulla storia ebraica che precede la tragedia dell’Olocausto
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Storia
- laura
- 13/06/2024
Sfruttamento
Lo sfruttamento della forza lavoro, finalizzato al massimo profitto delle classi dominanti, nobili, imprenditori senza il minimo scrupolo e rispetto per i lavoratori.
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Storia
- ennio
- 07/08/2024
favoloso
La incredibile storia degli Ebrei. Un popolo unico al mondo che non ha paragoni con nessuno altro popolo su questa terra.
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Storia
- vince
- 06/11/2019
Affresco potente e senza sconti
Israel Singer raggiunge in questo libro le vette più alte della sua maestria. Il libro è un affresco potente ed estremamente impietoso della storia di una Polonia sotto la dominazione russa e durante la rivoluzione industriale. Singer non ha pietà per nessuno e mette a nudo gli aspetti buoni e cattivi di tutti, ebrei, gentili, polacchi, russi e tedeschi. Il risultato è una meditazione sull'animo umano e le sue meschinità. L'oppressione degli altri ha radici profonde e il lettore ricava da questo libro chiavi di lettura ancora molto ben applicabili ai nostri giorni. La scrittura è potente e il tratto pittorico con infinite tonalità che ben si addicono alle sfaccettature dell'animo umano. I personaggi sono tracciati con una penna che ne mette a nudo l'essere profondo. Un libro da leggere per capire meglio gli uomini e non solo un periodo storico ben preciso. Infine, la lettura di Moni Ovadia è superlativa. Si capisce che Ovadia conosce profondamente l'ebraismo in tutti i suoi aspetti perché ne fa parte e lo guarda con lo stesso occhio impietoso di Singer. Ovadia aggiunge, se possibile, una dimensione artistica teatrale a questa opera e lo fa con estrema maestria senza annoiare mai. Bravo davvero.
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5 persone l'hanno trovata utile
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Generale
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Storia
- Paola C.
- 13/12/2021
Storia
Romanzo illuminante e soprattutto storico. Alla luce di quanto avvenne poco dopo, capisco quanto sia stato giusto creare lo Stato di Israele. Straordinaria la lettera del grande Moni Ovadia
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Storia
- Snoopy
- 12/04/2021
Racconto incantevole
Stupendo libro. Il racconto di tante vite insieme. La narrazione impeccabile. Ho fatto tanti segnalibro per far ascoltare ai miei amici il cambiamento di voce e l'interpretazione diversa per ogni personaggio. COMPLIMENTI
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