Hotel silence
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William Angiuli
A proposito di questo titolo
Jónas ha quarantanove anni e un talento speciale per riparare le cose. La sua vita, però, non è facile da sistemare: ha appena divorziato, la sua ex moglie gli ha rivelato che la loro amatissima figlia in realtà non è sua, e sua madre è smarrita nelle nebbie della demenza.Tutti i suoi punti di riferimento sono svaniti all'improvviso e Jónas non sa più chi è. Nemmeno il ritrovamento dei suoi diari di gioventù, pieni di appunti su formazioni nuvolose, corpi celesti e corpi di ragazze, lo aiuta: quel giovane che era oggi gli appare come un estraneo, tutta la sua esistenza una menzogna.
Comincia a pensare al suicidio, studiando attentamente tutti i possibili sistemi e tutte le variabili, da uomo pratico qual è. Non vuole però che sia sua figlia a trovare il suo corpo, e decide di andare a morire all'estero. La scelta ricade su un paese appena uscito da una terribile guerra civile e ancora disseminato di edifici distrutti e mine antiuomo.
Jónas prende una stanza nel remoto Hotel Silence, dove sbarca con un solo cambio di vestiti e la sua irrinunciabile cassetta degli attrezzi. Ma l'incontro con le persone del posto e le loro ferite, in particolare con i due giovanissimi gestori dell'albergo, un fratello e una sorella sopravvissuti alla distruzione, e con il silenzioso bambino di lei, fa slittare il suo progetto giorno dopo giorno...
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©2018 Einaudi (P)2018 EinaudiCosa pensano gli ascoltatori di Hotel silence
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Generale
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Lettura
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Storia
- francesca fiorentino
- 13/01/2022
Delicato e poetico
libro delicato e poetico che tratta senza tabù la vita, la morte e tutto ciò che ci sta in mezzo.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Mari Blu
- 03/11/2024
L’aiuto come terapia …
Scrittura dettagliata e a tratti poetica . La voce narrante non l’ho trovata particolarmente gradevole ma perfetta per interpretare il personaggio e la sua storia . Un uomo che ha deciso di porre fine alla sua vita e per non arrecare disturbo pianifica tutto nei dettagli . Non spoilero altro ma il messaggio che mi porto è che un rimedio alla solitudine e alla depressione è quella di mettersi a supporto degli altri .
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Generale
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Lettura
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Storia
- rossana
- 08/04/2021
il Viaggio
Quando partiamo per un viaggio abbiamo in mente tutto il percorso, ma gli incontri possono farci deviare per trovare una meta nuova. Mi è piaciuto molto.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Laura B.
- 25/11/2018
Il male di vivere
In questo romanzo ho trovato interessanti le decisioni e le riflessioni del protagonista che aspira al suicidio, un suicidio ben organizzato,discreto, tale da creare il minor trauma possibile in chi rimane . Quest'ultima forma di amore\cortesia\protezione verso le persone amate che saranno obbligate a subire la sua scelta è molto civile e denota grande sensibilità, ma mi chiedo se non sia possibile attuarla solo per le forme di depressione meno gravi e quindi anche in un certo modo reversibili e curabili.
Il protagonista decide che si toglierà la vita in una nazione diversa dalla sua e quindi parte e approda in una nazione che ora si trova in un periodo di tregua, ma che porta tutti i segni della guerra recente: case semidistrutte, polvere e mine ancora ovunque, penuria o assenza di cibo e materiali per la ricostruzione. Anche le persone portano i segni della guerra: esteriormente con mutilazioni e menomazioni e anche interiormente per i traumi del vissuto. Ognuno convive con il proprio doloroso passato e si fa forza di ricominciare nonostante tutto. Durante il soggiorno in questa nazione (ma che nazione sarà mai? col mare e gli antichi mosaici azzurri? In tregua da una guerra? Voi l'avete scoperto?) il protagonista è costretto a paragonare il suo male di vivere con quello degli abitanti e a riflettere. Grazie alle sue abilità di Aggiustatutto viene presto accettato e conteso dalla variegata comunità. Detto così sembra banale, e forse un pochino lo è, ma penso che se abbiamo ancora le forze per ricalibrare un pochino la portata delle nostre sciagure ciò non può che migliorarci e per quanto è possibile, renderci un poco di serenità.
Scrittura algida e introspettiva, interpretazione ottima.
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4 persone l'hanno trovata utile
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Generale
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Lettura
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Storia
- Angelina
- 25/01/2019
Non adatto alle persone depresse!
Sicuramente per più di una ora sono stata quasi per cancellare il libro perché era depressivo ascoltare. Poi pian piano il protagonista ha incominciato a sentirsi utile e a riemergere per cui l’ho ascoltato tutto.
Un libro che non mi ha fatto impazzire ma alla fine lo ritengo di medio gradimento.
Certo però è una personale conclusione.
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Generale
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Storia
- Nicoleta Boeru
- 14/12/2018
Libro strano ma con interpretazione scarsa
Il libro mi ha incuriosito e nonostante l’interpretazione piata l’ho sentito fino alla fine. Raccontare quello che lascia indietro una guerra però in quel modo piatto e quasi inespressivo fa perdere molto al risultato finale.
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Generale
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Storia
- orsolini
- 05/07/2020
sul limite dell'intensità
un racconto intimo caldo di un uomo venuto dal freddo: un racconto direi complice .
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Generale
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Storia
- Anna
- 30/04/2022
Silenzio, parla il cuore
Si, mi è proprio piaciuto. Nei momenti di maggior sconforto aiutare gli altri è la migliore arma per sconfiggere la solitudine. Non servono parole. In silenzio.
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Generale
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Storia
- francesco maria rotundi
- 19/08/2024
Cose di un altro mondo ma uguale a questo.
Le riflessioni del personaggio e la realtà in una situazione surreale. La storia si sviluppa con una narrazione che sembra lontana dalla realtà. Poi unendo tutto l’autore ci accompagna in una umanità sia del protagonista che di altri personaggi. A prima vista irreali, ma poi calzanti alla perfezione all’interno della storia che in fondo non fa altro che parlare del nostro modo e dei disagi di chi ci vive.
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Generale
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Storia
- Cliente Kindle
- 18/06/2019
MOLTO INTENSO
Avere uno scopo nella vita aiuta a non morire. Le persone miti e generose non sempre trovano estimatori, ma prima o poi, se tengono duro riescono ad essere apprezzati e questo restituisce loro la voglia di vivere.
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