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Carl Lewis. Uno, due, tre e mezzo
- Olimpicamente
- Letto da: Daniele Ornatelli, Alessandro Castellucci
- Serie: Olimpicamente
- Durata: 12 min
- Categorie: Biografie e memorie, Sport
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Paavo Nurmi. Due ori in un'ora
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- Di: Luca Gattuso, G. Sergio Ferrentino
- Letto da: Gabriele Calindri, Daniele Ornatelli
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Storia
Fai una cosa che ti sembra straordinaria. E ti rendi conto che non è proprio la cosa più semplice in un'Olimpiade. Ma non ne puoi godere a pieno l'eccezionalità, perché quando verrà, non battuta, ma solo eguagliata, tu non ci sarai già più. È quello che è successo a Paavo Nurmi, il finlandese volante. Così era stato soprannominato. La cosa eccezionale che Nurmi ha fatto è stata vincere nella stessa edizione delle Olimpiadi la gara dei 1500 metri e quella dei 5000.
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Alberto Juantorena. Un uomo chiamato caballo
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- Di: Flavio Stroppini, G. Sergio Ferrentino
- Letto da: Alessandro Castellucci, Nicola Stravalaci
- Durata: 9 min
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Storia
Cuba. La rivoluzione. Lo sport. Queste le tre parole principali del vangelo personale di Alberto Juantorena. Alcuni amici lo chiamavano il peggior giocatore di pallacanestro mai visto. Lui si era innamorato di quello sport. Rimbalzo, corsa, salto, canestro. L'allenatore polacco Zygmunt Zabierzowski lo convinse però a provare altro. La velocità. Dedicati ai 400 e agli 800 metri i suoi 84 chili per 1.90 di altezza divennero un prototipo di fenomeno. Musiche originali: Gianluigi Carlone.
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Storia
Se nasci in Italia, a Barletta, e decidi di intraprendere la carriera di velocista, forse fin dall'inizio intuisci che tutto sarà più difficile, complicato. E dovrai impegnarti molto più dei tuoi avversari e concorrenti per ottenere risultati di alto livello. Il talento non basta se nasci a Barletta e non hai neanche una pista su cui allenarti. Non è sufficiente se al talento non aggiungi due fondamentali elementi: un tecnico che sappia sviluppare le tue potenzialità e una dedizione al lavoro a dir poco maniacale.
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Il dito verso il cielo!
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Wilma Rudolph. Il vento in quattro
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- Di: Mario Mucciarelli, G. Sergio Ferrentino
- Letto da: Cinzia Spanò, Patrizia Salmoiraghi
- Durata: 20 min
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Generale
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Storia
Nel 1960, l'anno dei giochi olimpici di Roma, negli Stati Uniti ci sono Stati in cui i neri non possono entrare negli stessi bar dei bianchi; la sola idea di un matrimonio misto fa tremare di inquietudine anche la stragrande maggioranza dei liberal. Lo sport è un buon modo per emanciparsi, come aveva dimostrato Jesse Owens. Wilma Rudolph nasce nel 1940, ventesima figlia su ventidue di una famiglia non certo ricca, a Clarksville, Tennessee.
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- Di: Antonio La Torre, G. Sergio Ferrentino
- Letto da: Daniele Ornatelli, Gabriele Calindri
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Storia
Piscina Olimpica di Atene. È in programma la gara dei 200 metri stile libero uomini. È una gara molto attesa, qualcuno, forse esagerando, l'ha definita la "gara del secolo". Anche grazie a strane coincidenze anagrafiche, tre generazioni di nuotatori, passato, presente e futuro della specialità, si ritrovano schierati sui blocchi di partenza. L'attesa è altissima. I motivi di rivincita e i temi tecnici pure esaltanti.
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Sara Simeoni. Ti porto in volo
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- Di: Antonio La Torre, G. Sergio Ferrentino
- Letto da: Francesca Zucchero, Patrizia Salmoiraghi
- Durata: 10 min
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Storia
Stadio Lenin, Mosca, 26 luglio 1980. Finale del salto in alto. In pedana due donne: la tedesca dell'Est Rosemarie Ackermann, prima donna al mondo a superare il "muro" dei due metri, già campionessa olimpica a Montrèal 1976 e Sara Simeoni, medaglia d'argento a Montreal, alla quale è "toccato" per ben due volte alzare l'asticella a 2,01 mt. Tutti gli esperti si attendono questo duello, il pallottoliere degli scontri diretti dice 6 a 2 per la Ackermann.
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Fai una cosa che ti sembra straordinaria. E ti rendi conto che non è proprio la cosa più semplice in un'Olimpiade. Ma non ne puoi godere a pieno l'eccezionalità, perché quando verrà, non battuta, ma solo eguagliata, tu non ci sarai già più. È quello che è successo a Paavo Nurmi, il finlandese volante. Così era stato soprannominato. La cosa eccezionale che Nurmi ha fatto è stata vincere nella stessa edizione delle Olimpiadi la gara dei 1500 metri e quella dei 5000.
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Se nasci in Italia, a Barletta, e decidi di intraprendere la carriera di velocista, forse fin dall'inizio intuisci che tutto sarà più difficile, complicato. E dovrai impegnarti molto più dei tuoi avversari e concorrenti per ottenere risultati di alto livello. Il talento non basta se nasci a Barletta e non hai neanche una pista su cui allenarti. Non è sufficiente se al talento non aggiungi due fondamentali elementi: un tecnico che sappia sviluppare le tue potenzialità e una dedizione al lavoro a dir poco maniacale.
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Nel 1960, l'anno dei giochi olimpici di Roma, negli Stati Uniti ci sono Stati in cui i neri non possono entrare negli stessi bar dei bianchi; la sola idea di un matrimonio misto fa tremare di inquietudine anche la stragrande maggioranza dei liberal. Lo sport è un buon modo per emanciparsi, come aveva dimostrato Jesse Owens. Wilma Rudolph nasce nel 1940, ventesima figlia su ventidue di una famiglia non certo ricca, a Clarksville, Tennessee.
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Storia
Stadio Lenin, Mosca, 26 luglio 1980. Finale del salto in alto. In pedana due donne: la tedesca dell'Est Rosemarie Ackermann, prima donna al mondo a superare il "muro" dei due metri, già campionessa olimpica a Montrèal 1976 e Sara Simeoni, medaglia d'argento a Montreal, alla quale è "toccato" per ben due volte alzare l'asticella a 2,01 mt. Tutti gli esperti si attendono questo duello, il pallottoliere degli scontri diretti dice 6 a 2 per la Ackermann.
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- Di Elisabetta Passagrilli il 30/05/2019
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Billy Mills. Venticinque giri
- Olimpicamente
- Di: Mario Mucciarelli, G. Sergio Ferrentino
- Letto da: Alessandro Castellucci, Daniele Ornatelli, Nicola Stravalaci
- Durata: 19 min
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Generale
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Storia
Il favorito dei 10mila metri di atletica leggera, alle Olimpiadi di Tokio 1964, è Ron Clarke, australiano, detentore del record del mondo. Ma a vincere, dopo un ultimo giro pieno di colpi di scena, è Billy Mills, un atleta americano pressoché sconosciuto. Billy è un nativo americano, nato e cresciuto in una riserva, orfano dall'età di 12 anni.
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- Di Elisabetta Passagrilli il 30/05/2019
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Mark Spitz. Solo in quarta corsia
- Olimpicamente
- Di: Antonio La Torre, G. Sergio Ferrentino
- Letto da: Nicola Stravalaci, Alessio Maria Romano
- Durata: 19 min
- Versione integrale
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Generale
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Lettura
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Storia
È l'alba del 5 settembre a Monaco di Baviera. I Giochi delle XX Olimpiadi dell'era moderna stanno per entrare nella seconda settimana. Tutto il mondo, non solo quello sportivo, parla di un nuotatore statunitense, Mark Spitz, vincitore di ben 7 medaglie d'oro, sette record del mondo. È l'alba quando, nel villaggio olimpico ancora addormentato, otto uomini scavalcano senza difficoltà la rete di recinzione. Sono armati, fanno parte di un commando dell'organizzazione palestinese "Settembre nero". E' l'alba e qualcuno bussa alla porta della camera di Mark Spitz.
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Fantástico, emocionante!!!
- Di Bettina il 16/07/2019
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Michael Phelps. Andiamo a prenderla
- Olimpicamente
- Di: Luca Gattuso, G. Sergio Ferrentino
- Letto da: Daniele Ornatelli, Nicola Stravalaci
- Durata: 13 min
- Versione integrale
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Generale
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Lettura
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Storia
Michael Phelps nel 2000 aveva solo 15 anni, ma nuotava già alle Olimpiadi di Sidney. Quattro anni più tardi arriva all'edizione di Atene 2004 con l'intenzione di battere il record dei sette ori di Mark Spitz. Ci va vicino, ma non riesce nell'impresa: si porta a casa 6 ori e 2 bronzi. Si prepara già per le Olimpiadi di Pechino 2008: il suo unico obiettivo è conquistare le otto medaglie olimpiche. Decolla dagli Stati Uniti con quello scopo.
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Breve, ma emozionante
- Di Gipanzel il 14/02/2018
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Edwin Moses. Tredici passi
- Olimpicamente
- Di: Gianmarco Bachi, G. Sergio Ferrentino
- Letto da: Edoardo Lomazzi, Dario Sansalone
- Durata: 16 min
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Lettura
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Storia
Dire che Edwin Moses sia stato il più grande interprete dei 400 ostacoli di ogni tempo è dire tanto. Ma è anche non dire abbastanza. Per più di un decennio è stato semplicemente un'altra cosa. Non tanto per i due ori olimpici, per i record mondiali battuti. Nemmeno per quell'imbattibilità durata esattamente nove anni, nove mesi e nove giorni che gli ha fruttato una sequenza interminabile di 122 vittorie consecutive.
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- Di Elisabetta Passagrilli il 02/06/2019
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Ondina Valla. Il sole in un sorriso
- Olimpicamente
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Storia
Ci sono storie che trovano il loro senso più profondo solo a riguardarle dopo tanto tempo. E ci sono altre storie che sono come prove di velocità, e quello che vogliono dire lo dicono nei pochi secondi o minuti in cui si svolgono. La storia di Ondina Valla, eclettica atleta italiana attiva negli anni '30, a quale delle due appartiene?
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- Di Elisabetta Passagrilli il 01/06/2019
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Abebe Bikila. L'ultimo re
- Olimpicamente
- Di: Mario Mucciarelli, G. Sergio Ferrentino
- Letto da: Gabriele Calindri, Dario Sansalone, Daniele Ornatelli
- Durata: 18 min
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Generale
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Lettura
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Storia
Il 10 settembre 1960 è il giorno della maratona alle Olimpiadi di Roma: il percorso della gara contraddice molte abitudini olimpiche. Sia la partenza che l'arrivo non sono previsti allo Stadio Olimpico. Si parte dal Campidoglio, in pieno centro, e il percorso si dipana lungo le direttrici dell'antichità. L'ultima parte della gara avverrà ben oltre l'imbrunire. Alla partenza, tra i 75 partecipanti, non passa inosservata la presenza di un piccolo corridore dell'Etiopia.
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emozione
- Di renato il 18/01/2020
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Teófilo Stevenson. Al massimo dei massimi
- Olimpicamente
- Di: Luca Gattuso, G. Sergio Ferrentino
- Letto da: Edoardo Lomazzi, Fabio Banfo
- Durata: 17 min
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Generale
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Lettura
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Storia
Teófilo Stevenson, pugile cubano a cavallo degli anni '70 e '80 ha vinto quasi tutto, ma ha anche subito le sue sconfitte. Venti. Venti combattimenti li ha persi su 321. Quando Don King, gli offrì una borsa di due milioni di dollari per combattere contro Mohammed Alì lui rispose: "Preferisco l'affetto di 8 milioni di cubani al valore di 2 milioni di dollari. E non cambierò la mia opinione per qualsiasi cifra mi potrà offrire".
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Teofilo Stevenson: una vita da peso massimo
- Di Giovanni il 07/06/2020
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Sergey Bubka. Non fanno per me
- Olimpicamente
- Di: Luca Gattuso, G. Sergio Ferrentino
- Letto da: Claudio Moneta, Nicola Stravalaci
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Generale
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Storia
Quando si studia la storia di una disciplina sportiva nasce scontato il dibattito su chi sia il più forte di tutti i tempi. E non sempre è facile determinarlo. Poi ci sono discipline in cui il dibattito neanche nasce. Si apre e si chiude nello stesso istante. Una di queste è il salto con l'asta maschile, dove nessuno oserebbe eccepire alcunchè di fronte al nome del leader incontrastato della classifica di tutti i tempi: Sergey Bubka.
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- Di Elisabetta Passagrilli il 03/06/2019
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Storia
L'atletica leggera non è lo sport dove inventi. Guardiamo la disciplina principale: la corsa. Cosa vuoi inventare nella corsa? Scarpe, calzini, magliette traforate, integratori, contapassi, cronometri. Quasi nulla di fondamentale. Tutto è già stato definito, al massimo correggi qualcosa. Poi arriva il giorno in cui un atleta qualcosa inventa.
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- Di Elisabetta Passagrilli il 28/05/2019
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Shaul Ladany. Non mi voglio svegliare
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Storia
È l'alba del 5 settembre 1972. Il marciatore israeliano Shaul Ladany si sveglia di soprassalto nel suo letto del villaggio olimpico di Monaco. È andato a dormire da poco. Fino alle 3 aveva ritagliato gli articoli di giornale che parlavano della sua gara: la 50 chilometri di marcia. In quel momento il sangue di Moshe Weinberg è già sull'asfalto. Il suo corpo è crivellato dai colpi di kalashnikov del commando di Settembre nero.
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- Di Elisabetta Passagrilli il 29/05/2019
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Dereck Redmond. A piccoli passi
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- Letto da: Alessandro Castellucci, Daniele Ornatelli, Nicola Stravalaci
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Storia
1992, giochi olimpici di Barcellona. Si corre la semifinale dei 400 metri piani maschili. Dereck Redmond, ha 26 anni, è il primatista britannico. E quell'attesa l'ha già vissuta un'altra volta, quattro anni prima, sulla pista di Seoul. Era pronto, si stava riscaldando quando il tendine di achille ha fatto crack. Allo stadio, tra le 56.000 persone che affollano lo stadio del Montjuic, c'è anche il padre. Che lo ha visto partire e risollevarsi, che lo ha accompagnato fin lì e che adesso lo sta guardando dalla tribuna.
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Louis Zamperini. Il finale veloce
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Generale
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Storia
L'uomo che nel 1997 corre lungo le strade di Tokyo portando la torcia dei giochi invernali di Nagano non è una leggenda olimpica. O perlomeno non lo è in senso classico. Non ha realizzato imprese colossali, frantumato record mondiali o dato vita a duelli memorabili in pista. Grazie a una storia che se non fosse vera sarebbe un romanzo d'avventura.
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- Di Elisabetta Passagrilli il 29/05/2019
Sintesi dell'editore
29 luglio 1996, stadio olimpico di Atlanta. Finale del salto in lungo maschile. È l'ultima gara della lunghissima carriera di Carl Lewis. Un atleta straordinario, capace di eguagliare il mito di Jesse Owens: vincere 4 medaglie d'oro in atletica leggera nella stessa edizione delle Olimpiadi. Il salto in lungo è la competizione alla quale Carl Lewis è più affezionato. E il numero 4 lo perseguita: con questa gara può conquistare 4 medaglie d'oro in 4 edizioni consecutive delle Olimpiadi, eguagliando il primato di Al Oerter.
Musiche originali: Gianluigi Carlone. Adattamento e regia: G. Sergio Ferrentino.
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- Elisabetta Passagrilli
- 02/06/2019
Analisi interessante
Bella e interessante analisi biografica di personaggi e momenti sportivi emozionanti. Anche la lettura è molto piacevole
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Storia
- JOker
- 19/05/2018
Breve ma intenso! ^_^
Bella narrazione dell'ultima impresa di Carl Lewis,il leggendario "figlio del vento"!
Tutta la storia viene condotta dal punto di vista dell'atleta.