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Less is More

Sull'arte di non avere niente

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Di: Salvatore La Porta
Letto da: Blas Roca-Rey
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A proposito di questo titolo

Apri il tuo portafoglio. Cosa vedi? Scontrini, tessere della palestra, del discount, fotografie di tuo figlio, della donna o dell'uomo di cui sei innamorato, la patente, il documento d'identità, la carta di credito, i biglietti da visita. Tutti oggetti che descrivono perfettamente chi sei, cosa fai, che persona ambisci a essere. Anche la tua casa, se ci pensi bene, dice molto di te: hai una tv nuova, i quadri di un artista che credi ti rappresenti, sul balcone hai costruito un piccolo orto verticale - va di moda, e poi è un'ottima strategia per risparmiare qualche euro sulla spesa.

Da anni desideravi avventurarti in qualche località esotica e pericolosamente sperduta: hai già ricaricato la prepagata, scelto il volo più economico, confermato la stanza di un albergo a due stelle, ma con piscina. Ricorda di chiedere le ferie, ma prima devi pagare le bollette, il mutuo, l'assicurazione, il tagliando, la benzina. Quando sarai partito, non dimenticarti di scrivere a mamma e papà: non farli preoccupare. Il prossimo mese comincia il corso di nuoto: hai fatto l'iscrizione? Hai prenotato la visita medica? Lo stipendio ha iniziato il suo inesorabile countdown: il cinema, il sushi all-you-can-eat, i giochi per i bambini, la crema per la pelle liscia, il sapone per la pelle grassa.

Beni indispensabili che dicono tutto di te. Oppure no? Forse sei intrappolato dalle cose che desideri, lettore, e sfortunatamente non ho trucchi da mostrarti. Non ti insegnerò a vivere con pochi euro al giorno, e comunque non ti basterebbe. Però posso fare molto di più per te: farti conoscere l'arte di non avere niente. È una pratica antica professata da filosofi e mistici orientali, pellegrini e cantori. Ed è l'unico sentiero che può condurti a riscoprire la vita nella sua essenza, sotto il velo delle illusioni, della nostalgia, delle maschere, dei rimorsi e dei bisogni indotti. Solo cosi potrai riconquistare la tua libertà, vivere senza rimpianti e rispondere alla più antica e impossibile delle domande: Chi sei?

©2018 Il Saggiatore S.r.l. (P)2020 Audible Studios
Successo personale Sviluppo personale

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Felici senza Ferrari copertina
Più rilevanti  
Molti spoiler su romanzi, ma il tema è interessante (a me piace particolarmente). Giusto l'epilogo non mi ha convinto.

Un promemoria che mi serviva

Si è verificato un problema. Riprova tra qualche minuto.

Libro dagli innumerevoli spunti,letto in modo piacevole.Un invito a riflettere ed agire.Grazie per il bel messaggio

Orgogliosamente concittadino

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è un libro che fa riflettere - tempo dedicato è senza dubbio molto ben investito

Consigliato

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Consiglio questo libro senza alcuna ombra di dubbio. Letto bene e dal contenuto meraviglioso. Buon ascolto.

Bellissimo

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Letto magistralmente , interpretato con maestria, con contenuti profondi che fanno riflettere e stimolano la mente. Libro imperdibile.
Lo consiglio, decisamente.

Fantastico

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Ho trovato questo lavoro molto interessante e per quanto alcune argomentazioni siano già sentite e alcuni concetti già noti, è innegabile che tutta l'opera ci renda partecipi di episodi che spesso non si conoscono e che sono legati tutti dallo stesso filo conduttore. A mio avviso un libro che fa riflettere

interessante

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Profondo, utile, necessario. Un racconto pieno di spunti utili a farci riflettere e a capire meglio tante cose. bravissimo l'autore e bravissimo il lettore, che trasmette la passione delle parole scritte.

Da riascoltare

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Molti episodi e spunti di riflessione più o meno enigmatici, che però trovano nel finale una loro collocazione, in una qualche maniera. Un testo che può essere utile per una riflessione che può andare oltre il banale e l'ovvio, se presa nel modo giusto. Il mondo femminile completamente assente o visto nel tragitto quasi come elemento di disturbo, riagganciato ad un certo punto quasi con un contentino, questa cosa non mi è piaciuta. Un saggio che può rappresentare un trampolino per fare qualcosa di utile, voglio vederlo così

Lascia qualche perplessità

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Do il massimo al contenuto, ma il lettore ha un tono di voce troppo basso e il minimo rumore disturba la lettura.

Bellissimo il titolo, voce troppo bassa

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ho ascoltato sino al quinto capitolo e anche se l'inizio mi era sembrato interessante piano piano sei andato incontro a quelli che per me sono degli stereotipi che non hanno basi dimostrabili come per esempio proprio al quinto capitolo l'innato senso di libertà dei bambini, il fatto che messi in un ambiente Libero da costrizioni social,i come per esempio lo sono le scuole con i possibili bulli con i quali l'autore Immagina che il suddetto bambino faccia a botte e non che le prenda, il bambino si senta libero di giocare liberamente finalmente libero anche da cellulari e altre diavolerie che sicuramente saranno di sua proprietà perché la società disprezza che non li possiede.
ma nella realtà quanti bambini avete visto correre felice nel prato anziché guardare il loro tablet e anzi piangere pestando i piedi se i genitori glielo negano? questo bambino modello al quale aspira come modello anche per gli adulti non credo esista più, o sia mai esistito.
Io ho più di 50 anni e mi ricordo che da bambina d'estate facevamo giochi pericolose e attività anche crudeli come saltare i 9 gradini con un solo balzo e legare le zampe dei cervi volanti che diventavano nostri prigionieri.
credo che l'ammirazione per l'innocenza dei bambini e il loro mondo idilliaco sia mal riposta. anche i bambini possono essere crudeli e scriteriati.

abbandonato al quinto capitolo

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