La ragazza con la Leica
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Letto da:
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Andrea Oldani
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Di:
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Helena Janeczek
A proposito di questo titolo
Vincitore del Premio Strega 2018
"Così era finita Gerda Taro, per non aver voluto abbandonare il fronte quando non c'era più nessuna speranza, ed era rimasta ferita a morte come tanti altri, in una strada polverosa; lasciò nelle sue foto testimonianza dell'enorme delitto che era stata la guerra. Aveva dedicato la sua splendida vita a un degno compito, a una giusta causa persa".
Questo audiolibro racconta la vita di questa ragazza ribelle, l'amore con Robert Capa, l'avventura di fotografare e la gioia di vivere nella Parigi degli anni Trenta. Il 1° agosto 1937 una sfilata piena di bandiere rosse attraversa Parigi. È il corteo funebre per Gerda Taro, la prima fotografa caduta su un campo di battaglia. Proprio quel giorno, avrebbe compiuto ventisette anni. Robert Capa, in prima fila, è distrutto: erano stati felici insieme, lui le aveva insegnato a usare la Leica e poi erano partiti tutti e due per la Guerra di Spagna.
Nella folla seguono altri che sono legati a Gerda da molto prima che diventasse la ragazza di Capa: Ruth Cerf, l'amica di Lipsia, con cui ha vissuto i tempi più duri a Parigi dopo la fuga dalla Germania; Willy Chardack, che si è accontentato del ruolo di cavalier servente da quando l'irresistibile ragazza gli ha preferito Georg Kuritzkes, impegnato a combattere nelle Brigate Internazionali.
Per tutti Gerda rimarrà una presenza più forte e viva della celebrata eroina antifascista: Gerda li ha spesso delusi e feriti, ma la sua gioia di vivere, la sua sete di libertà sono scintille capaci di riaccendersi anche a distanza di decenni. Basta una telefonata intercontinentale tra Willy e Georg, che si sentono per tutt'altro motivo, a dare l'avvio a un romanzo caleidoscopico, costruito sulle fonti originali, del quale Gerda è il cuore pulsante.
È il suo battito a tenere insieme un flusso che allaccia epoche e luoghi lontani, restituendo vita alle istantanee di questi ragazzi degli anni Trenta alle prese con la crisi economica, l'ascesa del nazismo, l'ostilità verso i rifugiati che in Francia colpiva soprattutto chi era ebreo e di sinistra, come loro. Ma per chi l'ha amata, quella giovinezza resta il tempo in cui, finché Gerda è vissuta, tutto sembrava ancora possibile.
>> Questo audiobook in edizione integrale vi è offerto in esclusiva per Audible ed è disponibile solamente in formato audio digitale.
©2017 Guanda (P)2018 Adriano Salani EditoreRecensioni della critica
Riscatta dall'oblio un volto di donna: la fotografa tedesca ribelle e avventurosa, e pioniera del fotogiornalismo, Gerda Taro... Uno scintillio di passioni che il romanzo di Janeczek riesce a riprodurre perfettamente.
-- Vanity Fair
un viaggio poco chiaro nella storia passata
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da ascoltare
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Ogni capitolo viene raccontato dal punto di vista di uno dei protagonisti, e tutti si concentrano sulla figura di Gerda Taro e sui vari ricordi personali che li legano alla fotografa.
Non è un romanzo sequenziale, le varie testimonianze volano tra passato, futuro e presente senza un ordine temporale definito.
La morte della fotografa e le sua causa viene subito rivelata al lettore, che quindi non aspettandosi grandi colpi di scena si concentra sulle varie vicende che vedono Gerta protagonista.
Questa “rivelazione” immediata fa perdere, a mio modesto parere, un po’ di mordente nella storia e se da una parte è una chiara scelta dell’autrice che vorrebbe far concentrare il lettore sulle varie descrizioni piuttosto che sull’esito immediato della storia, dall’altra finisce con l’esasperare il lettore che può non cogliere il senso finale di tanto scrivere.
Il lessico difficile e pieno di citazioni in varie lingue straniere (non tradotte) assieme all’enorme quantità di personaggi (alcuni dei quali scarsamente introdotti) rendono arduo l’ascolto e danno la sensazione di non aver colto completamente la storia .
La nota positiva è la curiosità che suscita al lettore il personaggio di Gerta Taro e la voglia di scoprire di più sulla vita, le gesta e le opere di questa meravigliosa e appassionata rivoluzionaria.
Il romanzo rimanendo nel complesso bello ma difficile (a volte inutilmente) merita di essere ascoltato o forse anche meglio letto, così da rendere più consistente nella mente del lettore il testo dell’autrice.
Difficile e appassionato
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Manca qualcosa
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Consiglio: ripassare i primi 30/40 anni del '900 prima di iniziare l'ascolto
Innamorato
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