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La guerra e l'odio

Le radici profonde del conflitto tra Russia e Ucraina

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La guerra e l'odio

Di: Nicolai Lilin
Letto da: Shadir Harad
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A proposito di questo titolo

"L'odio rappresenta il motore autentico della guerra, poiché infiamma gli animi, innescando una deflagrazione infernale, spingendo le masse e i singoli individui alle azioni più atroci".
Sulla guerra in Ucraina si è scritto e detto di tutto. Tra analisi geopolitiche, campagne mediatiche più o meno in buona fede, la guerra è stata il campo in cui si sono confrontati non solo i due eserciti in lotta, ma soprattutto gli interessi strategici ed economici delle grandi potenze. Ci sono, però, eventi del passato che non sono stati molto approfonditi e che invece rappresentano i motivi che hanno portato all'escalation bellica. Andare, ad esempio, a ripassare la deflagrazione dell'Impero Austro-ungarico, approfondire cosa sia successo alla popolazione della Galizia, in maggioranza russofona, capire a quale persecuzione sono state sottoposte le popolazioni di quell'area nel primo campo di concentramento europeo della storia del Novecento, Thalerhof, in cui morirono decine di migliaia di persone, ci aiuta a comprendere le ragioni che spingono ucraini e russi ad affrontarsi in una contesa cruenta e crudele. Il nazionalismo ucraino, il panslavismo e la fermezza russa nel proteggere una popolazione che si percepisce discriminata e minacciata da troppo tempo, non solo dal 2014, con l'avvento di governi filo occidentali a Kiev, in fondo, nascono proprio negli anni dimenticati dai più.

Nicolai Lilin conduce il lettore in un viaggio della memoria, tra l'Ottocento e il Ventunesimo secolo, in cui racconta come gli orrori e le discriminazioni subite generino fratture incolmabili che il presente fatica a rimarginare.

©2023 Mondadori Libri (P)2025 Mondadori Libri
Europa Politica e governo

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Libro estremamente di parte menzionando la corruzione in Ukraine omettendo volutamente la corruzione e la violenza anti popolare russa putuniana... Lilin per paura di finire nelle mani della ex KGB (ascoltare il libro "Putin" dello stesso autore) volontariamente non ricosce l'auto-derteminazione del popolo Ukraine. Buona analisi storica della Galizia e dei ruteni, sotto il gioco austro-ungarico di fine '800. Libro non rispecchiante la completa verità, analisi volutamente di parte... Lilin dimentica, se non per brevissimi accenni, la guerra in Afganistan e in Cecenia, di 10 anni di occupazione militare per entrambe. Lilin omette gli omicidi perpetrati da Putin contro la stampa e le opposizioni governative (vedi Navalny Ed anzi le giustifica).Ascolto consigliato di entrambi i libri, per farsi una idea del fascismo rosso putiniano. Consiglio all'autore la stesura di una ricerca sull' Holodomor del 1931 - '32.. Lo ascoltero' con piacere..

Totalmente non obiettivo

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Questo è un libro che parte da lontano, cercando di far passare i russi come i veri salvatori dell'Ucraina da sempre. Lilin è passato da essere un antiputiniano a fedele servitore, si vede che ha molto da guadagnarci. L'ho sempre considerato un autore serio e super partes, uno che narrava la situazione odierna della Russia partendo dalle sue esperienze di vita. Mi rendo conto che è scaduto davvero molto.

una mole di retorica filo putiniana

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Bello. bello e agghiacciante. perché mette nero su bianco come si svolgono le cose nel mondo. sempre. lo abbiamo visto in ucraina, lo vediamo a Gaza e probabilmente sta succedendo in altri posti non meritevoli dell' attenzione della stampa. la cancellazione fisica di interi popoli. io già sapevo in parte "gli antefatti" perché dopo lo scoppio della guerra e dopo aver visto l'alzata di scudi della stampa italiana e l'accanirsi contro chi sollevava domande, ho iniziato a sentire puzza di marcio e sono andata ad informarmi. perché diciamolo, la stampa italiana si è comportata in modo spregevole, anche contro i pochi colleghi che cercavano di fare chiarezza. l'Europa si è comportata in modo spregevole. facendo finta di nulla dal 2014. l'america non se ne parla ma questa è la prassi da secoli e non ci si stupisce più ormai, si sa cosa fanno da sempre in tutto il mondo. uno schifo totale. abbiamo dato armi a bande armate dando di fatto l'autorizzazione a fare il bello e il cattivo tempo tra la popolazione civile. e tante altre schifezze. mi spiace per come è stato trattato l'autore dall'Italia.mi vergogno per come si è comportata l'Europa tutta. non è un mondo che mi piace questo.
Per finire, il lettore ha una voce bellissima,dovrebbe leggere di più.

libro duro ma pacato, che non fomenta odio ma spiega.

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Non so se è solo una mia impressione ma mi sembra di aver percepito l'odio uscire dalle pagine di questo libro.

Impressione

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libro interessante nel contenuto
argomenti trattati con conoscenze e competenze.
la storia dell'impero asburgico e interessante

buona

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