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La felicità del lupo
- Letto da: Paolo Cognetti
- Durata: 3 ore e 45 min
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Sintesi dell'editore
"Silvia rise. E di cosa sa gennaio? Di cosa sapeva gennaio? Fumo di stufa. Prati secchi e gelati in attesa della neve. Il corpo nudo di una ragazza dopo una lunga solitudine. Sapeva di miracolo". Fausto si è rifugiato in montagna perché voleva scomparire, Silvia sta cercando qualcosa di sé per poi ripartire verso chissà dove.
Lui ha quarant'anni, lei ventisette: provano a toccarsi, una notte, mentre Fontana Fredda si prepara per l'inverno. Intorno a loro ci sono Babette e il suo ristorante, e poi un rifugio a più di tremila metri, Santorso che sa tutto della valle, distese di nevi e d'erba che allargano il respiro. Persino il lupo, che mancava da un secolo, sembra aver fatto ritorno. Anche lui in cerca della sua felicità. Arrivato alla fine di una lunga relazione, Fausto cerca rifugio tra i sentieri dove camminava da bambino. A Fontana Fredda incontra Babette, anche lei fuggita da Milano molto tempo prima, che gli propone di fare il cuoco nel suo ristorante, tra gli sciatori della piccola pista e gli operai della seggiovia.
Silvia è lì che serve ai tavoli, e non sa ancora se la montagna è il nascondiglio di un inverno o un desiderio duraturo, se prima o poi riuscirà a trovare il suo passo e se è pronta ad accordarlo a quello di Fausto. E poi c'è Santorso, che vede lungo e beve troppo, e scopre di essersi affezionato a quel forestiero dai modi spicci, capace di camminare in silenzio come un montanaro. Mentre cucina per i gattisti che d'inverno battono la pista e per i boscaioli che d'estate profumano il bosco impilando cataste di tronchi, Fausto ritrova il gusto per le cose e per la cura degli altri, assapora il desiderio del corpo e l'abbandono. Che esista o no, il luogo della felicità, lui sente di essere esattamente dove deve stare.
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Generale
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Lettura
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Storia
- giuseppe
- 16/01/2023
Belle atmosfere
La dolcezza e l’intimità delle atmosfere descritte valgono l’intero ascolto. Un caleidoscopio di umanità descritto con pacatezza, una natura sempre presente, bella e a tratti sofferente. Bello
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Generale
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Lettura
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Storia
- Silvia
- 04/11/2022
Non eccezionale
Nulla di speciale paragonato ad altri suoi racconti e romanzi che ho letto con passione.
Storia un pochino sterile sembra non ispirata realmente.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Nicola Perrone
- 12/11/2022
leggerezza e natura
il libro scorre veloce e semplice, tra amicizia, amore e montagna. da leggere o ascoltare.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Marco Miotti
- 30/01/2023
pace
un testo che mette pace e fa venire voglia di andare in montagna, mi piace come scrive, ed apprezzo tanto la lettura da parte dell'autore
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Generale
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Lettura
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Storia
- aristide
- 25/01/2023
oltre ogni aspettativa
sorprendente , molto bella la lettura, interessante la storia; autore e lettore magnifici... dunque lo consiglio.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Gian Luca Argano
- 04/12/2022
Sublime
difficile descrivere la montagna con parole. Questo libro sembra a riuscirsi . Sono bastati pochi minuti a far riemergere i ricordi e a trasportarmi in un spazio incantato.
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Generale
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Lettura
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Storia
- danilo
- 20/02/2024
Scorrevole
Uno spaccato di vita in cui, forse, ritrovarsi e specchiarsi. A partire da quel richiamo verso la montagna e la natura in generale, per arrivare alla ricerca di qualcosa che alla fine è dentro di sé: un senso della vita e un luogo da chiamare "casa"
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Generale
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Lettura
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Storia
- Ludovico
- 30/01/2023
Soggetto affascinante, lettura ordinaria
Bella scrittura e buona storia. La lettura però appiattisce personaggi e luoghi, dovrebbe essere affidata ad un attore.
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Generale
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Lettura
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Storia
- SalPac
- 12/12/2023
Amore per la Montagna
è il secondo libro che leggo di Cognetti ed è evidente l' amore che quest' ultimo ha per essa. Amore che riesce a trasmettere anche al lettore/ascoltatore. È un libro "lieve", molto bello. La lettura è buona nelle parti descrittive, un po' fiacca nei dialoghi, d'altronde Cognetti è uno scrittore e non un attore.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Utente anonimo
- 08/02/2023
bello
bello ma non fantastico come le otto montagne, manca il racconto del lupo che si descrive felice per dare un senso al titolo . bravissimo cognetti nella lettura .
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