Astenersi principianti copertina

Astenersi principianti

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A proposito di questo titolo

Davanti alla fine, siamo tutti principianti: e siccome l'arte del distacco non la possiamo imparare, tanto vale affezionarsi a questa Signora acquattata nell'armadio, cercando le parole per farcela un po' amica. Ognuno procede a modo suo, ci mancherebbe, ma qui c'è un piccolo prontuario portatile: una cassetta degli attrezzi fatta di poesia, paura, favole, silenzio, coraggio, lacrime, sorrisi: «mille pozioni per uccidere la notte».

Paolo Milone accende il buio con le sue folgorazioni, e ha l'avventatezza di farlo persino con leggerezza. Perché non possiamo sapere quale, ma di queste strade, una sarà la nostra. «Esistere nel corpo è una cosa bellissima. Non ci sono altri posti per essere noi stessi». La morte è l'unica certezza che abbiamo nella vita, ma noi allontaniamo il pensiero ogni giorno, con pervicace distrazione. Eppure basterebbe fermarsi un istante... Ecco perché è fatto di istanti, questo libro inaspettato. Di quegli attimi preziosi in cui esitiamo in cerca di una strada, e all'improvviso ci accorgiamo che la vita e la morte fanno gli stessi scherzi, perché semplicemente sono un'unica cosa. In fondo cosa c'è, dopo la morte? C'è un paese dove non siamo mai andati: «Per me, per esempio, la Norvegia».

Di ciò di cui non si può parlare, non bisogna tacere. È stato Paolo Milone a dimostrarcelo, conquistando il cuore di tanti lettori con L'arte di legare le persone. E ora, con la stessa sensibilità e col medesimo ardire, affronta un'arte persino più difficile. Incredibilmente finisce per confortarci anche questa volta, rendendo vivo e vicino ciò che tanto ci affanniamo a tenere lontano. Il distacco in fondo è una mano tesa, un gioco che non conosciamo ancora, uno spasimante per cui ci facciamo belli tutta la vita.

©2023 Einaudi (P)2023 Einaudi
Narrativa di genere Narrativa letteraria

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L'arte di legare le persone copertina
Questo libro è come un profumo: difficile da spiegare o descrivere, senti solo il forte richiamo e sai che ti piace.
Fabio Zullo, poi, completa l’opera con la sua magistrale lettura. Sono certa che letto, invece che ascoltato, non produrrebbe lo stesso effetto.
L’argomento è singolare ed impopolare.
Sentir parlare della morte necessità di grande curiosità, per questo…
non è per tutti:
astenersi principianti!

Non è per tutti: astenersi principianti

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In un momento della mia vita in cui penso molto alla morte questo libro è arrivato sorridente e provvidenziale.

morte bella parea

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Certi aforismi sono di una lucidità incredibile e ti portano a confronto con la tua paura di morire altri sono di una crudeltà terribile altri dolci che ti fanno venire voglia di morire!

Il surreale che si lega alla terribile realtà di finitudine umana

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Mi sono imbattuta nel primo libro di Milone per caso, non pensavo di trovarci così tanto, l'ho ascoltato con moltissimo gusto grazie anche alla voce del narratore!
La malattia é sempre presente nelle nostre vite, c'è chi la vede di più e chi meno e chi finge di non vederla.
Questo secondo libro é ancora più poetico del primo, la morte personificata come una vecchia signora con una buona dose di umorismo ed ironia sa conquistare il lettore, è un bel tipetto.
Nel sottofondo rimane il riparto psichiatrico...il suicidio come tematica ricorrente.
Come affrontare la morte? beh con un sorriso.
E anche questa lettura é fatta!

Milone bravo psichiatra e bravo scrittore/poeta

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Sì se a scriverlo è Paolo Milone. La morte in questo libro assume sembianze sempre diverse e non sempre è una cosa negativa, ma soprattutto è un tutt'uno con la vita perché senza una non può esistere l'altra. l'Ironia dell'autore rende il tutto come un balsamo per curare la più dolorosa delle ferite

Può un libro che parla di morte essere piacevole?

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ho amato tantissimo il precedente libro di Milone sulla Malattia mentale...lo stile è lo stesso...ma non mi ha preso per niente, non la stessa poesia...ho faticato a terminarlo.

non come il precedente

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