Titoli in Ebraismo

L’amicizia può salvare dall’orrore? In una Roma occupata dai nazisti, l’incontro magnetico tra due lupi solitari, due adolescenti in cerca di se stessi. Dalla caduta del fascismo alla razzia degli ebrei romani, una fiaba nera sull’amicizia e l’identità. Il capolavoro di Lia Levi. Con una nota di Anna Foa: "Il Vaticano: aboliamole le Leggi razziali, ma non tutte". Un ragazzo ebreo e uno non ebreo aspirano segretamente a scambiarsi i ruoli.

Nel 1929, il manoscritto fu presentato anonimo, e, letto dall’editore tutto d’un fiato, ne fu rintracciato l’autore, che sorprendentmente, si rivelò essere una giovane donna, elegante, figlia dell’alta borghesia russa rifugiatasi a Parigi dopo la rivoluzione. David Golder fu elogiato all’unanimità dalla critica, sia per il tema difficile che per la prosa pura e elegante. Golder è l’archetipo dell’ebreo povero che fa fortuna, e, dopo aver accumulato denaro e simboli di benessere sociale si trova, alla fine della vita “'soli come cani, così come si è vissuti'".

A Wilmersdorf, un tranquillo e benestante quartiere di una città tedesca, il periodo natalizio è annunciato dalle grida gioiose dei bambini che giocano a palle di neve. Fra le famiglie che abitano tre case, i rapporti superano quelli del buon vicinato: David, figlio del giornalista ebreo Jakob Korsakov, e Fritz, figlio del poliziotto Rauch, sono amici per la pelle e compagni di banco alla scuola elementare; la sorellastra di David è fidanzata con il figlio del noto architetto Winterloh; persino la gatta di Fritz e il gatto di David sono amici.

Un romanzo autobiografico, delicato e pieno di ironia, che racconta gli anni della Seconda guerra mondiale visti dagli occhi di una bambina ebrea. Trasferitasi da Torino a Roma, la piccola viene nascosta in un convento cattolico per sfuggire alla deportazione. Qui la sua identità religiosa vacilla e il rapporto con la madre si fa difficile. Ma sarà proprio lei, a guerra terminata, a dire alla figlia: non sei una bambina ebrea, sei una bambina e basta.

Definito "la prima memoria scritta della shoah italiana", 16 ottobre 1943 è la testimonianza letteraria della retata nazista nel Ghetto di Roma. In poche ore di una mattina d'autunno, le SS agli ordini del maggiore Kappler rastrellarono oltre mille ebrei italiani per indirizzarli verso i campi di sterminio. Queste pagine, scritte a pochi mesi dai fatti, rappresentano una delle rare avventure narrative di Giacomo Debenedetti, critico prolifico, studioso di Proust e Joyce e del romanzo novecentesco, editore e Saggista.

Sophie, ebrea bella, colta ed elegante, nasce ad Aleppo negli anni '20. Studia in Francia e dopo essere sfuggita alle leggi razziali si trasferisce in Italia con l'amato Maurice e la primogenita Aline. Nella Milano del dopoguerra si fa notare per lo stile anticonvenzionale: è una giovane donna sofisticata e benestante che con le figlie parla solo in francese e preferisce andare alla Scala invece che in sinagoga.

31 dicembre 1941. Sul "Paris-Soir" appare un annuncio: si cercano notizie di una ragazza di quindici anni, il suo nome è Dora Bruder. A denunciarne la scomparsa sono i genitori, ebrei emigrati da tempo in Francia. Quasi cinquant'anni dopo Patrick Modiano si imbatte in quelle poche righe di giornale, in quella richiesta d'aiuto rimasta sospesa. Non sa niente di Dora, ma ne è ugualmente attratto: cerca di ricostruirne la vita, i motivi che l'hanno fatta scappare, cerca di immaginare le sue giornate nel periodo della fuga.

Otto Silbermann sta negoziando con un conoscente la vendita del suo elegante appartamento di Berlino quando alla porta di casa risuona un colpo secco seguito da un ordine: "Apri, ebreo" intima una voce. È il 10 novembre 1938, il giorno dopo la Notte dei Cristalli: i pogrom organizzati dal regime nazionalsocialista sono iniziati e Silbermann, ricco e stimato commerciante ebreo tedesco, sguscia fuori dalla porta di servizio, incontrando il suo destino di fuggiasco. "Berlino - Amburgo, pensò. Amburgo - Berlino. Berlino - Dortmund. Dortmund - Aquisgrana. Aquisgrana - Dortmund.

In questa nuova avventura di Giambattista Bugatti, il boia papalino noto come Mastro Titta, la scenografia è ancora quella di una Roma ottocentesca, a pochi passi dall'annessione al nascente Regno d’Italia. Siamo nel 1859: la scomparsa di un bambino ebreo, figlio di un ufficiale francese, fa temere il suo rapimento da parte della balia, che lo avrebbe sottoposto ad un battesimo forzato per poi crescerlo nel cattolicesimo. Ma il ritrovamento dei cadaveri, sia del bambino che della nutrice, sembra complicare notevolmente la situazione.

The Counterlife is about people enacting their dreams of renewal and escape, some of them going so far as to risk their lives to alter seemingly irreversible destinies. Wherever they may find themselves, the characters of The Counterlife are tempted unceasingly by the prospect of an alternative existence that can reverse their fate. Illuminating these lives in transition and guiding us through the book's evocative landscapes, familiar and foreign, is the mind of the novelist Nathan Zuckerman.

Forse non sarebbe successo niente se non fossero stati nel cuore dell'estate, con un mese e mezzo di noia umida alle spalle e un altro mese e mezzo davanti. In casa non c'è aria condizionata e quest'anno - l'estate del 1969 - sembra che stia succedendo qualcosa a tutti tranne che a loro, i fratelli Gold. Mentre gli altri si sballano a Woodstock, New York non offre loro altro che un incontro con una veggente che, si dice nel quartiere, sarebbe in grado di predire la data di morte. I quattro ragazzi ci vanno, per gioco, per vestirsi di paura, per fare la rivoluzione a modo loro.

Sixty-four years ago, Susannah Morgan managed to flee the horrors of the Holocaust. But the memories of that childhood ordeal have proven impossible to sweep away. For most of her new life spent settled in sleepy North Carolina, the flashbacks have been a lonely obsession - one she has hidden from her family, and about which her heart is torn. Because for all the pain and the cruelty of those terrible years, she harbours sweet memories too, of unexpected friends who risked their own lives in order to save hers.

In the Polish city of Lodz, the Brothers Ashkenazi grew up very differently in talent and in temperament. Max, the firstborn, is fiercely intelligent and conniving, determined to succeed financially by any means necessary. Slower-witted Jacob is strong, handsome, and charming but without great purpose in life. While Max is driven by ambition and greed to be more successful than his brother, Jacob is drawn to easy living and decadence.

Nicole Sutton’s world has been turned upside down. Sixteen and suffering the fallout of a devastating family tragedy, she is forced to move away from her London home to the quiet town of Henley - and a new life she never wanted nor expected. In the dusty cellar of her strange new house, Nicole stumbles upon a worn old journal left behind by a previous occupant. Inside, through the eyes of a soldier named Mac, she finds herself drawn into a brutally honest memoir of the horrors of war and Auschwitz - and of the life and love Mac had to leave behind.

The year is AD 29, and Jerusalem chafes under the Roman Empire’s continued presence and oppressive rule. In spite of that unpleasant fact, life goes on—but not for everyone. People die, some because it is their time, others by misadventure. One death in particular brings the city’s daily routine to a halt. A badly burned body is found behind the veil of the holy of holies—the temple’s inner sanctum and the most sacred space on earth for the Jews.

A murdered servant girl is found in the palace of King Herod Antipas. The prefect, Pontius Pilate, is in attendance. The populace has already been buzzing over the brutal death of one of their prophets, John, known familiarly as the Baptizer, and scandal is in the air.

Internationally best-selling novelist Irvin D. Yalom explores the mindsets of two men separated by 300 years. Using his skills as a psychiatrist, he explores the inner lives of Baruch Spinoza, the Jewish 17th-century secular philosopher, and of Alfred Rosenberg, outspoken Nazi ideologue, faithful servant of Hitler, the main author of racial policy for the Third Reich, and a godless mass murderer....

Un cliente entra in una libreria, ma non è un cliente come tutti gli altri. Si tratta del capitano Ernst von Gruber, comandante della Heer, l'unità operativa della Wehrmacht tedesca in Toscana, e la libreria è quella di Guido Orefice. Il negozio di Orefice è fornito, forse "troppo ben fornito" secondo il capitano nazista. Alcuni testi esposti non sono ammessi per legge. Quali? Quelli accusati di diffondere l'ideologia ebraica.

In quest of the unpublished manuscript of a martyred Yiddish writer, the American novelist Nathan Zuckerman travels to Soviet-occupied Prague in the mid-1970s. There, in a nation straightjacketed by totalitarian Communism, he discovers a literary predicament, marked by institutionalized oppression, that is rather different from his own. He also discovers, among the oppressed writers with whom he quickly becomes embroiled in a series of bizarre and poignant adventures, a perverse kind of heroism.

When they are girls, Cibi, Magda and Livia make a promise to their father - that they will stay together, no matter what. Years later, at just 15 years old, Livia is ordered to Auschwitz by the Nazis. Cibi, only 19 herself, remembers their promise and follows Livia, determined to protect her sister or die with her. In their hometown in Slovakia, 17-year-old Magda hides, desperate to evade the barbaric Nazi forces. But it is not long before she is captured and condemned to Auschwitz.