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Perché la guerra? copertina

Perché la guerra?

Di: Sigmund Freud, Albert Einstein
Letto da: Andrea Oldani
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Sintesi dell'editore

L'opera di Freud, edita da Bollati Boringhieri, è l'unica edizione integrale e di riferimento in Italia. Considerata unanimamente la migliore edizione da psicoanalisti e studiosi, fu diretta da Cesare Musatti, il padre fondatore della spicoanalisi italiana, ed è stata costantemente aggiornata da decine di studiosi.

Questa edizione digitale mantiene gli stessi elevati standard scientifici e redazionali dell'edizione cartacea, che ha costruito il lessico della psicoanalisi nella nostra lingua. La reazione immediata di Sigmund Freud alla notizia dello scoppio della prima guerra mondiale fu improntata a grande entusiasmo patriottico. Ma fu una fiammata brevissima. Già le lettere che scrisse nel novembre del 1914 a Ernest Jones e Lou Andreas-Salomé testimoniano uno dolore profondo e quasi apocalittico di fronte alla catastrofe della guerra.

Sono qui raccolti gli scritti di più stringente attinenza con questo tema: Considerazioni attuali sulla guerra (1915) che contiene i due saggi La delusione della guerra e Il nostro modo di considerare la morte; Caducità (1915) dove Freud torna sul problema generale della guerra e dei suoi effetti sull'agire e sul sentire umano; e il conosciutissimo carteggio con Albert Einstein, Perché la guerra? (1932).

©1977 Bollati Boringhieri (P)2022 Adriano Salani Editore

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Immagine del profilo di francesco
  • francesco
  • 02/05/2023

Contemporaneo

Seppur scritto nei primi del '900, l'opera risulta riflettere i tempi moderni. Gli autori riflettono sulle motivazioni che spingono l'essere umano ad intraprendere la guerra e, nonostante sia passato un secolo, non sembra abbiamo imparato molto.

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  • bonerandibus
  • 30/11/2023

come fosse scritto ieri

Attuale e a tratti molto bello. il primo contributo di Sigmund Freud è strepitoso. Alcuni brani non dimostrano affatto l'età, Ce ne fossero oggi di riflessioni così nel dibattito rabbioso che ci tocca ascoltare su questi temi

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