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Malacqua
- Quattro giorni di pioggia nella città di Napoli in attesa che si verifichi un accadimento straordinario
- Letto da: Roberto Saviano
- Durata: 4 ore e 52 min
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Sintesi dell'editore
"Ed attraverso il vetro della finestra grigi pensieri fumiganti ad inseguire il mare, Santa Lucia ristretta nelle spalle, le mani in tasca, ad ascoltare il silenzio del suo silenzio, le raffiche del vento che veniva, e queste foglie ritorte nella strada, dentro l'asfalto. Dalla strada solitudine graziosamente se ne discende al mare, con gozzi malandati, luci sfrangiate, e navi in lontananza, punta della Campanella, e Capri, la gran massa di Capri distesa a ricordare, estranea alla città come torre indecifrata, vicina sì, quanto vicina, e lontanissima, pure, con storie scolorite d'imperatori e donne, con cargo tremolanti dell'Oriente e dell'Africa, e granaglie, carichi di mais, ferro, sabbia dorata".
Si apre così Malacqua, il noto romanzo - forse il più bel libro su Napoli - che Nicola Pugliese scrisse nel 1976 e che a suo tempo fu pubblicato da Einaudi dopo il parere entusiasta di Italo Calvino. Il libro non si ristampa da allora. Da molti anni, infatti, circola solo in fotocopia fra gli appassionati, e le pochissime copie disponibili, ormai veri e propri oggetti di culto, sono contesissime dai bibliofili.
Stando ai fatti, Malacqua è la cronaca di quattro giorni di pioggia nella città di Napoli. Il maltempo non provoca soltanto crolli e frane. Nell'incertezza ostile della pioggia, ecco moltiplicarsi eventi inusitati, prendere corpo presagi e neri ammonimenti. Le «voci» misteriose di Castel dell'Ovo, l'enigma di tre bambole, il mare di via Caracciolo che insegue gli scugnizzi nei «bassi», le monetine da cinque lire che suonano: la paura crea l'attesa di un Accadimento straordinario.
Quale sarà quest'evento assurdo, irragionevole, capace di frantumare le prospettive stesse della vita?
È Napoli la vera protagonista di Malacqua. Per le antiche strade, i quattro giorni di pioggia alimentano una suspense da libro «giallo», applicata alle ragioni dell'esistenza.
Della tradizione letteraria meridionale Pugliese riprende e rinnova gli umori sanguigni, il gusto del fantastico, trattandoli con una consapevolezza lucida, e fin crudele.
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- Mariapia
- 30/11/2022
Emozionante
La voce di Roberto Saviano è una carezza a raccontare una storia travolgente, come l’acqua. Emozionate!
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- Cliente Amazon
- 14/12/2022
uno splendido e multiforme racconto
racconti così ne restano pochi, davvero ammaliante e trascinante, adatto soprattutto a chi ama Napoli, pur non essendo napoletano. Un fiume di storie pervase da una certa atmosfera
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- Utente anonimo
- 11/12/2022
Avvolgente
Ottima scrittura tura , ritmo intenso, immaginifico e speculare alle nostre vite. Ho viaggiato nel tempo.
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- Claudia Marotta
- 04/12/2022
Meravigliosa lettura di Saviano per un libro magnifico!
La lettura di Saviano è intensa ed espressiva ed aiuta a cogliere l’atmosfera e il significato del libro! Consigliato a chi ama Napoli e le sue contraddizioni!
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- Concetta Vasta
- 24/03/2023
un vero gioiello!
Scrittura ipnotica, onirica, barocca e magnifica. La storia impossibile da raccontare, va semplicemente ascoltata. Ottimissimo Saviano!
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- Venere
- 30/01/2023
Molto bello
Ho cominciato con diffidenza la lettura perché trovo Saviano un ottimo scrittore, ma un pessimo lettore. Mi sono ricreduta perché ho trovato un po' meno monotono del solito il ritmo di lettura. Il libro mi è piaciuto moltissimo, la simbologia dell'acqua è molto intrigante, anche se non c'è la redenzione attesa. L'elemento fantastico tanto atteso alla fine è Napoli e l' umanità
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- guido cante
- 27/01/2023
Ipnotico
Testo sempre attuale nella descrizione degli stereotipi da "crisi" per eventi naturali (vedi Ischia) scritto in maniera iperbolica e letto magistralmente da Saviano.
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- Lia
- 02/01/2023
piaciuto
mi è piaciuto molto trovo sia scritto bene e letto benissimo. complimenti a Roberto Saviano
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- Massimo V
- 19/12/2022
Scoperta
Magnifica scrittura. Lettura di Saviano perfetta. Un’autentica scoperta, uno di quei libri che ti sorprendono.
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- Iris Chiesi
- 10/12/2022
Prolisso, noioso, non si capisce dove va a parare
Di rado mi è capitato di mollare un ascolto, in questo caso ho lasciato a piùdi metà.
Caotico, ridondante, troppo ricco di descrizioni. Ben scritto dal punto di vista formale, ma non è il mio tipo di stile.
I primi due capitoli introducono un sacco di personaggi, quindi generalmente si spera che ad un certo punto si possano tirare le fila. Purtroppo fino al terzo capitolo no.
La questione della bambola intriga, ma si perde nei rivoli (e di rivoli si può ben parlare, date le interminabili e minuziose descrizioni della forte pioggia) di altre mille scene.
Forse il finale è qualcosa di meraviglioso e io me lo sono perduta, ma davvero non è riuscito a catturarmi.
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