
Il treno dei bambini
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Letto da:
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Fabio Zulli
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Di:
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Viola Ardone
A proposito di questo titolo
È il 1946 quando Amerigo lascia il suo rione di Napoli e sale su un treno. Assieme a migliaia di altri bambini meridionali attraverserà l'intera penisola e trascorrerà alcuni mesi in una famiglia del Nord; un'iniziativa del Partito comunista per strappare i piccoli alla miseria dopo l'ultimo conflitto.
Con lo stupore dei suoi sette anni e il piglio furbo di un bambino dei vicoli, Amerigo ci mostra un'Italia che si rialza dalla guerra come se la vedessimo per la prima volta. E ci affida la storia commovente di una separazione. Quel dolore originario cui non ci si può sottrarre, perché non c'è altro modo per crescere.
©2019 Einaudi (P)2019 EinaudiCosa pensano gli ascoltatori di Il treno dei bambini
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Generale
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Lettura
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Storia
- Marianna barbanera
- 24/02/2020
MERAVIGLIOSO!!!!
Questo libro non è solo bello, è meraviglioso, ti cresce dentro e non riesci più a staccartene. I personaggi, rappresentanti con ineguagliabile nitidezza, li vedi, li ami. La Pachiochia, Capefierro, Tommasino, la maestra Maddalena Criscuolo, mamma Antonietta, rude e dolcissima allo stesso tempo, Derna, con le sue camicette bianche che profumano di bucato, e poi lui, il protagonista, Amerigo Speranza, per tutti "Nobel". Questo bambino, già dai primi capitoli, sembra uscire dalle pagine del libro, materializzandosi davanti agli occhi del lettore per raccontare dalla sua viva voce tutte le incredibili avventure vissute dall'infanzia fino all'età adulta. Lo vedi scorrazzare con le sue scarpe rotte fra i vicoli di Napoli con gli altri scugnizzi, sempre in cerca di un modo per racimolare qualche lira per comprarsi una sfogliatella. Lo vedi seduto sul treno, con il cappottino nuovo nuovo, la mela annurca in mano e la paura negli occhi, diretto verso una meta sconosciuta. Le senti le sue speranze, i sogni, la passione per la musica, il suo essere un bambino spaccato a metà, fra due luoghi, due mamme, due vite...
Il narratore è forse il migliore mai ascoltato, l'autrice, che non conoscevo a fondo, è da subito divenuta una delle mie preferite. Ti fa piangere e gioire, ti rattrista e poi ti consola, ti fa vedere e sentire come solo in pochissimi sanno fare, i migliori.
Questo libro ti cambia!
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14 persone l'hanno trovata utile
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Generale
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Lettura
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Storia
- maria carla
- 15/01/2020
una storia molto commovente di un'Italia scomparsa
É una storia molto commovente e coinvolgente. Forse se il lettore avesse avuto una cadenza napoletana sarebbe stato meglio, ma la forza del racconto fa superare tutto
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Generale
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Lettura
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Storia
- Paolino Baroni
- 02/05/2020
bellissimo
mi molto piaciuto, ricco di sentimento e di motivi di riflessione. letto molto bene, l'ho terminato in un soffio
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Generale
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Lettura
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Storia
- Cliente Amazon
- 20/02/2020
un libro delizioso
un libro scritto in maniera leggera e spensierata ma con una grande profondità dietro.
una storia che ha come temi principali solidarietà, tenerezza e i difficili compromessi che la vita ti impone di affrontare. narratore bravissimo
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Generale
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Storia
- Mary Bracco
- 12/03/2020
Poetico
Una lettura amara e dolce, coinvolgente, piacevolissima, realistica. Da non perdere perché lascia un’emozione profonda.
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Generale
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Storia
- gioia tullio
- 13/02/2020
emozionante e nostalgico
Un bellissimo libro! Tenero racconto di un passato in cui si mescolano fatti storici, contenuti politici e sentimenti forti come il legame tra madri e figli. il tutto visto dagli occhi innocenti di un bambino la cui voce è quella struggente di un'infanzia sofferta!
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Generale
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Lettura
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Storia
- muchapaz
- 17/12/2019
Un viaggio emozionante
un racconto di una tenerezza infinita ma allo stesso tempo una storia cruda, vera, umana che coinvolge parecchio, emoziona, diverte e fa pensare...
Una vera storia italiana vista attraverso gli occhi di un bambino....
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Generale
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Storia
- fabrizio
- 14/07/2021
Dignità, solidarietà o carità
Il tono di voce è buono e fa davvero pensare ad un bambino al ricordo di lui oggi uomo, ma i cambi di capito sono brutti.
Il racconto mi è piaciuto parecchio perché molto vero e sembra davvero di immaginarsi le persone raccontate, i vicoli e la sensazione degli addii dell'abbandono, della rabbia e delusione. Toccante ed emozionante. Una storia vera quella dei treni che andava raccontata.
Un Italia lontana, un Italia che se pur povera viveva di Unione quella che oggi non esiste più.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Marzia Festa
- 31/05/2020
Commuovente
Un frammento di storia italiana poco noto, scoperto attraverso la voce di un bambino alla "io speriamo che me la cavo". La lettura ha un accento napoletano poco convincente.
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Lettura
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Storia
- Cliente Amazon
- 16/05/2020
Bello!
molto bello! Ti fa tornare bambino.
il narratore molto bravo, anche se forse sarebbe stato meglio se fosse stato napoletano.
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