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I nostri fratelli inattesi
- Letto da: Federico Scribani
- Durata: 7 ore e 40 min
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Sintesi dell'editore
In una minuscola isola dell'Atlantico del nord, Antiochia, risiedono solo due persone, il fumettista canadese Alec Zander e la scrittrice Ève Saint-Gilles, autrice di un unico capolavoro. I due vivono le rispettive solitudini nei quarantasei ettari dell'isola, separati dal resto dell'arcipelago da uno stretto braccio di mare che, con la bassa marea, si può attraversare a piedi. Ma la loro vita tranquilla e abitudinaria viene sconvolta da un blackout totale, tutti i mezzi di comunicazione sono fuori uso, e ciò li costringe a uscire dal loro geloso isolamento. Cosa sarà accaduto?
Il mondo è stato vittima di una tragedia? Le minacce di un conflitto nucleare e di azioni terroristiche erano nell'aria già da tempo e la situazione internazionale così complessa e pericolosa da giustificare il timore di una catastrofe. Alec riuscirà pian piano a risolvere il mistero. La crisi nucleare è stata evitata dalla comparsa di una misteriosa comunità, il “popolo di Empedocle”, in possesso di incredibili conoscenze e capacità che, per secoli, hanno custodito segrete vivendo tra gli esseri umani. L'incontro con questi fratelli inattesi sconvolge l'umanità e il corso della storia. Amin Maalouf affronta temi centrali del dibattito contemporaneo.
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Generale
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Lettura
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Storia

- Utente anonimo
- 23/09/2023
una lettura molto accattivante ma con un finale...
Il romanzo è interessante e contiene spunti a tratti anche ben utilizzati. Il finale però è deludente, sa di facile morale, di bacio perugina e di sgridatina affettuosa. Se avesse lasciato più aperta la storia, diciamo interrompendo a 3/4 l'avrei apprezzato di più.
Lettura buona anche se costellata come al solito da errori di pronuncia delle parole italiane "tralice" o "incavo"...
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