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Da dove la vita è perfetta

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Da dove la vita è perfetta

Di: Silvia Avallone
Letto da: Chiara Francese
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A proposito di questo titolo

Un’immaginaria periferia bolognese, palazzoni che sembrano formicai e un sottobosco di esistenze sospese, irrigidite, racchiuse tra definizioni come “figlio”, “madre” e “coniuge”.

Dora è una donna di trent’anni con una gamba in titanio e una sterilità che le preclude i propri sogni. Suo marito Fabio ha la stringente necessità di appartenere a qualcuno o a qualcosa. E poi ci sono Adele, una ragazza rimasta incinta precocemente, Manuel, tutto riccioli e malinconia, e Zeno, l’anti-eroe per antonomasia.

Con questo potente romanzo, Silvia Avallone scava in profondità e ci racconta magistralmente le difficoltà e la bellezza di essere madri, padri e figli.

Silvia Avallone, nata a Biella nel 1984, esordisce nel 2010 con Acciaio, tradotto in 25 paesi e diventato un film, a cui fanno seguito Marina Bellezza (2013), Da dove la vita è perfetta (2017), Un’amicizia (2020) e Cuore nero (2024).

È stata vincitrice del Campiello Opera Prima e finalista del Premio Strega.

©2024 Saga Egmont (P)2024 Saga Egmont
Narrativa di genere Vita familiare

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Non si può non volere bene ad Adele, Zeno, Manuel...non si può non identificarli con certi ragazzi delle periferie più degradate... ma nelle loro storie c'è un piccolo filo di speranza che tiene insieme tutti i personaggi (anche gli adulti) e questo passa attraverso la scuola come luogo di riscatto e come opportunità per uscire dallo squallore.
La voce narrante è intensa e ben calibrata ma non mi è piaciuto il montaggio. Nel libro scritto i passaggi da un paragrafo ad un altro, da una scena all' altra, da un personaggio ad un altro sono evidenziati da pause visibili che invece nell' audiolibro sono sparite. Più di una volta sono dovuta tornare indietro perché mi ero persa nell' ascolto e non avevo capito che c'era stato un cambio di situazione/personaggio/scena.

Lettura intensa

Si è verificato un problema. Riprova tra qualche minuto.

silvia Avallone non delude mai!!! l'ho ascoltato in un fiato ,letto magistralmente, da leggere assolutamente

bellissimo

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Silvia Avallone si conferma un'ottima autrice nel racconto di queste storie ricche e profonde. Degna di nota la bravura della lettrice, all'altezza del romanzo.

bellissimo

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Al terzo romanzo di Avallese, ho avuto la conferma che è una scrittrice che mi piace moltissimo.
Le sue storie sono crude, i suoi personaggi sono dalla parte sbagliata del mondo, vivono in casermoni sovraffollati, non riescono ad avere la vita che vogliono, non riescono a dare a chi amano la vita che vorrebbero.
E con queste premesse soltanto, non leggerei i suoi romanzi.
Ma nelle storie di Avallone c'è sempre una speranza, una nota positiva, una luce in fondo al tunnel. Non un happy ending "e vissero tutti felici e contenti" ma qualcosa che, finendo il libro, ti lascia una sensazione calda, una nota malinconica e quasi una nostalgia per questi personaggi così umani e vicini che sembra di conoscerli da sempre.

Una nota a parte la merita Chiara Francese, che ho avuto modo di ascoltare in moltissimi libri ormai, ma qui, nei libri di Avallone, secondo me, dà il meglio. Bravissima, non mi stancherò di ripeterlo.

Avallone è una certezza!

Si è verificato un problema. Riprova tra qualche minuto.

Rispetto ad Acciaio e Cuore Nero, ho trovato questo romanzo un scalino sotto. L’autrice, bravissima nella descrizione dell’intimo, del dolore esistenziale, del disagio, ma qui ha attinto a piene mani, forse troppo. Merita comunque l’ascolto reso eccezionale da una splendida e bravissima lettrice.

Un racconto vero

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