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Come un respiro
- Letto da: Ludovica Modugno
- Durata: 4 ore e 52 min
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Sintesi dell'editore
È una domenica mattina di fine giugno e Sergio e Giovanna, come d'abitudine, hanno invitato a pranzo nel loro appartamento al Testaccio due coppie di cari amici. Stanno facendo gli ultimi preparativi in attesa degli ospiti quando una sconosciuta si presenta alla loro porta.
Molti anni prima ha vissuto in quella casa e vorrebbe rivederla un'ultima volta, si giustifica. Il suo sguardo sembra smarrito, come se cercasse qualcuno. O qualcosa. Si chiama Elsa Corti, viene da lontano e nella borsa che ha con sé conserva un fascio di vecchie lettere che nessuno ha mai letto. E che, fra aneddoti di una vita avventurosa e confidenze piene di nostalgia, custodiscono un terribile segreto. Riaffiora così un passato inconfessabile, capace di incrinare anche l'esistenza apparentemente tranquilla e quasi monotona di Sergio e Giovanna e dei loro amici, segnandoli per sempre.
Ferzan Ozpetek, al suo terzo libro, dà vita a un thriller dei sentimenti, che intreccia antiche e nuove verità trasportando il lettore dall'oggi alla fine degli anni Sessanta, da Roma a Istanbul, in un susseguirsi di colpi di scena, avanti e indietro nel tempo.
Chi è davvero Elsa Corti? Come mai tanti anni prima ha lasciato l'Italia quasi fuggendo, allontanandosi per sempre dalla sorella Adele, cui era così legata? Pagina dopo pagina, passioni che parevano sopite una volta evocate riprendono a divampare, costringendo ciascuno a fare i conti con i propri sentimenti, i dubbi, le bugie.
Il presente si mescola al passato per narrare la potenza della vita stessa, che obbliga a scelte da cui non si torna più indietro. Ma anche per celebrare - come solo Ozpetek sa fare - una Istanbul magica, sensuale e tollerante, con i suoi antichi hamam, i palazzi ottomani che si specchiano nel Bosforo, i vecchi quartieri oggi scomparsi.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Matteo Piazza Bonati
- 05/09/2020
Storia interessante, poco sviluppata
Storia con spunti interessanti, un bel parallelismo narrativo tra lettere e romanzo, che però a mio avviso resta come incompiuto. L’autore lascia inesplorate molte direttive narrative e la sensazione che resta è come di un’opera incompiuta. Poteva fare molto di più.
Menzione d’onore alla lettrice, davvero brava e coinvolgente .
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Generale
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Lettura
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Storia
- LibrariaMente The Bookhunter
- 18/08/2020
Scontate banalità
Come un respiro (Ferzan Ozpetek)
Terza prova letteraria per il prolifico regista turco naturalizzato italiano che qui a prova raccontare un difficile rapporto tra due sorelle, Adele ed Elsa Corti, che si snoda tra l’Italia e la Turchia degli anni 60/70 del secolo scorso. Le due ragazze, cresciute in simbiosi anche a causa di una madre autoritaria e dalla personalità borderline, vedono via via sfaldarsi la loro unione a causa dello stesso uomo. La loro storia, narrata sia in prima persona dalla prima delle sorelle, che per via epistolare dall'altra, si interseca con le vicende di tre coppie di amici trentenni, riunitisi per il consueto pranzo domenicale nella casa che cinquant'anni prima è stata teatro del dramma delle due ormai anziane sorelle Corti. Le tre coppie sono testimoni, loro malgrado, della tragedia di Elsa e del successivo racconto di Adele che dipana la matassa del mistero.
Se l’idea di fondo, sebbene già largamente sfruttata, potrebbe anche apparire di un certo interesse, purtroppo è poco organica, monotona (si salva solo la parte epistolare scritta da Elsa) e soprattutto altamente prevedibile: il grande segreto che lega le due sorelle è comprensibilissimo sin dall'inizio, mentre l’autore ne vorrebbe fare il perno attorno a cui ruota tutta la “nebulosa” vicenda.
Il ruolo defilato, poi, dei sei amici, coppie all'apparenza serene, ma, sotto sotto, tormentate, afflitte, infedeli e fragili, è un cliché che sinceramente ha davvero annoiato, utilizzato com'è, da qualche anno, in mille situazioni (compresi i film dello stesso autore). Questi sei personaggi inoltre, non apportano nulla allo svolgimento della trama, ma ne costituiscono solo la cornice alquanto sbiadita e banale. Non nego che il libro sia ben scritto e anche scorrevole nella lettura, ma la banalità della storia non ne fa di certo un romanzo degno di nota, soprattutto di un autore solitamente raffinato come Ozpetek.
Voto: 5
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Generale
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Storia
- vanityfair
- 22/08/2020
Scontato
Fin dall'inizio si capisce dove andrà a parere la storia. Il racconto è noioso e la presenza dei personaggi, che non siano le due sorelle, non aggiunge nulla alla storia. L'unica cosa che lo rende piacevole sono i racconti evocativi delle atmosfere turche. Non un libro imperdibile. Passate pure oltre.
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Storia
- Cliente Amazon
- 12/08/2020
meraviglioso
Si legge d'un fiato , anzi si ascolta , consiglio la lettura ,vedrete ,e un racconto stupendo letto da una voce calda ,affascinante ,partecipe
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Generale
- Cliente Amazon
- 05/10/2020
noioso
banale, noioso. Finto. a volte ti chiedo a che serve voler scrivere a tutti i costi.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Utente anonimo
- 23/12/2020
Da leggere d'un fiato!
Mi è piaciuto molto!
Storia coinvolgente, mai noiosa.
Brava la lettrice, con il suo tono accorato rende molto bene gli stati d'animo, e fa immergere l'ascoltatore dentro la storia, come se assistesse personalmente alla rappresentazione dei fatti narrati.
Assolutamente consigliato!
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Generale
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Lettura
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Storia
- Utente anonimo
- 06/09/2020
Una lettrice stupenda
Bella storia interpretata magistralmente ! La lettrice é grandiosa
Spero che arrivi presto una versione cinematografica
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Generale
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Lettura
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Storia
- Marcello Maggioli
- 02/06/2021
Deludente
Non ho mai letto Liala, ma temo che non si discosti molto da questo testo, che mi è sembrato di una banalità disarmante, anche se scorrevole nella forma e con alcuni passaggi anche raffinati.
I personaggi (maschili) sono tutti aitanti, affascinanti e muscolosi, mentre le femmine sono naturalmente bellissime ed eleganti: stucchevole!
La storia, trita e scontata, è alquanto prevedibile.
Mi spiace, ma dopo aver ascoltato questo romanzo (anche la lettura mi è parsa un po' troppo leziosa) ho capito perché i film di Ozpetek, pur gradevoli, non mi hanno mai convinta fino in fondo.
Fra questo romanzetto e la letteratura c'è un abisso
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Generale
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Lettura
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Storia
- Utente anonimo
- 28/05/2021
10 e lode
Romanzo scorrevole e avvincente. Ozpetek non delude e trascina l'ascoltatore nella trama a volte lieve, spesso dolorosa del racconto. Scava nell'area grigia dell'animo umano senza mai cedere ad inutili verbosità. La lettura interpreta magistralmente il libro. Vale l'ascolto!
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Generale
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Lettura
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Storia
- Emfi
- 26/05/2021
magnifico
è stato un meraviglioso viaggio, reso ancor più speciale dalla voce della narratrice. profonda espressiva e suadente.
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