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Atalanta – Roma 2-1, una squadra assente
- May 13 2024
- Durata: 8 min
- Podcast
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Riassunto
Sintesi dell'editore
“Questa Atalanta è una squadra ingiocabile, per tutti”: sposiamo questa affermazione di De Rossi al termine della partita. Non basta ovviamente questo a giustificare l’assenza della Roma dalla partita per almeno 66 minuti, ma in tutti i minuti precedenti il rigore generosamente concesso dall’arbitro Guida, la squadra bergamasca ha sovrastato i nostri facendo sembrare la partita una sfida di inizio campionato contro i boscaioli della Valtellina.
Dovremmo anche dire due parole su quel “ingiocabile per tutti” perché una forma fisica del genere a fine campionato, con tre competizioni portate avanti fino alla fine, è quantomeno invidiabile. E poi, diciamocelo, a parte lo “straordinario” Deketelare (2 gol in più di Pellegrini), tutti gli altri dovrebbero allenarsi un po’ di più sul tiro in porta, non essendo stati capaci di segnare neanche a porta vuota.
E i nostri? Assenti dalla partita mentalmente, più che fisicamente. Spauriti e poi annientati dall’uno-due dell’Atalanta. Calpestati, quasi irrisi dagli avversari. Fino al rigore, a quella piccola speranza che s’è accesa all’improvviso. Quello li ha risvegliati dal torpore, facendoli quasi arrivare al pareggio o almeno provandoci veramente.
E dunque, di cosa ci lamentiamo? DI una rosa costruita male, piena di giocatori fragili, a fine ciclo, e di tanti lavoratori interinali della pelota sicuri che nel loro futuro non ci saranno più i campi di Trigoria.
Ora De Rossi dovrà ottenere dalla squadra i prossimi 6 punti a disposizione (almeno provarci con convinzione, per carità, c’è sempre un avversario), per difendere un misero sesto posto che potrebbe anche aprire le porte dell’Europa che conta; ma soprattutto prendere questi 6 punti per salvare la faccia e ripartire, questa volta speriamo con un progetto nuovo al quale sicuramente il mister starà già lavorando.
Forza Roma!
Dovremmo anche dire due parole su quel “ingiocabile per tutti” perché una forma fisica del genere a fine campionato, con tre competizioni portate avanti fino alla fine, è quantomeno invidiabile. E poi, diciamocelo, a parte lo “straordinario” Deketelare (2 gol in più di Pellegrini), tutti gli altri dovrebbero allenarsi un po’ di più sul tiro in porta, non essendo stati capaci di segnare neanche a porta vuota.
E i nostri? Assenti dalla partita mentalmente, più che fisicamente. Spauriti e poi annientati dall’uno-due dell’Atalanta. Calpestati, quasi irrisi dagli avversari. Fino al rigore, a quella piccola speranza che s’è accesa all’improvviso. Quello li ha risvegliati dal torpore, facendoli quasi arrivare al pareggio o almeno provandoci veramente.
E dunque, di cosa ci lamentiamo? DI una rosa costruita male, piena di giocatori fragili, a fine ciclo, e di tanti lavoratori interinali della pelota sicuri che nel loro futuro non ci saranno più i campi di Trigoria.
Ora De Rossi dovrà ottenere dalla squadra i prossimi 6 punti a disposizione (almeno provarci con convinzione, per carità, c’è sempre un avversario), per difendere un misero sesto posto che potrebbe anche aprire le porte dell’Europa che conta; ma soprattutto prendere questi 6 punti per salvare la faccia e ripartire, questa volta speriamo con un progetto nuovo al quale sicuramente il mister starà già lavorando.
Forza Roma!
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