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Volevo essere una vedova

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Volevo essere una vedova

Di: Chiara Moscardelli
Letto da: Tina Venturi
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A proposito di questo titolo

Che fine ha fatto Chiara, l'aspirante ma mancata gatta morta? L'abbiamo lasciata a trent'anni, senza uno straccio di fidanzato, e la ritroviamo a quarantacinque, ancora single. Com'è potuto accadere? Com'è arrivata a questa età senza sposarsi, fare figli, adeguarsi alla vita che sua madre e le zie, anche quelle degli altri, prevedevano per lei? Per capirlo Chiara si racconta, ai lettori e all'analista, ripercorrendo gli ultimi dieci anni: il trasferimento a Milano, dove sperava di accasarsi e invece ha trovato sciami di gay, il lavoro in una città che per certi versi le è ostile, i disastri sentimentali e il fatto che tutti, ma proprio tutti, persino il dentista o l'ortopedico, continuino a chiederle perché sia sola. Così, pur di non essere sottoposta al solito strazio, all'ennesima visita medica decide di spacciarsi per vedova, guadagnandosi uno status finalmente accolto dalla società. Se è vedova, allora qualcuno se l'era presa, anche se poi è morto!

©2019 Giulio Einaudi editore (P)2024 Giulio Einaudi editore
Letteratura e fiction Narrativa contemporanea Narrativa di genere Narrativa femminile

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Niente giri di parole, Chiara è chiara: la ceretta è un'avventura, il portiere leghista non fa entrare neanche gli inquilini, ... La moscardelli è un raro esempio di adorabile ironica semplicita.

Una commedia

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divertente quasi autobiografia, lette bene con una bella intonazione, ti fa sorridere spesso ma scorre veloce verso il "The End"

divertente

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purtroppo il filone thriller non è nelle mie corde.
qui ritroviamo la prima Chiara, quella della gatta morta piena di dubbi, tristezze ostacoli da superare. Bel libro!

questa è la moscardelli che mi piace

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un libro leggero, non impegnato ed ironico in cui la protagonista scrittrice riesce a fare calare nelle proprie dis-avventure

la naturalezza

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“Sono invecchiata alla velocità della luce! Come è potuto succedere?! … Volevo indietro la bambina che credeva nelle favole!” Negli ultimi minuti per fortuna spiega perché voleva essere una vedova… sarei rimasta col dubbio a vita! Molto motivante l’epilogo, la parte che mi è piaciuta di più. “La vita è un’avventura e nessuno dovrebbe impedirsi di viverla. Siamo noi il nostro lieto fine”.

Siamo noi il nostro lieto fine.

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