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Ogni mattina a Jenin

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Ogni mattina a Jenin

Di: Susan Abulhawa
Letto da: Elena Ferrantini
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A proposito di questo titolo

Susan Abulhawa ha scritto un romanzo struggente che può fare per la Palestina ciò che il Cacciatore di aquiloni ha fatto per l'Afghanistan. Di vibrante realismo e inesorabilmente diretto alla verità, racconta con sensibilità e pacatezza la storia di quattro generazioni di palestinesi costretti a lasciare la propria terra dopo la nascita dello stato di Israele e a vivere la triste condizione di "senza patria".

Attraverso la voce di Amal, la brillante nipotina del patriarca della famiglia Abulheja, viviamo l'abbandono della casa dei suoi antenati di Ain Hod, nel 1948, per il campo profughi di Jenin. Assistiamo alle drammatiche vicende dei suoi due fratelli, costretti a diventare nemici: il primo rapito da neonato e diventato un soldato israeliano, il secondo che invece consacra la sua esistenza alla causa palestinese. E, in parallelo, si snoda la storia di Amal: l'infanzia, gli amori, i lutti, il matrimonio, la maternità e, infine, il suo bisogno di condividere questa storia con la figlia, per preservare il suo più grande amore.

La storia della Palestina, intrecciata alle vicende di una famiglia che diventa simbolo delle famiglie palestinesi, si snoda nell'arco di quasi sessant'anni, attraverso gli episodi che hanno segnato la nascita di uno stato e la fine di un altro. In primo piano c'è la tragedia dell'esilio, la guerra, la perdita della terra e degli affetti, la vita nei campi profughi, come rifugiati, condannati a sopravvivere in attesa di una svolta. L'autrice non cerca i colpevoli tra gli israeliani, che anzi descrive con pietà, rispetto e consapevolezza, racconta invece la storia di tante vittime capaci di andare avanti solo grazie all'amore.

©2011 Feltrinelli Editore (P)2024 Feltrinelli Editore
Di guerra e militare Narrativa contemporanea Narrativa di genere Thriller e suspense

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Più rilevanti
Racconta la verità di un popolo esiliato, dimenticato dal mondo. Racconta la forza dell’amore, dell’amicizia, della speranza.

Romanzo struggente e bellissimo

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mai come oggi questo libro risulta essere attuale E aiuta le nuove generazioni a comprendere l'essenza dei conflitti si ora in essere

nulla è cambiato

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Tutta l’umanità in un racconto. In decenni di occupazione e soprusi. Chissà se ci sarai mai una giustizia per tutte le vittime della cattiveria umana.

Emozionante

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... la consapevolezza che la narrazione occidentale è solo un punto di vista distorto ed egoista.
ho passato 11 ore con il nodo alla gola, le lacrime agli occhi e i brividi.
Alcune volte continuare è stato difficile. forse sempre.
Mi sento in colpa. Non ho parole.

ogni dolorosa riga una nuova dolorosa consapevolezza

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Tutto è meravigliosamente raccontato. Tanto da imparare, tanto da pensare, tanto da condividere. Quanta umanità.

Commovente

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