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Nella vigna
- Spaghetti horror
- Letto da: Librinpillole
- Durata: 38 min
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Sintesi dell'editore
L'antico vigneto della famiglia Masoero è da sempre ritenuto un luogo spaventoso. In paese lo evitano tutti, così come si tengono alla larga dal suo ultimo proprietario: un anziano zoppo di nome Violante che vive recluso nel suo cascinale in rovina.
Si dice che sia pazzo e che in passato abbia fatto del male a una ragazza. Ma dietro a tutto questo sembra esserci qualcosa di ancora più oscuro e contorto: un sentimento di terrore superstizioso che sfida le leggi della realtà e della natura.
Ce lo racconta direttamente Gino, un vecchio piemontese dalla parlata sboccata e divertente, che da ragazzo, proprio tra quei vigneti, ha vissuto un'esperienza a dir poco terrificante.
Nella vigna è un BookMovie ambientato nelle campagne piemontesi, ricco d'ironia e atmosfere inquietanti, che si ascrive al sottogenere del filone Gotico Piemontese.
Bookmovie nasce dall'incontro tra audiolibro e dramma radiofonico. Un'esperienza audio in cui la narrazione e la recitazione si fondono, mentre le componenti sonore, tipiche del cinema, rapiscono l'ascoltatore proiettandolo al centro della storia.
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- Marco Maulini
- 17/06/2022
lovecraftiano bucolico
da Piemontese e amante dello stile lovecraftiano l' ho trovato molto piacevole. Ho apprezzato particolarmente la sfumatura dialettale.
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- Marco
- 29/05/2022
bella storia e ottimo narratore
una bella storia horror italiana potremmo rivaleggiare con americani o inglesi.
librinpillole è un ottimo narratore per l horror.
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- Cliente Kindle
- 21/03/2022
bello ma
Avrei voluto più dettagli. insomma un racconto inquietante però mi sarebbe piaciuto che fosse stata raccontata la storia intera.
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- Leandro zenobi
- 25/10/2021
Una piacevole scoperta
Lovecraft in salsa toscana con un racconto che ti cattura e narrato in modo esemplare
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- Massimo ficili
- 06/09/2021
terrificante
racconto breve ma interessante
condito da una vena ironica che non guasta affatto
vado ad ascoltarli tutti
interpretazione magistrale come sempre ad opera di libri in pillole
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- gin
- 22/08/2021
Sartirana non delude mai
Altro bellissimo racconto di Christian Sartirana che ci fa conoscere i lati oscuri della collina piemontese. Terrorizzante e divertente. Qualità dell’ audio e lettura di alto livello.
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- Sara
- 20/08/2021
Consigliatissimo!
Il vigneto dei Masoero, proprietario incluso, è da sempre un luogo che incute timore e dal quale tutti si tengono lontani. Gino, il narratore, nel 1958 ha un incontro molto ravvicinato proprio con Violante Masoero, ultimo abitante del vecchio cascinale adiacente alla vigna. Ed è esattamente lì che avverrà la discesa in un abisso oscuro gonfio di terrore.
Christian Sartirana ci permette di calarci a pieno nella pura tradizione piemontese attraverso questi audio racconti curati nei minimi dettagli. Suoni, rumori di sottofondo, un’ottima recitazione, ci consentono di vivere un’esperienza immersiva nella paura e nell’inquietudine. I protagonisti delle due storie sono pieni di carattere e personalità, il linguaggio è diretto, affilato e tagliente come un rasoio, estremamente evocativo e visionario. L’autore, esponente del Gotico Piemontese, sa evocare l’orrore con grande abilità e lo fa nella nostra provincia italiana, nel mio Piemonte, imbevendo le sue trame di tutto il sapore di questa regione. Le sue storie sono sempre un crescendo in cui l’intensità del male tocca il suo apice nella parte finale.
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- Mak⅔
- 06/08/2021
Simpatico
SI è stato simpatico come racconto mi ha sorpreso infatti il ruolo della figura macabra e misteriosa , soprattutto nella descrizione così dettagliata whoo!!! Il narratore veramente avvolgente con la sua voce, niente da dire è ideale per questi racconti . Lo consiglio ad amanti amanti dell'horror come me ,soprattutto se vi piace immaginare figure macabre , misteriose ,gore o splatter .
VERAMENTE BELLO .
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- Piccolo Scrivano
- 05/08/2021
Chi vendemmia l’uva acerba…
Questo racconto pur essendo ambientato negli a anni 50 ci riporta alla narrativa lovecraftiana, con i medesimi espedienti narrativi e lessicali mostrandone tutto il limite senza mantenerne il fascino. Purtroppo l’autore è ancora molto acerbo e non riesce a portare i monologhi deliranti dei personaggi di H.P. E nemmeno le ambientazioni, in un formato moderno apprezzabile; più che un racconto gotico sembra il canovaccio per l’ambientazione di un gioco di ruolo da giocare tra amici.
Tralascio per pietà ogni commento sul simil piemontese utilizzato.
La lettura potrebbe essere sufficiente, ma è azzoppata da un dialetto piemontese troppo improbabile letto con inflessione Lombardo veneta. Si capisce che il lettore non aveva la minima conoscenza di cosa stava pronunciando e cercava di inventarsi un’inflessione immaginata dalle caricature di Macario viste in Tv.
Più di due non posso dare.
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- Stefania F
- 14/07/2021
La pronuncia…
Una breve storia originale, ben studiata.
Ma la pronuncia…. E anche i termini, sono sbagliati! Più che Monsù Masoero sembra Esposito 🤣
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