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Le Favole del non più Favole
- Letto da: Luciano Simonelli, Claudio Pina
- Durata: 1 ora e 43 min
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Sintesi dell'editore
Le favole sono per tutti, come sosteneva Benedetto Croce, e non solo per i bambini. E questo audiolibro di Claudio Rinaldi è rivolto a tutti coloro che, grandi e piccoli, amano sognare.
Alcune delle dodici favole qui raccolte sono nate da eventi reali conditi dalla fantasia: ad esempio, "La famiglia dei pistoni di un'automobile" deriva, veramente, dall'auto dell'autore; quella de "Le foglie con i numeri tatuati sui polsi" è stata ispirata da una foglia raccolta vicino ad un albero, in un parco, dove erano impressi dei numeri. E da quell'immagine ecco una favola per ricordare, sempre, la tragica deportazione del popolo ebreo durante la seconda guerra mondiale.
"La matita magica" scaturisce da uno strano episodio: su una cartina geografica, appoggiata sulla scrivania dell'autore, c'era una matita che indicava l'Africa. Uno spunto, quasi un'indicazione per una favola che pone l'accento sulla fame nel mondo. Un'altra è sulla violenza: i personaggi sono delle camicie.
"Il ciuffo d'erba di nome Paciucchino", è dedicata a mamma Elena, la madre dell'autore, e l'ha scritta prima della sua scomparsa: perdere una persona amata non significa perdere completamente la Fede.
Già, proprio "Le Favole del Non più Favole", come recita il titolo, con le voci di Luciano Simonelli e Claudio Pina, sono un esemplare esempio di come una bella penna come quella di Claudio Rinaldi, intinta di fantasia, possa trasformare ogni spunto della realtà in una bella fiaba. Un'opera, questa, assolutamente originale, innovativa.
Alcune delle dodici favole qui raccolte sono nate da eventi reali conditi dalla fantasia: ad esempio, "La famiglia dei pistoni di un'automobile" deriva, veramente, dall'auto dell'autore; quella de "Le foglie con i numeri tatuati sui polsi" è stata ispirata da una foglia raccolta vicino ad un albero, in un parco, dove erano impressi dei numeri. E da quell'immagine ecco una favola per ricordare, sempre, la tragica deportazione del popolo ebreo durante la seconda guerra mondiale.
"La matita magica" scaturisce da uno strano episodio: su una cartina geografica, appoggiata sulla scrivania dell'autore, c'era una matita che indicava l'Africa. Uno spunto, quasi un'indicazione per una favola che pone l'accento sulla fame nel mondo. Un'altra è sulla violenza: i personaggi sono delle camicie.
"Il ciuffo d'erba di nome Paciucchino", è dedicata a mamma Elena, la madre dell'autore, e l'ha scritta prima della sua scomparsa: perdere una persona amata non significa perdere completamente la Fede.
Già, proprio "Le Favole del Non più Favole", come recita il titolo, con le voci di Luciano Simonelli e Claudio Pina, sono un esemplare esempio di come una bella penna come quella di Claudio Rinaldi, intinta di fantasia, possa trasformare ogni spunto della realtà in una bella fiaba. Un'opera, questa, assolutamente originale, innovativa.
©2014 Simonelli Editore (P)2017 Simonelli Editore