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La felicità non va interrotta

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La felicità non va interrotta

Di: Anna Bardazzi
Letto da: Valentina De Marchi, Claudia Ferri
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A proposito di questo titolo

Quando si incontrano per la prima volta, Lena è appena scesa da un aereo ed è una delle migliaia di minori bielorussi mandati in Italia a disintossicarsi dalle radiazioni di Chernobyl; Anna la sta aspettando con i suoi genitori, pronti a ospitarla per un mese, e ha un po' paura che questa bambina biondissima sia venuta a rubarle l'amore della sua famiglia o, peggio, i suoi giochi.

Ma a entrambe basta un niente per superare la diffidenza e scoprirsi legate da un affetto indissolubile che le renderà 'sorelle per sempre', anche quando saranno lontane. Vent'anni dopo sono di nuovo in un aeroporto, stavolta a Minsk. Anna ha studiato Scienze politiche e sacrificato molto di sé per inseguire un sogno: combattere la dittatura che opprime la Bielorussia e salvare l'amica. Ma anche se Lena è cresciuta tra mille difficoltà - la madre scomparsa, un fratellino disabile, una figlia da crescere da sola - il ruolo della vittima, dell'essere indifeso, proprio non fa per lei. Entrambe, a modo loro, sono due guerriere. Quando si riabbracciano, un'occhiata e tre parole pronunciate a fior di labbra sono sufficienti per capire che tutto sta per cambiare radicalmente.

E che forse, prima di pensare agli altri, dovranno imparare a prendersi cura di loro stesse. Alternando le voci delle due protagoniste, Anna Bardazzi racconta il destino comune a tante donne che in ogni luogo devono lottare per una vita migliore. E mostra come, anche nel grigiore apparente di alcune storie, possa sempre brillare la luce della felicità, di relazioni nate per caso e coltivate nonostante le distanze, non solo geografiche.

©2021 Salani (P)2022 Adriano Salani Editore
Narrativa di genere Narrativa letteraria Relazioni

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Due di noi copertina
Più rilevanti  
Un romanzo di un’amicizia viscerale, di sorellanza, di sentimenti profondi.
Anna incontra Lena la prima volta a sette anni quando arriva in Italia dalla Bielorussia per “pulirsi” dalle radiazioni di Chernobyl, un mese.
A sedici anni Lena torna in Italia, e così pur sceglie di di non rimandare, rafforza il legame che le accompagnerà per tutta la loro vita.
E’ una storia molto intima che scava nell’animo dei protagonisti offrendo dettagliate fotografie della loro vita, leggere questo romanzo e’ stato come quando a casa della nonna sfogli un album di famiglia e condividi racconti vivi che ti toccano il cuore.
“Anni dopo, durante la malattia, mio papà mi aveva raccontato di quel giorno d’inizio estate, in cui sentendoci ridere e sentendo il rumore dell’acqua, aveva chiesto a mia mamma: «Come mai non le sgridi? Chissà che casino stanno combinando». E lei aveva risposto: «La felicità non va interrotta».

Una storia femminile.

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Stupendo, vero, duro. Ottima lettura. Parla di storia, di vita e di amore. Si legge volentieri

Lo consiglio assolutamente.

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mi è piaciuto molto questo libro, sia per il contenuto che per la lettura. interessante, coinvolgente che fa nascere emozioni. uno scorcio su altre culture e storie...

coinvolgente

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Voci di lettura splendida.
La storia era partita molto bene. Poi si perde un po’ la trama. Alcuni dialoghi e riflessioni sembrano forzati. Leggo spesso libri profondi che parlano del significato della vita, ma verso il finale alcuno dialoghi mi sembravano forzati, innaturali. Forse essere riflessioni scritte. La tecnica del flashback usata troppe volte. Peccato ne avevo sentito parlare bene, mi aspettavo di più

Trama un po’ debole

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