
Di chi è la colpa
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Gabriele Donolato
A proposito di questo titolo
Dare agli altri la colpa della propria infelicità è un esercizio di malafede collaudato, una tentazione alla portata di tutti. Ed è ciò che prova a fare anche il protagonista di questo romanzo. Almeno fino a un certo punto. Figlio unico di una strana famiglia disfunzionale, con genitori litigiosissimi e assediati dai debiti, è stato un bambino introverso, abituato a bastare a se stesso e a cercare conforto nella musica e nei propri pensieri. Cresciuto in una dimensione rigidamente mononucleare - senza mai sentir parlare di nonni e parenti in genere -, sulla soglia dell'adolescenza scopre che naturalmente un passato c'è, ed è anche parecchio ingombrante. Accade così che un terribile fatto di sangue travolga il protagonista facendo emergere i traumi fino a quel momento rimossi. Da un giorno all'altro entrerà a far parte di una famiglia nuova di zecca, in cui inaugurerà una vita di clamorosa impostura. Incontrerà personaggi affascinanti, viaggerà, frequenterà le migliori scuole e svilupperà un'insana passione per la letteratura, sulla scorta del disperato amore verso una cugina eccentrica, amante dei romanzi vittoriani. Ipocrisie, miserie, rancori e infelicità: pensava di esserseli definitivamente lasciati alle spalle, ma dovrà prendere atto che si tratta di veleni che infestano tutte le famiglie. Impossibile salvarsi.
In questo romanzo scintillante, trascinante, commovente, Alessandro Piperno compie una magnifica sintesi delle sue identità romanzesche. Torna alla narrazione in prima persona ritrovando l'affabulazione pirotecnica, beffarda, iconoclasta del suo esordio, e la contempera con la vena introspettiva e dolente che percorre Il fuoco amico dei ricordi. Di chi è la colpa è il nuovo, bellissimo romanzo di uno dei più grandi scrittori italiani, vincitore del premio Campiello Opera prima, del premio Strega e, in Francia, del Prix du meilleur livre étranger.
©2021 Mondadori Libri (P)2024 Mondadori LibriCosa pensano gli ascoltatori di Di chi è la colpa
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Generale
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Lettura
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Storia
- Bianca Maria Bartolomei
- 27/01/2025
linguaggio eccessivamente forbito
Troppe digressioni piuttosto noiose con un linguaggio eccessivamente forbito tale da renderlo non accessibile a tutti.
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Generale
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Lettura
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Storia
- MAURIZIO R.
- 09/05/2025
Solita lettura pedestre
Una storia personale e familiare, che potrebbe somigliare a una piccola saga se non desse l'impressione che l'autore parli a se stesso piuttosto che di se stesso. Un lavacro spirituale in definitiva, mentre gli episodi che potrebbero costituire la storia si dilatano all'infinito toccando più volte la pedanteria. Numerosi inutili preziosismi linguistici, con alcuni autentici infortuni..
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Generale
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Lettura
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Storia
- Utente anonimo
- 08/01/2025
La coerenza narrativa mi ha colpito
Un lievissimo senso di fastidio per il linguaggio, così perfettamente preciso e forbito, da generare quasi un colpevole senso di imbarazzo per l'Autore.
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Generale
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Lettura
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Storia
- previdi m.
- 11/04/2025
tecnica di scrittura eccellente
una tecnica di scrittura eccellente, sofisticata non a caso lo scrittore è sbocciato quasi come un classico sin dagli esordi non riesce però a supportare abbastanza scadendo nel solito cliché del progressista intellettuale ebreo psicanalizzato nei tradizionali e soliti sensi di colpa le solite incursioni nella cultura pop anni 80 e lo scadere nella immancabile pruderie sessual/ formativa ...insomma pH.Roth o Mann sono lontani..questo romanzo pur apprezzatbile rimane nel presente non svetta oltre..nel classico credo
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