Tutta colpa di Basaglia copertina

Tutta colpa di Basaglia

Di: Piano P
  • Riassunto

  • Negli Anni 70, Franco Basaglia rivoluzionò la psichiatria insieme a un gruppo di collaboratori, liberando i malati dai manicomi. Che cosa resta di quella straordinaria avventura collettiva che da Gorizia, Colorno e Trieste si diffuse in tutto il mondo? In occasione del centenario della nascita del padre della legge 180/1978, Ludovica Jona ed Elisa Storace hanno realizzato una bio-inchiesta, tra scienza, medicina, politica e sociologia, trovando risposte spesso sconvolgenti. Accanto alla ricostruzione del percorso che portò alla chiusura degli ospedali psichiatrici e all’apertura verso il territorio, attraverso le voci di molti testimoni diretti e materiali di repertorio inediti, si sviluppa un’inchiesta su come viene affrontato, oggi, in Italia, il disagio mentale. Una questione di grande attualità, specie tra i più giovani. Una serie, in 7 episodi, di Ludovica Jona ed Elisa Storace. In uscita ogni venerdì. Adattamento e produzione di Carlo Annese. Editing audio di Manuel Iannuzzo e Giulia Pacchiarini. Montaggio di Federico Caruso. L'illustrazione di copertina è di Marta Signori.
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  • Trailer. Dall'8 marzo ascolta la nuova serie
    Feb 27 2024
    "Tutta colpa di Basaglia" è una serie in sette episodi sull'avventura collettiva che alla fine degli Anni 70 portò alla chiusura dei manicomi in Italia, e su cosa è rimasto di una rivoluzione - tra medicina, scienza, politica e filosofia - che tuttora viene messa in discussione. Iscriviti alla serie e dall'8 marzo, ogni venerdì, ascolta il racconto di Ludovica Jona ed Elisa Storace, una bio-inchiesta tra la storia e l'attualità. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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    5 min
  • 1. «E mi no firmo!»
    Mar 7 2024
    Camicie di forza, catene, lobotomie. Non più tardi di cinquant’anni fa questi erano i metodi terapeutici ai quali venivano sottoposti i malati psichiatrici. Curarli era considerato impossibile; pensare che la società potesse accettarli, altrettanto. L’unica soluzione era l’internamento, perché non nuocessero e non dessero “pubblico scandalo”. La rivoluzione comincia da un giovane psichiatra veneziano, Franco Basaglia: appena nominato direttore del manicomio di Gorizia, nel novembre del 1961, decide di non firmare la lista dei “matti” da legare ogni giorno. E apre laboratori di falegnameria e altre professioni. Franco Perazza, ex direttore del Dipartimento di Salute Mentale di Gorizia, e altri testimoni dell’epoca (psichiatri, infermieri e utenti, che ora lavorano, tra l’altro, in un progetto per il recupero dell’archivio storico dell’ex manicomio) raccontano come Basaglia abbia realizzato in meno di dieci anni la trasformazione dell'ex ospedale psichiatrico in comunità terapeutica, attirando studiosi da tutto il mondo. Oggi a Gorizia, non ci sono strutture psichiatriche chiuse dove “mettere” i pazienti, ma un Centro di Salute Mentale ben organizzato, aperto 24 ore su 24, e operatori sempre pronti ad assistere le persone a casa, se vanno in crisi. E si scopre che il costo di questa assistenza è, per le casse pubbliche, anche minore, in proporzione, di quello pagato nel Lazio per le residenze psichiatriche private. Grazie alla cooperativa “La Collina”, per gli estratti dell’audio-documentario “B come Basaglia”; con la voce dell’infermiere Enzo Quai; all’Archivio Audiovisivo del Movimento operaio e democratico, per l’intervista di Franco Basaglia dal documentario “La Pena immensa”, di Maurizio Rotundi. E grazie a Marco Visintin, psicologo del centro del Dipartimento di Salute Mentale di Gorizia, che ha letto la poesia “Il Principe”. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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    39 min
  • 2. «E tu slegalo subito»
    Mar 14 2024
    La contenzione meccanica, cioè l’atto di legare i pazienti ai letti, riporta alla mente l’orrore dei vecchi manicomi. In realtà, è tutt’altro che superata: solo una ventina dei 318 reparti psichiatrici attivi in Italia dichiarano di non legare; gli altri, ancora oggi, legano. Entreremo in questo mondo fatto di violenza e coercizione attraverso la testimonianza di Alice Banfi, scrittrice e artista che ha subìto più volte questa pratica sulla propria pelle, e l’esperienza di psichiatri e operatori. Ma lo faremo soprattutto grazie alla ricostruzione di quello che accadde nel manicomio di Gorizia alla fine degli Anni 60, quando Franco Basaglia decise di non praticare più la contenzione, diventando un simbolo delle contestazioni studentesche. Per curare i malati, lui doveva liberarli, non legarli, anche se questo lo esponeva a rischi e strumentalizzazioni, come nel caso, molto discusso, di un paziente che durante il reinserimento in famiglia uccise la moglie. Grazie al Corriere della Sera; alla cooperativa “La Collina”, per gli estratti dall'audio documentario “B come Basaglia”, con la voce dell’avvocato Nereo Battello; alla società di produzione Videoest, per gli estratti dall’intervista a Franco Basaglia di Gianfranco Rados per Tv Koper - Telecapodistria. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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    36 min

Sintesi dell'editore

Negli Anni 70, Franco Basaglia rivoluzionò la psichiatria insieme a un gruppo di collaboratori, liberando i malati dai manicomi. Che cosa resta di quella straordinaria avventura collettiva che da Gorizia, Colorno e Trieste si diffuse in tutto il mondo? In occasione del centenario della nascita del padre della legge 180/1978, Ludovica Jona ed Elisa Storace hanno realizzato una bio-inchiesta, tra scienza, medicina, politica e sociologia, trovando risposte spesso sconvolgenti. Accanto alla ricostruzione del percorso che portò alla chiusura degli ospedali psichiatrici e all’apertura verso il territorio, attraverso le voci di molti testimoni diretti e materiali di repertorio inediti, si sviluppa un’inchiesta su come viene affrontato, oggi, in Italia, il disagio mentale. Una questione di grande attualità, specie tra i più giovani. Una serie, in 7 episodi, di Ludovica Jona ed Elisa Storace. In uscita ogni venerdì. Adattamento e produzione di Carlo Annese. Editing audio di Manuel Iannuzzo e Giulia Pacchiarini. Montaggio di Federico Caruso. L'illustrazione di copertina è di Marta Signori.
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  • Cliente Amazon
  • 11/03/2024

è storia!!!

storia di una diversità, così come è diverso l'approccio ad una persona "diversa". sono curiosa di ascoltare le prossime puntate. lavoro in un CSM del nord-est e rivedo l'approccio descritto ma in passato ho lavorato anche nelle strutture convenzionate (nel nord italia) sempre riportate dalle autrici. giorno e notte! questo podcast a mio avviso è un grande invito alla riflessione

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