• 05. Aria Pura

  • Feb 12 2024
  • Durata: 15 min
  • Podcast
  • Riassunto

  • È interminabile l’applauso che segue alla sentenza di assoluzione pronunciata da Flavio Monteleone, presidente della IV sezione della Corte d’appello di Roma. Lacrime, abbracci, incoraggiamenti. Ma che giustizia è un'assoluzione per non aver commesso il fatto dopo quasi 33 anni di carcere da innocente? Dopo una vita rubata, gli affetti negati, il lavoro perduto. Un’esistenza da Robinson Crusoe, come spiega lo psichiatra Antonio Piro. Isolato, distaccato da tutto, conservando la sua gentilezza, come ricorda don Ettore Cannavera.
    Ma ora si tirano le somme, ci sono spese da affrontare, debiti da onorare. A Beniamino, protagonista del più clamoroso e lungo errore giudiziario della giustizia italiana, adesso spetta un congruo risarcimento.
    L’ex procuratrice generale della Corte d’appello di Cagliari Francesca Nanni è felice della sentenza. E sottolinea che la Corte d'appello di Roma ha disposto la trasmissione degli atti alla procura per tre testimonianze rese in aula. L’avvocato Mauro Trogu è già pronto a chiedere l’indennizzo per il suo assistito. Irene Testa, garante dei detenuti della Sardegna, sa che senza il risarcimento la sua missione non è definitivamente compiuta.
    La sua battaglia continua. Perché quella di Beniamino sarà veramente libertà solo quando la giustizia lo risarcirà per intero.
    Intanto Walter Marcialis, il superfonico che si è occupato del caso Zuncheddu, brinda a Beniamino con tutta la comunità di Burcei stappando bottiglie di Cagnulari e di Vermentino. L’etichetta è Benjamin 2023.
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Sintesi dell'editore

È interminabile l’applauso che segue alla sentenza di assoluzione pronunciata da Flavio Monteleone, presidente della IV sezione della Corte d’appello di Roma. Lacrime, abbracci, incoraggiamenti. Ma che giustizia è un'assoluzione per non aver commesso il fatto dopo quasi 33 anni di carcere da innocente? Dopo una vita rubata, gli affetti negati, il lavoro perduto. Un’esistenza da Robinson Crusoe, come spiega lo psichiatra Antonio Piro. Isolato, distaccato da tutto, conservando la sua gentilezza, come ricorda don Ettore Cannavera.
Ma ora si tirano le somme, ci sono spese da affrontare, debiti da onorare. A Beniamino, protagonista del più clamoroso e lungo errore giudiziario della giustizia italiana, adesso spetta un congruo risarcimento.
L’ex procuratrice generale della Corte d’appello di Cagliari Francesca Nanni è felice della sentenza. E sottolinea che la Corte d'appello di Roma ha disposto la trasmissione degli atti alla procura per tre testimonianze rese in aula. L’avvocato Mauro Trogu è già pronto a chiedere l’indennizzo per il suo assistito. Irene Testa, garante dei detenuti della Sardegna, sa che senza il risarcimento la sua missione non è definitivamente compiuta.
La sua battaglia continua. Perché quella di Beniamino sarà veramente libertà solo quando la giustizia lo risarcirà per intero.
Intanto Walter Marcialis, il superfonico che si è occupato del caso Zuncheddu, brinda a Beniamino con tutta la comunità di Burcei stappando bottiglie di Cagnulari e di Vermentino. L’etichetta è Benjamin 2023.

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