Se il cane non abbaia
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Letto da:
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Emanuela Cardani
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Di:
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Louise Hegarty
A proposito di questo titolo
Irlanda, vigilia di Capodanno. Come ormai di consuetudine, per il compleanno di Benjamin sua sorella Abigail affitta una grande casa in campagna e organizza una festa a tema, in cui si gioca a Cena con delitto. A poco a poco arrivano tutti gli invitati: c'è Margaret, la bellissima ex fidanzata di Benjamin; Stephen, l'amico d'infanzia per il quale Abigail ha sempre avuto un debole; Cormac e Olivia, freschi di fidanzamento; Barbara, la collega di Benjamin che nessuno conosce; e Declan, amico del festeggiato da sempre, appassionato di gioco d'azzardo. Si chiacchiera, si gioca, si beve, c'è chi bacia qualcuno che non dovrebbe, mentre il cuore di qualcun altro viene spezzato. Fino a quando la mattina successiva Benjamin viene trovato morto nel suo letto, con la porta della camera chiusa dall'interno e nessun segno di effrazione. Secondo la polizia e il medico legale si tratta di un suicidio, ma i presenti sono increduli. Improvvisamente, l'universo di Abigail crolla: il suo amatissimo fratello non c'è più e nessuno sa spiegarsi il perché. Ed ecco che, in un mondo sottosopra in cui nulla è più come prima, fa il suo ingresso Bell, un eminente detective che, assieme al suo braccio destro Sacker, è deciso a scovare l'assassino di Benjamin: la casa ha ora un maggiordomo, un giardiniere e una governante. È un mistero a porte chiuse e tutti sono sospettati. Mentre i due conducono le indagini, Abigail affronta il dolore della perdita di Benjamin, e inizia a chiedersi se il vero mistero non sia proprio la vita di suo fratello... Un sorprendente esordio letterario, del tutto originale, che sovverte le regole del giallo classico con estrema consapevolezza ed eleganza. Profondo, commovente, divertente, Se il cane non abbaia è l'opera prima di un'autrice con straordinario talento.
©2025 Mondadori Libri (P)2025 Mondadori LibriAlla fine c'è un capitolo per ogni personaggio che può essere tato il colpevole. Io non ho capito nulla.
Che confusione
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Un grande no
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Di Louise Hegarty
Iniziato stamattina ad audio ascoltarlo e finito poco fa.. Parte lento ma poi innumerevoli colpi di scena vi tengono incollati a questo delitto. Non vi spoilero molto ma parte con un innocente capodanno con delitto tra amici, ma la simulazione si sa che....
Buona lettura o buon ascolto
7n colpo di scena dopo l altro
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Pessimo
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La storia inizia in modo intrigante, una cena con delitto organizzata da Abigail per capodanno, alla quale parteciperà suo fratello Benjamin, che porterà con sé la collega Barbara (l’unica che nessuno conosce), e il gruppo di amici storici. La serata procede, conosciamo le dinamiche che legano le coppie attuali, quelle che lo sono state e quelle che vorrebbero diventarlo. Poi si va a dormire e il giorno dopo viene scoperto il cadavere di Ben, in camera sua. Secondo la polizia si è suicidat0. Da qui in poi si entra in una doppia prospettiva: da un lato Abigail che cerca disperatamente di venire a patti con il fatto di non aver capito e di non aver saputo capire e prevedere, dall’altro veniamo catapultati in una realtà parallela. Un perfetto giallo classico alla Agatha Christie, con l’investigatore geniale, la spalla ingenua, il manierismo assoluto e un po’ straniante con cui viene espresso il dolore per la vittima, la riunione dei sospettati per la rivelazione dell’identità del colpevole. Ma qui non c’è un solo colpevole, questi reiterati disvelamenti, durante i quali, a turno viene messo in campo uno dei motivi e dei modus operandi classici dei gialli della Christie, accusando di volta in volta i singoli partecipanti, non sono altro che una interpretazione simbolica del loro senso di colpa. Il parallelo tra l’inchiesta dell’investigatore privato e l’inchiesta personale e dolorosa di Abigail presso i suoi amici ci chiarisce che tutti si sentono colpevoli, a turno, del suicidi0 del loro amico e fratello e tutti cercano un modo per sopravvivere a questa consapevolezza.
Finale struggente, simbolico anche questo, la rappresentazione del legame forte che c’era tra Abigail e Benjamin, il ricordo di una giornata semplice eppure speciale, come raramente mentre le viviamo ci accorgiamo che siano, quando la famiglia ancora era tutta. Ora Abigail è l’unica rimasta, l’unica sulla quale grava il senso di colpa della sopravvissuta, l’unica che non possa condividerlo più con nessuno. È un finale non del tutto negativo però, se Abigail riuscirà a fare tesoro della saggezza della zia: continuare semplicemente a vivere, un giorno alla volta.
Cinque stelline e l’idea di comprare il cartaceo perché secondo me l’alternanza delle due realtà parallele su carta rende meglio. Se lo ascoltate su Audible, un plauso alla lettrice, davvero molto brava.
Questo non è un giallo ma non tutti evidentemente lo capiscono
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Commovente
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originale
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struttura crea confusione
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Terribile
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