Pizzica amara
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Letto da:
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Stefania Rusconi
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Di:
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Gabriella Genisi
A proposito di questo titolo
Nel cimitero di un paesino vicino a Lecce, terra incantata battuta dal vento e incendiata dal sole, viene profanata la tomba di Tommaso Conte, un ragazzo morto qualche anno prima per un sospetto incidente. Poco tempo dopo, lì vicino, vengono trovati due cadaveri: una ragazza di origini balcaniche dall'identità sconosciuta e la liceale Federica Greco, figlia di un senatore. Annegata sulla spiaggia la prima e impiccata a un albero la seconda.
A indagare c'è il maresciallo Chicca Lopez, giovanissima salentina e carabiniera ribelle. Appassionata di moto e fidanzata con Flavia, una compagna piuttosto esigente che, come i più genuini mariti pugliesi, la aspetta a casa pretendendo la cena, Chicca ogni giorno lotta per farsi spazio in un ambiente di soli uomini come quello della caserma.
Determinata, cocciuta, sfrontata, è alla ricerca della verità costi quel che costi, anche la vita. Cosa lega quei cadaveri e la serie di inspiegabili sparizioni degli adolescenti della zona? E chi è quella donna che si dice possegga gli antichi poteri delle macare, le streghe del Salento?
Combattendo l'omertà di una comunità che non vuole incrinare l'immagine di terra da sogno, Chicca Lopez si troverà invischiata in una vicenda dai contorni sempre più inquietanti, tra rituali sanguinosi, magia e loschi traffici.
©2019 Rizzoli (P)2019 RizzoliScontenta della lettrice i cui toni non sempre rispecchiavano il racconto. Inoltre credo che forse sarebbe stata più indicata una lettrice pugliese per dare più colore alle espressioni dialettali e ai monologhi di una protagonista salentina.
parzialmente soddisfatta
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La trama va bene anche se si intuisce presto chi è il colpevole designato e talvolta si perda in rivoli che non hanno influenza sullo svolgimento complessivo della storia.
Buona l'idea di affidare lo svolgimento dei fatti alle sette sataniche e ai festini erotico-sadici, anche se la loro descrizione pare più ispirarsi a Eyes wide shut che al Pendolo di Focault. Infatti i festini vengono descritti in una maniera molto Hollywoodiana e coinvolgono una pletora di personaggi poco credibile.
La psicologia di personaggi co-protagonisti è tagliata con l'accetta - Flavia è una desperate housewife appiccicosa, isterica e rompiscatole, il Capitano Biondi un maschilista ottuso e fascistoide - o addirittura assente - la Macara non si capisce cosa pensi e passa da un comportamento all'altro senza motivazioni apparenti-.
I dialoghi sono spesso forzosamente protratti come per "allungare il brodo" senza aggiungere nulla alla descrizione dei personaggi o della situazione.
Assolutamente insopportabili le lunghe dissertazioni sul problema della Xylella, la pandemia degli olivi, che fanno riferimento a posizioni antiscientifiche e antistoriche (nel 2019 quando è uscito il romanzo, era chiaro che il batterio non era un complotto, ma un killer biologico arrivato da lontano). Le lunghe dissertazioni sul tema sembrano mirare a dare dignità letteraria alle teorie complottiste di comici e personaggi televisivi, piuttosto che a descrivere la reale situazione della complessa realtà agricola salentina. Fra l'altro l'autrice, descrivendo le nuove varietà resistenti alla malattia. le definisce straniere, ignorando che una è il "Leccino" da sempre presente negli oliveti salentini e l'altra, la "Favolosa FS17", è un ibrido del Leccino, quindi assolutamente radicata nel territorio. Nel 2019 queste informazioni erano ampiamente diffuse.
Anche la conoscenza del territorio appare viziata di idealismo e di scarsa conoscenza della realtà storico-culturale del Salento. Le descrizioni del tarantismo e della pizzica avrebbero meritato maggiore approfondimento basato su evidenze etnologiche piuttosto che su raffigurazioni idealizzate e intellettuali, quasi a indicare che anche l'autrice appartiene a quella classe di (da lei apparentemente disprezzati) turisti estivi che vivono il Salento in maniera "vacanziera".
Infine il ritratto di una magistratura asservita agli interesse dei "poteri forti" contrasta fortemente con la realtà di una magistratura che nel Salento proprio nell'affair Xylella è sembrata più incline a parteggiare per le posizioni complottiste che per quelle espresse dal mondo scientifico, dipinto - quello si - come asservito ai "poteri forti" e alle multinazionali.
Lettura da ombrellone
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bello
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Errori
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