No/Mad/Land
I camminatori 2
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No/Mad/Land
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Letto da:
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Riccardo Mei
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Di:
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Francesco Verso
A proposito di questo titolo
Il primo romanzo italiano di genere solarpunk: "No/Mad/Land" è la seconda parte del romanzo "I Camminatori". La prima parte s'intitola "I Pulldogs".
I Pulldogs lasciano Roma per abbracciare una nuova condizione umana: senza lasciare traccia del loro passaggio, attraversano luoghi meravigliosi e intere nazioni, girovagando per il mondo come neo-nomadi, diffondendo la loro esistenza "transumante" oppure impegnandosi nella conservazione di culture in via d'estinzione minacciate dal cambiamento climatico globale. Tuttavia, le visioni di Alan e Nicolas su come i Pulldogs dovrebbero vivere finiscono per confliggere e allora si formano due gruppi: uno che punta a nord, nella Russia siberiana, e un altro a sud, verso l'Africa subsahariana, fino al giorno in cui tutti quanti - inclusa una nuova generazione di camminatori - dovranno ritornare a Roma, dove la loro trasformazione ha avuto inizio.
L'autore: Francesco Verso (Bologna, 1973) lavora da oltre dieci anni come scrittore di genere ed editor del progetto multiculturale Future Fiction, specializzato nella traduzione dei migliori autori e autrici di Science Fiction provenienti da tutto il mondo. Altri suoi romanzi includono: Antidoti umani (finalista premio Urania 2004), e-Doll (vincitore premio Urania 2009), Livido (vincitore premio Odissea e premio Italia 2014, pubblicato negli Stati Uniti da Apex Books come Nexhuman) e Bloodbusters (co-vincitore premio Urania 2015 e pubblicato negli Regno Unito da Luna Press). Suoi racconti sono apparsi su riviste come Robot, iComics, International Speculative Fiction #5, Chicago Quarterly Review #20, Future Affairs Administration, Words Without Borders. Vive a Roma con la moglie Elena e la figlia Sofia.
©2019 Associazione Future Fiction (P)2022 Audible StudiosI fan di questo titolo hanno amato anche...
favoloso
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Tuttavia mi sembra che manchi un po' la parte hippie nel titolo, monogamia, mancanza di nudismo, di interazioni sociali più complesse del semplice chiaccherare e discutere. Anche se comprendo che l autore abbia voluto incentrare l'attenzione sull'essenza del libro, l ecologia futuristica, la mancanza di dettagli sociali liberali lo fa sembrare meno realistico di quello che sarebbe dovuto essere. L'unica parte un tantino più umana è stata nella scoperta del tradimento dello scorso libro, anche se è strano che nessuno abbia mai giudicato Silvia e il ragazzo per aver letteralmente rubato la figlia a Nicolas. Essere madre non ti da il diritto di allontanare il padre da sua figlia, quindi almeno un commento, una incurvatura del rapporto tra chi era interessato lo avrebbe fatto sembrare più realistico.
Il libro poi non riflette più di tanto sulle antitesti, per esempio ignorando completamente che uno dei piaceri più grandi dell'essere umano è mangiare cibo più buono di fragole e noci. Come è possibile che nessuno si sia lamentato di ciò, che non si sia trattato praticamente mai l'argomento nei pulldogs?
Esistono anche altre incoerenze e fatti improbabili, conoscendo l'essere umano, ma tutto sommato ci stanno perché l'essere umano è incoerente di natura, quindi vanno bene.
Per quanto riguarda chi legge il libro: si impegna ed è bravo nel raccontare e nell'imitazione delle emozioni, ma quando fa le voci dei diversi personaggi 9 volte su 10 essi sembrano dei mongoloidi. Si sente che mancava proprio qualcosa di fondamentale per dare più vita e profondità al libro.
Sicuramente è stata una bella lettura, da cui trarre ispirazione per un futuro simile a quello raccontato nel libro. L unico problema è che il capitalismo si difenderà da questo futuro, impedendo la costruzione delle tecnologie raccontate nel libro (e che comunque dovevano essere almeno un centinaio di anni più in là, per rendere l'opera più realistica).
Un buon libro con qualche difetto
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