Episodi

  • Il tempo profondo

    Il tempo profondo

    La nostra grande storia 1
    Sep 10 2021

    Quanto sono interrelate la storia della Terra e la storia dell'umanità? L'uomo è davvero la specie in cima alla piramide della vita? Con quale diritto ha conquistato questa posizione? L'utilizzo smisurato delle risorse dove ci porterà?

    Queste solo alcune delle domande a cui il genetista Guido Barbujani e il geologo Mario Tozzi provano a dare una risposta, in un dialogo avvincente, fatto di punti di incontro e di scontro, di curiosi aneddoti e nuove scoperte scientifiche. Da due posizioni diverse ma complementari (quella dell'essere umano da un lato e quella del pianeta dall'altro) ricostruiranno La nostra grande storia, intrecciando la storia dell'uomo, iniziata milioni di anni fa in Africa quando i nostri lontani antenati sono scesi dagli alberi avventurandosi a passo ancora incerto nel grande mondo, con la storia della Terra, le sue trasformazioni e le vicende della geosfera e della biosfera - delle rocce e della materia vivente - che ha trasformato il globo in qualcosa di unico nel Sistema solare, se non nel cosmo intero.

    Un racconto a due voci che in tono vivace e approccio scientifico mette in luce curiosità sui fenomeni naturali e sui comportamenti umani, sfata alcuni falsi miti, e lancia interessanti spunti di riflessione sulla nostra specie, sul concetto di evoluzione, razza, ecosistema, sulle straordinarie risorse e le pericolose minacce del nostro pianeta, i punti di forza e le debolezze dell'essere umano. Un podcast di Frame-Festival della Comunicazione.

    Il tempo profondo

    Una cosa è certa: la nostra storia comincia molto prima di noi. Se la prima comparsa di Homo sapiens risale a 200 mila anni fa, la Terra, in realtà, ha all'incirca 4,6 miliardi di anni. Ma come è possibile ricostruire una storia tanto lontana, e cosa aveva di così interessante quella grande stagione preumana che ci siamo persi? Guido Barbujani e Mario Tozzi ci accompagnano alla scoperta del tempo geologico, un tempo "profondo" che precorre la comparsa dell'uomo e di cui la scienza ha preso consapevolezza solo recentemente, grazie alla scoperta della radioattività che ha permesso la datazione delle rocce, aprendo tutto uno straordinario mondo fatto di strane primordiali forme di vita e di non vita, alcune sopravvissute, altre estinte. È come leggere un diario di pietra in cui sono rimasti innumerevoli indizi che non smettono di sorprenderci.

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    53 min
  • La prima migrazione (6 milioni di anni fa)
    Sep 11 2021

    Quanto sono interrelate la storia della Terra e la storia dell'umanità? L'uomo è davvero la specie in cima alla piramide della vita? Con quale diritto ha conquistato questa posizione? L'utilizzo smisurato delle risorse dove ci porterà?

    Queste solo alcune delle domande a cui il genetista Guido Barbujani e il geologo Mario Tozzi provano a dare una risposta, in un dialogo avvincente, fatto di punti di incontro e di scontro, di curiosi aneddoti e nuove scoperte scientifiche. Da due posizioni diverse ma complementari (quella dell'essere umano da un lato e quella del pianeta dall'altro) ricostruiranno La nostra grande storia, intrecciando la storia dell'uomo, iniziata milioni di anni fa in Africa quando i nostri lontani antenati sono scesi dagli alberi avventurandosi a passo ancora incerto nel grande mondo, con la storia della Terra, le sue trasformazioni e le vicende della geosfera e della biosfera - delle rocce e della materia vivente - che ha trasformato il globo in qualcosa di unico nel Sistema solare, se non nel cosmo intero.

    Un racconto a due voci che in tono vivace e approccio scientifico mette in luce curiosità sui fenomeni naturali e sui comportamenti umani, sfata alcuni falsi miti, e lancia interessanti spunti di riflessione sulla nostra specie, sul concetto di evoluzione, razza, ecosistema, sulle straordinarie risorse e le pericolose minacce del nostro pianeta, i punti di forza e le debolezze dell'essere umano. Un podcast di Frame-Festival della Comunicazione.

    La prima migrazione (6 milioni di anni fa)

    Noi uomini siamo tutti figli di una catastrofe naturale: fu una grande eruzione vulcanica tra i 7 e i 6 milioni di anni fa a creare un'enorme spaccatura della crosta terrestre (la Rift Valley) che divise in due quella che prima era un'unica famiglia di scimmie. Il gruppo che rimase a Oriente, isolato nella savana, incominciò quel processo evolutivo che permise loro di scendere dagli alberi e di diventare sapiens, grazie a tre cambiamenti biologici decisivi: il passaggio al bipedismo (come ci raccontano le impronte degli Australopitechi di Laetoli), lo sviluppo della scatola cranica e della dimensione del cervello e la conseguente elaborazione del linguaggio.

    Ma questo salto evolutivo non era poi così scontato: non sembra essere la preordinata esecuzione di un progetto, ma una risposta dell'organismo a condizioni ambientali diverse. Tanto più che i sapiens non erano ugualmente distribuiti sulla Terra, ma - e non per una naturale attrazione al pericolo - concentrati proprio laddove i disastri naturali erano più ricorrenti.

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    53 min
  • Diventare umani (2,5 milioni di anni fa)
    Sep 12 2021

    Quanto sono interrelate la storia della Terra e la storia dell'umanità? L'uomo è davvero la specie in cima alla piramide della vita? Con quale diritto ha conquistato questa posizione? L'utilizzo smisurato delle risorse dove ci porterà?

    Queste solo alcune delle domande a cui il genetista Guido Barbujani e il geologo Mario Tozzi provano a dare una risposta, in un dialogo avvincente, fatto di punti di incontro e di scontro, di curiosi aneddoti e nuove scoperte scientifiche. Da due posizioni diverse ma complementari (quella dell'essere umano da un lato e quella del pianeta dall'altro) ricostruiranno La nostra grande storia, intrecciando la storia dell'uomo, iniziata milioni di anni fa in Africa quando i nostri lontani antenati sono scesi dagli alberi avventurandosi a passo ancora incerto nel grande mondo, con la storia della Terra, le sue trasformazioni e le vicende della geosfera e della biosfera - delle rocce e della materia vivente - che ha trasformato il globo in qualcosa di unico nel Sistema solare, se non nel cosmo intero.

    Un racconto a due voci che in tono vivace e approccio scientifico mette in luce curiosità sui fenomeni naturali e sui comportamenti umani, sfata alcuni falsi miti, e lancia interessanti spunti di riflessione sulla nostra specie, sul concetto di evoluzione, razza, ecosistema, sulle straordinarie risorse e le pericolose minacce del nostro pianeta, i punti di forza e le debolezze dell'essere umano. Un podcast di Frame-Festival della Comunicazione.

    Diventare umani (2,5 milioni di anni fa)

    Quando compaiono i primi esseri umani e cosa li distingue dagli antenati non umani? C'è chi liquida la questione sostenendo che l'uomo sia l'unica specie dotata di intelligenza, ma tale teoria risulta facilmente confutabile se si studiano biologicamente le altre specie non umane (si pensi alla capacità comunicativa dei capodogli e alla memoria a breve termine degli scimpanzé, le doti artistiche dello scimpanzé Congo, o alla sensibilità dimostrata da alcuni elefanti). Sebbene ci siamo (auto)posizionati al vertice della piramide della vita, sovvertendo gli ecosistemi e le regole della storia naturale, autocelebrando le nostre presunte qualità superiori, ad uno sguardo più attento si scopre che la verità è ben diversa: molte caratteristiche che tendiamo a considerare tipicamente umane sono presenti in altri animali, e a volte più sviluppate. E allora? Cos'è che ci rende umani? Nel percorso evolutivo la specie umana raggiunge così un'ulteriore tappa fondamentale: se è vero che noi umani non siamo gli unici a saper fare parecchie cose, siamo però gli unici a saperle fare tutte insieme.

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    57 min
  • Tante specie umane (1,8 milioni - 100.000 anni fa)
    Sep 13 2021

    Quanto sono interrelate la storia della Terra e la storia dell'umanità? L'uomo è davvero la specie in cima alla piramide della vita? Con quale diritto ha conquistato questa posizione? L'utilizzo smisurato delle risorse dove ci porterà?

    Queste solo alcune delle domande a cui il genetista Guido Barbujani e il geologo Mario Tozzi provano a dare una risposta, in un dialogo avvincente, fatto di punti di incontro e di scontro, di curiosi aneddoti e nuove scoperte scientifiche. Da due posizioni diverse ma complementari (quella dell'essere umano da un lato e quella del pianeta dall'altro) ricostruiranno La nostra grande storia, intrecciando la storia dell'uomo, iniziata milioni di anni fa in Africa quando i nostri lontani antenati sono scesi dagli alberi avventurandosi a passo ancora incerto nel grande mondo, con la storia della Terra, le sue trasformazioni e le vicende della geosfera e della biosfera - delle rocce e della materia vivente - che ha trasformato il globo in qualcosa di unico nel Sistema solare, se non nel cosmo intero.

    Un racconto a due voci che in tono vivace e approccio scientifico mette in luce curiosità sui fenomeni naturali e sui comportamenti umani, sfata alcuni falsi miti, e lancia interessanti spunti di riflessione sulla nostra specie, sul concetto di evoluzione, razza, ecosistema, sulle straordinarie risorse e le pericolose minacce del nostro pianeta, i punti di forza e le debolezze dell'essere umano. Un podcast di Frame-Festival della Comunicazione.

    Tante specie umane (1,8 milioni - 100.000 anni fa)

    Il percorso evolutivo di Homo non è stato lineare, ci sono state tante forme umane che si sono succedute nel corso del tempo: molte sapevano controllare il fuoco, tutte erano brave a cacciare e a migrare, alcune hanno sviluppato culture sofisticate, ma una sola, la nostra, è sopravvissuta; le altre si sono estinte. Il clima, il caso e altri condizionamenti ambientali hanno influenzano loro storia, creando le opportunità per espandersi in nuovi ambienti, ma anche rendendo ostili questi ambienti alla vita umana. La storia di Homo comincia in Africa, e in Eurasia evidentemente è partita prima rispetto a quelle delle Americhe e dell'Oceania come testimoniano i resti fossili umani di Atapuerca (una specie biologicamente socialmente evoluta).

    La scoperta del fuoco e le sue successive applicazioni è stata verosimilmente la spinta propulsiva per questo scatto evolutivo. Ma quale relazione esiste tra la nostra specie, sapiens, e le altre forme umane ritrovate in Europa (Neandertal), in Asia (Denisova), e forse anche altrove, in Asia e in Africa? Lo studio dei Neandertal, protagonisti dell'era glaciale in Europa, oggetti di ripetute indagini genetiche oltre che antropologiche ha messo in chiaro che i nostri rapporti con loro sono stati più stretti di quanto non si pensasse, anche solo fino a dieci anni fa.

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    1 ora e 4 min
  • Homo sapiens in Africa e fuori dall'Africa (190.000 - 70.000 anni fa)
    Sep 14 2021

    Quanto sono interrelate la storia della Terra e la storia dell'umanità? L'uomo è davvero la specie in cima alla piramide della vita? Con quale diritto ha conquistato questa posizione? L'utilizzo smisurato delle risorse dove ci porterà?

    Queste solo alcune delle domande a cui il genetista Guido Barbujani e il geologo Mario Tozzi provano a dare una risposta, in un dialogo avvincente, fatto di punti di incontro e di scontro, di curiosi aneddoti e nuove scoperte scientifiche. Da due posizioni diverse ma complementari (quella dell'essere umano da un lato e quella del pianeta dall'altro) ricostruiranno La nostra grande storia, intrecciando la storia dell'uomo, iniziata milioni di anni fa in Africa quando i nostri lontani antenati sono scesi dagli alberi avventurandosi a passo ancora incerto nel grande mondo, con la storia della Terra, le sue trasformazioni e le vicende della geosfera e della biosfera - delle rocce e della materia vivente - che ha trasformato il globo in qualcosa di unico nel Sistema solare, se non nel cosmo intero.

    Un racconto a due voci che in tono vivace e approccio scientifico mette in luce curiosità sui fenomeni naturali e sui comportamenti umani, sfata alcuni falsi miti, e lancia interessanti spunti di riflessione sulla nostra specie, sul concetto di evoluzione, razza, ecosistema, sulle straordinarie risorse e le pericolose minacce del nostro pianeta, i punti di forza e le debolezze dell'essere umano. Un podcast di Frame-Festival della Comunicazione.

    Homo sapiens in Africa e fuori dall'Africa (190.000 - 70.000 anni fa)

    In questo episodio Mario Tozzi e Guido Barbujani provano a ripercorrere storie evolutive di specie umane diverse dalla nostra e a indagare su relazioni ancora non perfettamente chiare con lontani parenti, come l'Oreopiteco, un ominide che popolava la Toscana e la Sardegna del Miocene, e come l'Homo naledi, i cui resti sono stati ritrovati in Sudafrica nel 2013 e hanno portato alla definizione di una specie fino ad allora sconosciuta, simile alla nostra per certi versi, e molto diversa per altri. Tornando alla storia della nostra penisola, in particolare nel sud Italia, si trovano resti di Homo heidelbergensis, una specie documentata tanto in Europa quanto in Asia e in Africa: nomadi, cacciatori e raccoglitori, socialmente organizzati.

    È probabilmente da loro che sono discese le popolazioni di uomo di Neandertal (alcuni dei cui di cui i più antichi reperti sono stati ritrovati ad Altamura), che sono state per 300mila anni la forma umana tipica dell'Europa, fino ad estinguersi, in sospetta corrispondenza all'espansione dall'Africa di un'altra specie, la nostra. Ma, come spesso è capitato, a questi grandi cambiamenti evolutivi hanno contribuito anche profondi cambiamenti nell'ambiente (il cosiddetto evento di Laschamp). Ma Homo heidelbergensis, probabilmente, ha lasciato discendenti; si tratta di noi sapiens, l'unica specie umana fra le tante comparse nel corso dei milioni di anni che ce l'ha fatta ed è sopravvissuta.

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    51 min
  • L'Europa e l'Asia (70.000 - 14.000 anni fa)
    Sep 15 2021

    Quanto sono interrelate la storia della Terra e la storia dell'umanità? L'uomo è davvero la specie in cima alla piramide della vita? Con quale diritto ha conquistato questa posizione? L'utilizzo smisurato delle risorse dove ci porterà?

    Queste solo alcune delle domande a cui il genetista Guido Barbujani e il geologo Mario Tozzi provano a dare una risposta, in un dialogo avvincente, fatto di punti di incontro e di scontro, di curiosi aneddoti e nuove scoperte scientifiche. Da due posizioni diverse ma complementari (quella dell'essere umano da un lato e quella del pianeta dall'altro) ricostruiranno La nostra grande storia, intrecciando la storia dell'uomo, iniziata milioni di anni fa in Africa quando i nostri lontani antenati sono scesi dagli alberi avventurandosi a passo ancora incerto nel grande mondo, con la storia della Terra, le sue trasformazioni e le vicende della geosfera e della biosfera - delle rocce e della materia vivente - che ha trasformato il globo in qualcosa di unico nel Sistema solare, se non nel cosmo intero.

    Un racconto a due voci che in tono vivace e approccio scientifico mette in luce curiosità sui fenomeni naturali e sui comportamenti umani, sfata alcuni falsi miti, e lancia interessanti spunti di riflessione sulla nostra specie, sul concetto di evoluzione, razza, ecosistema, sulle straordinarie risorse e le pericolose minacce del nostro pianeta, i punti di forza e le debolezze dell'essere umano. Un podcast di Frame-Festival della Comunicazione.

    L'Europa e l'Asia (70.000 - 14.000 anni fa)

    Non c'è dubbio: i sapiens arrivarono in Europa dall'Africa, lungo il corso del Nilo, attraversando il Sahara che allora non era il posto inospitale che è oggi. Con ogni probabilità, nel corso del viaggio rischiarono anche di estinguersi, come testimonia il patrimonio genetico molto ristretto che oggi interpretiamo come conseguenza di una crisi demografica. Sebbene le condizioni di vita non fossero particolarmente facili, i sapiens assunsero presto l'atteggiamento di super-predatori, pronti a saccheggiare le risorse naturali con l'unico obiettivo della loro sopravvivenza. Ma come riuscirono a primeggiare sulle altre specie? Fu grazie alle loro capacità cognitive?

    Studi antropologici confermano in quel periodo la nascita del pensiero astratto, della capacità immaginativa e dello sciamanesimo, come testimoniano i disegni delle grotte di Chauvet, capolavori che non hanno nulla da invidiare a Fidia, Rodin o Canova. Ma nello stesso momento un repentino cambiamento del clima e dell'ecosistema del Pleistocene, oltre alla competizione con i sapiens, porta all'estinzione dei Neandertal: alla fine della nostra espansione dall'Africa, di tante forme umane sulla faccia della terra ne rimane una sola, la nostra.

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    32 min
  • Verso le Americhe (20.000 - 5.000 anni fa)
    Sep 16 2021

    Quanto sono interrelate la storia della Terra e la storia dell'umanità? L'uomo è davvero la specie in cima alla piramide della vita? Con quale diritto ha conquistato questa posizione? L'utilizzo smisurato delle risorse dove ci porterà?

    Queste solo alcune delle domande a cui il genetista Guido Barbujani e il geologo Mario Tozzi provano a dare una risposta, in un dialogo avvincente, fatto di punti di incontro e di scontro, di curiosi aneddoti e nuove scoperte scientifiche. Da due posizioni diverse ma complementari (quella dell'essere umano da un lato e quella del pianeta dall'altro) ricostruiranno La nostra grande storia, intrecciando la storia dell'uomo, iniziata milioni di anni fa in Africa quando i nostri lontani antenati sono scesi dagli alberi avventurandosi a passo ancora incerto nel grande mondo, con la storia della Terra, le sue trasformazioni e le vicende della geosfera e della biosfera - delle rocce e della materia vivente - che ha trasformato il globo in qualcosa di unico nel Sistema solare, se non nel cosmo intero.

    Un racconto a due voci che in tono vivace e approccio scientifico mette in luce curiosità sui fenomeni naturali e sui comportamenti umani, sfata alcuni falsi miti, e lancia interessanti spunti di riflessione sulla nostra specie, sul concetto di evoluzione, razza, ecosistema, sulle straordinarie risorse e le pericolose minacce del nostro pianeta, i punti di forza e le debolezze dell'essere umano. Un podcast di Frame-Festival della Comunicazione.

    Verso le Americhe (20.000 - 5.000 anni fa)

    Il primo viaggio in America, noi sapiens, l'abbiamo fatto a piedi. Molto prima dei viaggi di Colombo: e non siamo arrivati da est, dall'Europa, ma da ovest, dalla Siberia. Provenendo dalle zone calde dell'Africa, i nostri antenati si sono adattati con stupefacente rapidità alle temperature rigide del nord, e poi, passati nel nord America, hanno iniziato una rapida discesa verso sud, fin agli estremi confini della Patagonia. Nella loro migrazione i sapiens lasciarono numerose tracce delle prime forme di arte preistorica (si pensi alla Cueva de las manos, in Patagonia). Per arrivare alle formidabili espressioni artistiche delle culture mesoamericane, gli Olmechi e poi i Toltechi, e i Maya e gli Aztechi, bisognerà aspettare fino al XV secolo avanti Cristo, cioè all'epoca in cui nel Mediterraneo fiorisce la civilizzazione micenea.

    Ma intanto queste prime rappresentazioni sono la prova che, anche queste popolazioni, che vivevano in condizioni difficili, in mezzo a una natura ostile, questi discendenti di gente che nel corso delle generazioni ha coperto 12mila chilometri, dal centro dell'Asia alla fine del mondo, sentivano il desiderio di lasciare un segno di sé, qualcosa che andasse al di là della semplice sopravvivenza, qualcosa di duraturo e di bello. Nel frattempo, sapiens riesce a occupare anche l'ultimo lembo di terra emersa su cui non si era ancora riusciti a mettere piede: l'Oceania, anche se qui, a dire il vero, la diffusione della nostra specie ha richiesto parecchio tempo, perché le isole oceaniche si possono raggiungere solo disponendo di raffinate competenze nautiche, e sapendosi orientare. Un'altra sfida vinta dall'evoluzione umana.

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    41 min
  • L'uomo agricoltore (10.000 - 5.000 anni fa)
    Sep 17 2021

    Quanto sono interrelate la storia della Terra e la storia dell'umanità? L'uomo è davvero la specie in cima alla piramide della vita? Con quale diritto ha conquistato questa posizione? L'utilizzo smisurato delle risorse dove ci porterà?

    Queste solo alcune delle domande a cui il genetista Guido Barbujani e il geologo Mario Tozzi provano a dare una risposta, in un dialogo avvincente, fatto di punti di incontro e di scontro, di curiosi aneddoti e nuove scoperte scientifiche. Da due posizioni diverse ma complementari (quella dell'essere umano da un lato e quella del pianeta dall'altro) ricostruiranno La nostra grande storia, intrecciando la storia dell'uomo, iniziata milioni di anni fa in Africa quando i nostri lontani antenati sono scesi dagli alberi avventurandosi a passo ancora incerto nel grande mondo, con la storia della Terra, le sue trasformazioni e le vicende della geosfera e della biosfera - delle rocce e della materia vivente - che ha trasformato il globo in qualcosa di unico nel Sistema solare, se non nel cosmo intero.

    Un racconto a due voci che in tono vivace e approccio scientifico mette in luce curiosità sui fenomeni naturali e sui comportamenti umani, sfata alcuni falsi miti, e lancia interessanti spunti di riflessione sulla nostra specie, sul concetto di evoluzione, razza, ecosistema, sulle straordinarie risorse e le pericolose minacce del nostro pianeta, i punti di forza e le debolezze dell'essere umano. Un podcast di Frame-Festival della Comunicazione.

    L'uomo agricoltore (10.000 - 5.000 anni fa)

    Forse il passaggio più importante in tutta la storia umana è quello che ha segnato il passaggio dalla caccia e dalla raccolta all'agricoltura e all'allevamento. L'umanità inizia a produrre il cibo di cui ha bisogno, e ad accumularlo, anziché cercare di procurarselo giorno per giorno. Ma per coltivare la terra non si può essere nomadi: si formano i primi villaggi, le prime città. Una rivoluzione, la rivoluzione neolitica. L'agricoltura e la domesticazione degli animali nascono solo in certi siti con certe caratteristiche, e non tutte le specie vege-tali si prestano ad essere coltivate, così come pure non tutti gli animali si possono addomesticare. Ma ben presto questa rivoluzione si diffonde ovunque: 10mila anni fa nella mezzaluna fertile, qualche millennio più tardi in Cina, poi negli altipiani della Nuova Guinea e nelle Americhe, dove le prime attività agricole sono documentate a partire da 5 mila anni fa.

    Le conseguenze sono impressionanti: la popolazione cresce, nascono le grandi città stato e civiltà complesse in cui si formano diverse classi sociali, ma nello stesso tempo aumentano le malattie e la diffusione dei micro parassiti. Inoltre, i primi agricoltori neolitici introducono per primi i geni della pelle chiara nella popolazione europea, in cui fino a 6000 anni fa le pelli erano scure o scurissime. Ma come è avvenuta la diffusione delle pratiche di coltivazione e di allevamento? E con quali implicazioni? È una questione di DNA, di ecosistema, di regimi alimentari, di sostenibilità e di prospettive per il nostro futuro.

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    1 ora e 21 min