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Controllo di Gestione Aziendale

Di: Patrizio Gatti
  • Riassunto

  • Sono un Financial Controller e Controller Coach ed aiuto gli imprenditori ad applicare il controllo di gestione e la pianificazione economico finanziaria nella loro azienda. Sono Formatore in Controllo di Gestione aziendale, Budget, Business Plan, Contabilità analitica.
    Credo fortemente che il Controllo di Gestione possa essere eseguito anche dal Piccolo Imprenditore con i giusti Metodi e Strumenti rapportati alla struttura aziendale.
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  • Adeguati Assetti- Controllo di Gestione e Pianificazione Finanziaria
    Jun 12 2023
    Adeguati Assetti organizzativi, amministrativi e contabili e l’importanza del controllo di gestione e della pianificazione aziendale e finanziaria.-Cosa significa tutto ciò?-A chi è rivolta la normativa ?-Quali sono gli strumenti che servono per essere adeguati secondo l'art.2086 del c.c.?-Cosa può comportare per gli amministratori il mancato rispetto degli adeguati assetti?-Come si comporteranno le banche?-Cosa dovrebbero fare le imprese?La pianificazione è basilare per il controllo dell’attività imprenditoriale anche se il bisogno di applicarla, sino ad oggi, è sentito da una minoranza delle aziende, soprattutto per le piccole.Ho sempre sostenuto che“è una scelta libera dell’imprenditore se pianificare o no la sua attività da un punto di vista economico finanziario. L’azienda può andare avanti più o meno bene, ugualmente”Ma questa frase è ancora attuale?In realtà con le nuove normative non è proprio così, va rivisto qualcosa. Ma vediamo il perché!Dopo una serie di rinvii e modifiche, dal 15 luglio 2022 è entrata in vigore definitivamente la legge sul nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.Obiettivo del nuovo Codice è quello di cercare di recuperare l’azienda in difficoltà, con sistemi di prevenzione e di valutazione tempestiva delle diverse situazioni di difficoltà, agendo prima che la situazione di crisi diventi conclamata e poi si trasformi in insolvenza portando poi l’azienda sino alla chiusura.La riforma della crisi d’impresa ha tra i suoi scopi quello di fare emergere tempestivamente i segnali di crisi al fine di contenere gli effetti della crisi, assicurando la continuità aziendale cioè la capacità di un’organizzazione di continuare a funzionare senza interruzioni significative, anche in caso di eventi imprevisti.Infatti la valutazione predittiva della crisi di impresa e la salvaguardia della continuità aziendale “Going Concern”, sono i primari scopi della riforma e si tratta di obiettivi il cui raggiungimento è subordinato all’applicazione di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili.Quindi la normativa spinge a fare in modo di evitare il peggioramento della crisi intercettandolo con una adeguato controllo dei rischi aziendali.Attenzione che per il nuovo codice della Crisi d’Impresa applicare gli adeguati assetti dovrebbe servire per evitare preventivamente la crisi e non, per gestire la crisi.Con il D. Lgs. n. 83/2022 del giugno 2022 è stata definita crisi:” lo stato del debitore che rende probabile l’insolvenza e che si manifesta con l’inadeguatezza dei flussi di cassa prospettici a far fronte alle obbligazioni nei successivi dodici mesi”Il Dlgs., n. 83 , prevede che le misure idonee e l’assetto organizzativo, amministrativo e contabile al fine di prevedere tempestivamente l’emersione della crisi d’impresa, debbano permettere di:a) rilevare eventuali squilibri di carattere patrimoniale o economico-finanziario, rapportati alle specifiche caratteristiche dell’impresa e dell’attività imprenditoriale svolta dal debitore;b) verificare la sostenibilità dei debiti e le prospettive di continuità aziendale almeno per i dodici mesi successivi e rilevare i segnali di cui al comma 4;Ma tutto questo cosa significa?Significa che con l’introduzione del secondo comma dell’art. 2086 Cc, il legislatore ha chiesto agli imprenditori di abbracciare una logica di pianificazione strategica e programmazione economica finanziaria, evitando di gestire l’impresa con la navigazione a vista.Il legislatore porta perciò all’introduzione generalizzato della pianificazione e del controllo di gestione, che nella pratica deve essere “calzato a pennello” alle caratteristiche di ciascuna azienda.Perciò tutti gli imprenditori indipendentemente dalle dimensioni dell’impresa, sono tenuti a valutare e analizzare periodicamente l’andamento della gestione aziendale.Gli adeguati assetti amministrativi e contabili sono un insieme di regole e procedure, per gestire le attività amministrative e contabili in modo efficiente e sono fondamentali per la gestione efficace di qualsiasi attività aziendale e per la prevenzione di rischi legali.In pratica, consentono di gestire correttamente l’affidabilità dei dati contabili, e il rispetto delle normative fiscali, e possono essere riferiti agli strumenti e sistemi di pianificazione e controllo.Questo di conseguenza porta ad applicare una visione forward looking (orientata al futuro), basata su un sistema di controllo di gestione...======================================================* Iscriviti al mio canale quihttps://bit.ly/2MNfE2R* Visita il mio sitohttps://www.patriziogatti.it/* Seguimi su Facebookhttps://www.facebook.com/patriziogattimanagement/* Seguimi anche su Linkedinhttps://www.linkedin.com/in/patriziogatti/*Ascolta i miei podcasthttps://www.spreaker.com/show/controllo-di-gestione#controllodigestione #adeguatiassetti #pianificazione #budget
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    17 min
  • Controllo di gestione. Poca liquidità e Magazzino pieno ?
    Jun 1 2023
    Ti è mai capitato di avere il magazzino Pieno o Stra-pieno di merce, avere gli utili e nello stesso tempo avere poca liquidità?
    Sono Patrizio, Controller Coach.

    Oggi ti voglio raccontare la storia di Stefano, un piccolo imprenditore che ha un’azienda di produzione con circa 35 dipendenti nella provincia di Parma.
    Stefano circa 2 anni fa mi ha incaricato di effettuare una analisi di bilancio perché voleva capire un po’ di più su come stava andando la sua azienda.
    La società di Stefano aveva esaurito tutta la liquidità che negli anni aveva accantonato e da un po’ di mesi era in affanno coi pagamenti ai fornitori.
    Grazie all’analisi e agli alert che ci fanno vedere gli indici di bilancio, ho potuto riscontrare che, c’era un magazzino sproporzionato nei confronti del fatturato.
    Infatti nonostante le vendite fossero diminuite, il responsabile dell’officina continuava a far produrre con la massima efficienza prodotti finiti, anche se non c’erano ordini che giustificassero tale produzione. Quindi Anche se il fatturato era calato, l’azienda aveva utili per l’aumento dei prodotti finiti.

    Infatti cosa era successo nell'azienda?

    1-Che il personale era impiegato al massimo ed accumulava anche ferie da fare,

    2-Che l’impresa doveva pagare le tasse su utili dovuti a prodotti che giacevano invenduti in magazzino,

    3-Che l’azienda si è vista diminuire la disponibilità di denaro, mentre aumentava l’indebitamento poichè i fornitori venivano pagati per merci per le quali non esisteva effettivamente la vendita.

    Qual è stata la strategia per porre rimedio a tutto ciò?

    Il cambio immediato delle procedure di acquisto con utilizzo del Budget degli acquisti e divieto assoluto di mettere in produzione qualsiasi articolo se non fosse stato accompagnato da un ordine del cliente.
    Grazie a questa strategia l’azienda di Stefano è riuscita nel giro di 1 anno e mezzo a rimettersi in carreggiata ed ha diminuito notevolmente le rimanenze di prodotti finiti, riacquisendo normalità nel flusso della liquidità.
    Cosa ci insegna questa storia?
    “Occorre produrre solo quello che si riesce a vendere, altrimenti l’azienda si troverà ad adoperare liquidità per i costi di merce ferma, invece di utilizzarla per altri scopi.”
    Quindi come ci insegna Taiichi Ohno uno dei padri della lean production nel libro “Lo spirito Toyota”.
    "Non è esagerato affermare che gli sprechi derivanti dalla sovrapproduzione costituiscono un crimine in una società caratterizzata da una fase economica di crescita lenta. L’eliminazione degli sprechi deve essere il primo obiettivo di ogni impresa."

    E Tu stai prestando abbastanza attenzione agli alert che Ti dimostrano gli indici di bilancio? O rischi di trovarti nella situazione di Stefano?

    Scrivi ora a info@patriziogatti.it per prenotare un nostro incontro conoscitivo gratuito, che ha l’obiettivo di capire quali sono i punti di miglioramento dell’attuale gestione economica finanziaria della tua azienda.

    #controllodigestione #liquidità #magazzino
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    4 min
  • Perchè non dovresti rincorrere il fatturato?
    May 28 2023
    Ti sei mai trovato a rincorrere il fatturato per pagare i debiti di fine mese?

    Sono Patrizio, Controller Coach.

    Oggi voglio raccontarti la storia di Anna , amministratrice di una piccola impresa artigiana della provincia di Bologna che circa 2 anni fa si è rivolta a me dicendomi “Patrizio ,stiamo rincorrendo il fatturato e stiamo accettando ogni tipo di lavoro, anche quelli che rendono poco o addirittura non rendono , perchè abbiamo bisogno per forza di anticipare il più possibile in banca per pagare i fornitori ! ”
    Io le rispondo che Questo modo di lavorare, purtroppo molto diffuso nelle aziende italiane, è pericoloso: a lungo andare può innescare il meccanismo del “Cane che si morde la coda.”

    Allora Lei “ Scusa ma cosa c’è di strano? Lo fanno tantissime aziende!

    Si è vero che lo fanno moltissime aziende , ma.. è proprio questa una delle ragioni che ha causato la crisi di liquidità dei piccoli e lo strapotere delle banche nei loro confronti . Infatti basta un insoluto o una diminuzione di fatturato che si va in mancanza di liquidità.

    E allora… in questa situazione sei costretto ad anticipare il totale del fatturato mensile per pagare i debiti di fine mese ed inneschi una corsa che non finisce più , se non dai una sterzata.

    Quando si scivola in questa condizione si è più del dovuto nelle mani delle Banche che possono fare il bello e cattivo tempo con le condizioni peggiorando i tassi e le spese, e spesso possono decidere di non concedere più gli affidamenti.

    Per evitare di cadere in questo pericoloso meccanismo serve fare un cambio di strategia finanziaria e aumentare notevolmente i margini lordi.
    Il primo step del mio lavoro è stato quello di far capire all’imprenditrice l’importanza di prendere in mano la strategia finanziaria della Sua azienda. Per un primo periodo, finché non è diventata autonoma da me, l’ho aiutata:
    • ad applicare una pianificazione finanziaria con budget di cassa
    • - a concentrarsi sulla produzione e vendita di articoli con margini più alti
    • - a ridurre i costi fissi evitabili
    • Dopo poco più di un anno di corretta pianificazione, Anna non era più costretta a prendere lavori da fatturare a basso margine per portarli all’anticipo e grazie ai guadagni maggiori e anche grazie al corretto comportamento che teneva nei conti correnti , è riuscita ad ottenere anche una migliore valutazione dalla banca che le ha concesso ulteriore fido .

    Cosa impariamo da questa storia ?
    Innanzitutto vendere a bassi margini a lungo andare ti fa moolto male da un punto di vista finanziario .
    Poi è buona norma mantenere sotto esame i movimenti finanziari in entrata e in uscita per avere un equilibrio monetario. Proprio grazie a questo tipo di previsione, ci si può organizzare bene, richiedere in anticipo i giusti finanziamenti ed essere ben visti dalle banche. E non dimentichiamo che questo significa anche riuscire ad avere costi bancari inferiori.
    E tu? Ti trovi nel meccanismo del cane che si morde la coda o per caso hai paura di finirci presto?

    Scrivi ora a info@patriziogatti.it per prenotare un nostro incontro conoscitivo gratuito che ha l’obiettivo di capire quali sono i punti di miglioramento dell’attuale gestione economica finanziaria della tua azienda.
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Sintesi dell'editore

Sono un Financial Controller e Controller Coach ed aiuto gli imprenditori ad applicare il controllo di gestione e la pianificazione economico finanziaria nella loro azienda. Sono Formatore in Controllo di Gestione aziendale, Budget, Business Plan, Contabilità analitica.
Credo fortemente che il Controllo di Gestione possa essere eseguito anche dal Piccolo Imprenditore con i giusti Metodi e Strumenti rapportati alla struttura aziendale.
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