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Vae victis
- Letto da: Silvia Cecchini
- Durata: 6 ore e 25 min
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Sintesi dell'editore
Pubblicato nel 1917 questo romanzo ebbe un grande successo di critica e di pubblico, proprio perché ambientato nel Belgio invaso dalla Germania. Le atrocità della guerra di tutte le epoche, ben ricordate dal titolo, vengono qui viste e toccate dagli occhi e dalla pelle delle protagoniste.
Ecco alcune critiche dell’epoca: Sir Conan Doyle:« Ho letto un libro veramente terribile e veramente potente. Vae Victis di Annie Vivanti. Non ho mai letto nulla che mi abbia fatto realizzare con tale forza ciò che la guerra significhi per il paese invaso. »Il Liverpool Courier:« Se esistesse un ministero di propaganda per pubblicare il nefando vangelo della brutalità germanica e i fatti compiuti dai demoni incarnati del Kaiser, quell'ufficio dovrebbe far tradurre in tutte le lingue il libro di Annie Vivanti e disseminarlo per ogni paese della terra ».Savino Varazzani, nel Popolo d'Italia:« È sopratutto, un magnifico romanzo; è un'opera di arte d'alto valore e della più schietta ispirazione; è uno studio di psicologia pieno di profondo e delicato acume; questo in primo luogo; poi è anche, fortunatamente, un fiero libro di battaglia e un'opera buona, generosa e santa. G. Mambelli, nel Giornale del Mattino:« Poema dolorante e poema di fede insieme, attraverso ad una virtù di narrazione vibrante come un sonito di guerra. La nostra letteratura, oggi, si è arricchita d'un nuovo potente documento umano ».Cornice musicale: il preludio di Rachmaninov.