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Un amore

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Un amore

Di: Sara Mesa, Elisa Tramontin - traduttore, Elisa Talentino - illustratore
Letto da: Valentina Bellè
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A proposito di questo titolo

Non è facile provare simpatia per Nat, la giovane traduttrice spigolosa protagonista della storia, né capire cosa l'abbia spinta ad abbandonare Madrid per vivere in un luogo sperduto chiamato La Esquapa. E fino all'ultimo non sarà facile neanche capire esattamente quale sia l'amore che dà il titolo al romanzo. Eppure le parole di Sara Mesa ci guidano sicure e precise attraverso una vicenda che non ci lascia tregue e che una volta conclusa continuerà a farci pensare. Qual è il momento in cui siamo noi a diventare l'altro e soprattutto quando e come, se mai è possibile, smettiamo di esserlo?

L'audiolibro Un amore fa parte della collana I comodini, libri che vogliamo sempre accanto perché ci confortano, e ci chiedono un confronto. Ogni audiolibro ha una puntata dedicata alla collana del podcast omonimo.

©2020 Sara Mesa, Originally published by Editorial Anagrama S.A. c/o Indent Literary (P)2022 Emons Italia S.r.l. Contemporaneo Narrativa di genere Narrativa femminile Piccoli centri e rurale

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Più rilevanti
È un racconto piacevole, intimo, dove i contorni sfumano e dà l'idea di afferrare qualcosa per poi non trovarsi niente tra le mani.

Bello

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una storia intima, triste come a volte da essere la vita ma anche estremamente reale sebbene collocata in un'atmosfera rarefatta, onirica evanescente. il viaggio di una donna tra amore e abbandoni, verso la fatica di essere vivi e imparare a vivere.
Ottima la Belle', perfetta. Ha dato a questo libro una anima autentica e indimenticabile.

Imparare a vivere e ad amare.

Si è verificato un problema. Riprova tra qualche minuto.
la protagonista è spesso poco amabile, con un carattere debole. i personaggi sono duri e veri. la storia è coinvolgente, ben scritta e arricchita dalla buona interpretazione della lettrice.

apparentemente semplice

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La lettura della Bellè è davvero notevole.
Il contenuto è un flusso di pensieri, ben impostato e articolato. Il sottofondo è una spirale amara, quasi senza riscatto . Non è il mio genere onestamente.

Discreto

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...ma proprio brutto. Uno di quei libri dei quali arrivi in fondo solo per vedere dove va a parare l'autore. Ti dici: magari ora la storia evolve, la situazione cambia. Niente, solo tristezza, apatia, cattiveria. Già la narrazione della Bellè, che concilia il sonno, pesante, piena di sofferenza, monocorde. La storia triste, tessuta su una protagonista triste, che si fa maltrattare da tutti e che si maltratta lei stessa per prima. Un paese di gente cattiva, una relazione malata, un solo amico, un cane da sempre maltrattato che lei accoglie, ma che sopprimono perché ferisce una bambina entrata nel suo recinto. Che tristezza, Dio mio!!! No, no: bocciato.

BRUTTO

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