Sulla scena di Roma - I senatori
Lezioni di Storia
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Letto da:
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Luciano Canfora
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Di:
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Luciano Canfora
A proposito di questo titolo
Una casta tendenzialmente omicida che non esitò ad eliminare con le proprie mani i leader politici che considerava pericolosi: da Romolo a Tiberio Gracco, a Cesare; una aristocrazia fondata sulla cooptazione, capace però di governare un impero, ben più che la città-Stato; una classe sociale che coincideva con un "ordine", cioè con una articolazione portante dello Stato; un ceto che identificò se stesso con la Repubblica e che però seppe anche condividere per secoli il potere con il princeps, limitandolo e, se del caso, abbattendolo; un gruppo sociale che seppe incarnare la tradizione, ma che imparò anche a fare i conti col "mondo nuovo" dei cristiani.
Tutto questo fu il Senato di Roma: modello di tutte le oligarchie tendenzialmente gerontocratiche, matrice e archetipo delle successive élites che hanno retto i grandi Stati dell'età moderna. Quand'erano in vena di follie durante le feste popolari, i Romani - che pure dei loro senatori ebbero sempre alta considerazione - sbottavano: "Sexagenarii de ponte"!
©2019 Gius. Laterza & Figli S.p.a. (P)Emons 2019. Edizione su licenza di Gius. Laterza & Figli S.p.a.Bella lezione
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Bella lezione
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Lezione interessante
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Una sintesi esemplare per chiarezza e profondità
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Canfora non è un divulgatore
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