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Perché l'Economia

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Perché l'Economia

Di: Federico Fubini
Letto da: Federico Fubini
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A proposito di questo titolo

Dal 6 Aprile ogni giorno un nuovo episodio dei Perchè:

  • 06.04.2020 - Alessandro Barbero, Perché la Storia,
  • 07.04.2020 - Federico Fubini, Perché l'Economia,
  • 08.04.2020 - Massimo Recalcati,Perché la Psicoanalisi,
  • 09.04.2020 - Maurizio Ferraris, Perché la Tecnologia,
  • 10.04.2020 - Luca De Biase, Perché il Lavoro,
  • 11.04.2020 - Severino Salvemini, Perché il Management,
  • 12.04.2020 - Monica Guerritore, Perché il Teatro,
  • 13.04.2020 - Massimo Cacciari, Perché la Filosofia,
  • 14.04.2020 - Piergiorgio Odifreddi, Perché la Logica,
  • 15.04.2020 - Maurizio Bettini, Perché il Mito,
  • 16.04.2020 - Stefano Massini, Perché il Racconto,
  • 17.04.2020 - Alessandro Piperno, Perché il Romanzo,
  • 18.04.2020 - Massimo Montanari, Perché la Cucina,
  • 19.04.2020 - Paolo Crepet, Perché la Diversità,
  • 20.04.2020 - Guido Barbujani, Perché la Razza,
  • 21.04.2020 - Giorgio Conte, Lucilla Conte, Perché la Poesia,
  • 22.04.2020 - Mario Tozzi, Perché la Terra,
  • 23.04.2020 - Gustavo Zagrebelsky, Perché il Diritto,
  • 24.04.2020 - Marco Tullio Giordana, Perché il Cinema,
  • 25.04.2020 - Gherardo Colombo, Perché la Costituzione.

Stiamo soffrendo di un brutto attacco di pessimismo economico. Sono i dolori di crescita di un'epoca di cambiamenti estremamente rapidi. L'economista John Maynard Keynes nel suo saggio del 1930 "Le possibilità economiche dei nostri nipoti" prevedeva che avremmo superato il problema economico, che da sempre ci angoscia, e avremmo potuto disporre pienamente della nostra libertà. Ci stiamo muovendo nella giusta direzione?

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Economia
Più rilevanti  
Ho trovato molto interessanti le cifre relative al reddito nei vari anni (anche nei rapporti con i secoli passati) l'unico dubbio riguarda la cifra di reddito relativa la 2007: 37.300 dollari. siccome non mi sembra corrisponda alla realtà penso che forse non ho capito bene il confronto con il 1948 quando eravamo un paese povero con 300 dollari.sarebbe gradito avere una spiegazione se possibile. grazie.

Un mio dubbio

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mi è piaciuto ma speravo in qualcosa di più strutturato per le mie attese di neofita.

Intuitivo e chiaro scorre velocemente.

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Ascoltato con grande interesse, analisi essenziale e precisa confortata puntualmente dai dati e citazioni illuminanti

Grande giornalista

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Complimenti all’autore che come in altri libri risulta molto interessante e preciso con pensieri basati su dati attendibili.

Molto interessante

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L'ho trovato informativo, analitico e accessibile, nonché molto attuale. Ho apprezzato i riferimenti a economisti di altre epoche storiche.

Informativo, analitico e accessibile

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Premetto di essere ignorante in materia e di interessarmi al tema come semplice lettrice di giornali o comunque di persona a cui piace coltivare la conoscenza del mondo che ci circonda. Il testo è molto interessante, anche molto chiaro, ma mi sembra manchino due aspetti che credo vadano presi in considerazione se si vuole analizzare la situazione del nostro paese in questo momento.
Anzitutto l’aumento delle diseguaglianze nel nostro paese, inteso in questo caso, come la differenza fra gli stipendi più alti e quelli più bassi. Sarebbe interessante aggiungere questa analisi che potrebbe indicare un percorso ulteriore da seguire nei prossimi anni, per ristabilire un rapporto equo in questo ambito.
Credo infatti che le società più eque abbiano di conseguenza una distribuzione più diffusa della ricchezza con le conseguenze positive presentate nel podcast.
E poi mi chiedo se l’ampio utilizzo del lavoro in nero incida sui numeri presentati. Quanto ci differenziamo su questa tematica dagli altri paesi europei?
Spero l’autore possa ricevere questo mio commento con anche i miei complimenti per il podcast molto interessante. Ho apprezzato moltissimo il focus sui numeri/dati!

Ma non manca qualcosa?

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Un'introduzione guidata per mano alla situazione reddituale attuale, dall'età classica a quella moderna. Ho apprezzato il punto di vista neutro dell'autore e ho trovato interessanti le statistiche riportate

Complesso, ma non troppo

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non spiega assolutamente il perché dell'economia, non ne traccia minimamente una sua storia, non ne delinea le origini. semplicemente un escursus con moltissimi dati sul crollo della competitività della nostra economia alla fine giungendo alla conclusione che la causa è la nostra incapacità di aumentare la produttività al pari passo degli altri paesi Germania in primis.
Perla iniziale poi è confodere attorno all'anno zero l'Italia con l'impero Romano.

Nessun perché ma tanti numeri.

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Non credo che sia giusto proporre l’ascolto di un libro effettuato da una persona con l’erre moscia , specialmente se è accentuata esageratamente. La cortesia va bene se non si esagera cioè il disturbo, perché di disturbo si tratta, travalicala mera cortesia. Mi domando quale sia il motivo di tale imposizione! C’è anche una grave responsabilità nei confronti di di chi ha collaborato alla realizzazione dell’opera fino ad Amazon.

C’è un limite a tutto

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