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Memorie della Grande Mademoiselle

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Memorie della Grande Mademoiselle

Di: Anne Marie Louise de Montpensier, Serafino Balduzzi
Letto da: Silvia Cecchini
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A proposito di questo titolo

Mademoiselle de Montpensier (1627-1693), cugina di Luigi XIV, era fiera di essere più francese di lui (Luigi aveva madre spagnola), più Borbone (i suoi genitori appartenevano entrambi a quella famiglia) e più parigina (era nata al Louvre, non a Saint-Germain come Luigi). Era una donna sportiva, casta, energica e impulsiva, a volte fino alla balordaggine.Dovette vergognarsi di suo padre, il debole e intrigante duca di Orléans, fratello di Luigi XIII, ma non si rassegnò: nei torbidi tempi della Fronda, si buttò a surrogarlo come poteva sui campi di battaglia, sino a far cannoneggiare le truppe reali dagli spalti della Bastiglia.Le sue amiche guerreggiavano semmai nelle alcove, e lei del resto era "il miglior partito d'Europa", grazie al suo favoloso patrimonio. Infatti doveva diventare regina di Francia o Inghilterra o Spagna o Ungheria o Portogallo o sacra romana imperatrice. Invece restò zitella; anzi, si spinse persino a teorizzare contro il matrimonio. Infine, troppo tardi, s’innamorò perdutamente di uno spiantato cadetto di Guascogna, gran giocatore dei più pericolosi azzardi, che per sua fortuna le vietarono d’impalmare.La Montpensier era agli antipodi delle "précieuses" del suo tempo; ma occupò un posto onorevole nella civiltà colta e raffinata dei salotti parigini. È considerata dalle femministe americane una loro antesignana. Sia vero o no, sembra fatta apposta per sfatare la curiosa leggenda che la donna sia debole. Mademoiselle è di radica ben forte e tenace: tocca agli uomini che le stanno intorno di misurarsi con lei, e di uscirne malconci.La traduzione originale di Serafino Balduzzi rende giustizia alla freschezza e alla immediatezza della sua prosa.Arricchiscono l’opera delle note storiche, alcune memorie di saint Simone e un breve scritto di Saint Beuve su Mademoiselle.

©2011 Serafino Balduzzi (P)2013 Silvia Cecchini
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