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Le età di Roma - L'età contemporanea. Piazza Venezia, celebrazione e sconfitta del mito della patria
- Lezioni di Storia
- Letto da: Vittorio Vidotto
- Serie: Lezioni di Storia, Titolo 33
- Durata: 30 min
- Versione originale Audiolibro
- Categorie: Storia, Europa
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Le età di Roma - L'età barocca. Piazza Navona, giochi greci, geroglifici egiziani e potere papale
- Lezioni di Storia
- Di: Joseph Connors
- Letto da: Joseph Connors
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Generale
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Lettura
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Storia
Tra il 1644 e il 1670 piazza Navona assunse nuova forma e, da antico stadio in rovina, divenne la più leggendaria piazza romana. Bernini, Cortona e Borromini, insieme ai Rainaldi (Girolamo e Carlo), costruirono un palazzo che vantava un'infilata di stanze talmente lunga che era possibile sperimentarvi i cannocchiali, una galleria con i più bei cicli di affreschi barocchi, una fontana maestosa che celebrava i quattro grandi fiumi del mondo cristiano e una chiesa che aveva una delle cupole più alte di Roma.
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Interpretazione scarsa
- Di Corrado Barchi il 23/06/2019
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Le età di Roma - L'età dell'oro. Agostino Chigi il Magnifico e gli splendori della Roma di Raffaello
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Generale
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Lettura
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Storia
Nei primissimi anni del '500, il Rinascimento italiano tocca il suo apogeo, grazie alla felice congiuntura determinata dall'incontro tra le ambizioni universalistiche di papi come Giulio II Della Rovere (1503-13) e Leone X Medici (1513-20), che sognano di far rivivere, nel segno della Chiesa di Cristo, i fasti e l'immagine dominatrice dell'antica Roma caput mundi, e il vertiginoso talento di artisti come Bramante, Michelangelo e Raffaello, capaci di rendere tangibile e visibile questo sogno.
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magnifica
- Di NdR il 04/11/2019
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Le età di Roma - L'età di Paolo III. Quando Marc'Aurelio si chiamava Costantino
- Lezioni di Storia
- Di: Chiara Frugoni
- Letto da: Chiara Frugoni
- Durata: 30 min
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Generale
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Lettura
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Storia
Eccolo il Marco Aurelio, il meraviglioso gruppo equestre che domina la piazza del Campidoglio. Non sempre è stato qui, ci è arrivato: prima era collocato davanti al Laterano. La sua lunga storia ha dell'incredibile. Vi si mescolano fortuna, equivoci, fraintendimenti. Nel Medioevo, infatti, si credeva che la statua raffigurasse Costantino, l'imperatore che aveva concesso libertà di culto alla Chiesa cristiana. Lo scambio di persona gli valse la salvezza: fu per quell'errore che sfuggì alle fiamme della fusione, come invece accadde a molte altre statue.
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Lezione interessante
- Di Elisabetta Passagrilli il 23/06/2019
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Sulla scena di Roma - Il bombardamento di San Lorenzo
- Lezioni di Storia
- Di: Alessandro Portelli
- Letto da: Alessandro Portelli
- Durata: 45 min
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Generale
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Lettura
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Storia
"Milk run", la corsa del latte, un raid semplice, come il percorso mattutino del lattaio per lasciare le bottiglie casa per casa. È un milk run, nel gergo dei piloti, a seppellire sotto le macerie San Lorenzo, ad abbattere in sei ondate successive gli scali ferroviari e gli aeroporti Littorio e Ciampino e a seppellire una volta per tutte le facilonerie grottesche di difesa del regime. Il tiro al piccione comincia alle 11 in una bella mattina di luglio (il 19 luglio 1943). 662 bombardieri e 268 caccia americano piombano su Roma; le bombe sono 4 mila con 1.060 tonnellate di esplosivo.
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Per non dimenticare
- Di Cliente Amazon il 27/06/2019
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Sulla scena di Roma - I gladiatori
- Lezioni di Storia
- Di: Andrea Giardina
- Letto da: Andrea Giardina
- Durata: 54 min
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Generale
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Lettura
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Storia
Guerrieri espertissimi, armi insolite, armature esotiche mai viste sui campi di battaglia. Individui socialmente degradati ma idoli delle folle, richiesti nei salotti, acclamati dall'aristocrazia, amati dalle ragazze di buona famiglia, celebrati nei versi e nelle epigrafi, talvolta molto ricchi. Duellanti dall'aspetto selvaggio ma con un preciso codice d'onore: il fascino dei gladiatori viene dalla loro ambiguità.
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Interessante e piacevole all’ascolto
- Di Utente anonimo il 21/08/2020
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Sulla scena di Roma - Le case del potere dai re agli imperatori
- Lezioni di Storia
- Di: Andrea Carandini
- Letto da: Andrea Carandini
- Durata: 44 min
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Generale
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Lettura
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Storia
Da 16 metri quadri a 494 mila, da Romolo a Nerone, da una capanna a una reggia. Se il primo dei re abitava sotto un tetto di paglia sul Palatino, a lui si deve una consuetudine che, in epoca tardo repubblicana, avrebbe fatto del colle il prototipo del quartiere "vip" della città, affollato da tutti quelli che contavano. Di questi uomini sappiamo nomi, gesta, leggende, pettegolezzi e talvolta anche le fattezze, ma quartieri, edifici e stanze che hanno ospitato i loro giorni sfuggono alla nostra conoscenza: dove hanno vissuto? Dove hanno preso decisioni importanti?
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Lezione registrata, NON audiolibro
- Di Utente anonimo il 05/06/2020
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Tra il 1644 e il 1670 piazza Navona assunse nuova forma e, da antico stadio in rovina, divenne la più leggendaria piazza romana. Bernini, Cortona e Borromini, insieme ai Rainaldi (Girolamo e Carlo), costruirono un palazzo che vantava un'infilata di stanze talmente lunga che era possibile sperimentarvi i cannocchiali, una galleria con i più bei cicli di affreschi barocchi, una fontana maestosa che celebrava i quattro grandi fiumi del mondo cristiano e una chiesa che aveva una delle cupole più alte di Roma.
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Nei primissimi anni del '500, il Rinascimento italiano tocca il suo apogeo, grazie alla felice congiuntura determinata dall'incontro tra le ambizioni universalistiche di papi come Giulio II Della Rovere (1503-13) e Leone X Medici (1513-20), che sognano di far rivivere, nel segno della Chiesa di Cristo, i fasti e l'immagine dominatrice dell'antica Roma caput mundi, e il vertiginoso talento di artisti come Bramante, Michelangelo e Raffaello, capaci di rendere tangibile e visibile questo sogno.
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Eccolo il Marco Aurelio, il meraviglioso gruppo equestre che domina la piazza del Campidoglio. Non sempre è stato qui, ci è arrivato: prima era collocato davanti al Laterano. La sua lunga storia ha dell'incredibile. Vi si mescolano fortuna, equivoci, fraintendimenti. Nel Medioevo, infatti, si credeva che la statua raffigurasse Costantino, l'imperatore che aveva concesso libertà di culto alla Chiesa cristiana. Lo scambio di persona gli valse la salvezza: fu per quell'errore che sfuggì alle fiamme della fusione, come invece accadde a molte altre statue.
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- Di Cliente Amazon il 27/06/2019
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Sulla scena di Roma - I gladiatori
- Lezioni di Storia
- Di: Andrea Giardina
- Letto da: Andrea Giardina
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Storia
Guerrieri espertissimi, armi insolite, armature esotiche mai viste sui campi di battaglia. Individui socialmente degradati ma idoli delle folle, richiesti nei salotti, acclamati dall'aristocrazia, amati dalle ragazze di buona famiglia, celebrati nei versi e nelle epigrafi, talvolta molto ricchi. Duellanti dall'aspetto selvaggio ma con un preciso codice d'onore: il fascino dei gladiatori viene dalla loro ambiguità.
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Sulla scena di Roma - Le case del potere dai re agli imperatori
- Lezioni di Storia
- Di: Andrea Carandini
- Letto da: Andrea Carandini
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Storia
Da 16 metri quadri a 494 mila, da Romolo a Nerone, da una capanna a una reggia. Se il primo dei re abitava sotto un tetto di paglia sul Palatino, a lui si deve una consuetudine che, in epoca tardo repubblicana, avrebbe fatto del colle il prototipo del quartiere "vip" della città, affollato da tutti quelli che contavano. Di questi uomini sappiamo nomi, gesta, leggende, pettegolezzi e talvolta anche le fattezze, ma quartieri, edifici e stanze che hanno ospitato i loro giorni sfuggono alla nostra conoscenza: dove hanno vissuto? Dove hanno preso decisioni importanti?
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Lezione registrata, NON audiolibro
- Di Utente anonimo il 05/06/2020
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I giorni di Roma - 9 maggio 1936. L'impero torna a Roma
- Lezioni di Storia
- Di: Emilio Gentile
- Letto da: Emilio Gentile
- Durata: 1 ora e 13 min
- Versione originale
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Generale
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Lettura
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Storia
9 maggio 1936: alle 22:30 il duce annuncia dal balcone di Palazzo Venezia "la riappropriazione dell'impero sui colli fatali di Roma". È l'apice del successo di Mussolini: finalmente può vantare il suo Impero, che "porta i segni indistruttibili della volontà e della potenza del Littorio romano". Sono passati pochi mesi dall'inizio della campagna d'Etiopia, quando il duce ha fatto il suo ingresso nelle competizioni coloniali, dettato da motivi di prestigio "nazionale" e di consenso interno.
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Racconto interessante
- Di Elisabetta Passagrilli il 07/06/2019
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Il mondo a Roma - La Roma di Liedholm e Falcao
- Lezioni di Storia
- Di: Lucio Caracciolo
- Letto da: Lucio Caracciolo
- Durata: 32 min
- Versione originale
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Generale
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Lettura
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Storia
Il concilio, tutti ne hanno una opinione, tutti ne hanno una storia: il vento che scuote i panni vecchi della Chiesa; l'inizio della fine; il grande rischio corso; la grande opportunità mancata. Ma la storia del concilio è qualcosa d'altro: è una sequenza di enorme complessità, una partitura a cinquemila voci, un suono che raccoglie secoli di attesa e si proietta nel futuro. Un concilio senza condanne e senza dogmi, diceva papa Giovanni: come fosse una cosa facile. Ma proprio quel vecchio papa aveva capito che i tempi che cambiavano richiedevano una risposta alta.
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Attenzione alle parole
- Di Simonetta il 14/03/2021
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I volti del potere - La santità governata. I tre papi di san Francesco
- Lezioni di Storia
- Di: Chiara Frugoni
- Letto da: Chiara Frugoni
- Durata: 47 min
- Versione originale
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Generale
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Lettura
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Storia
Tre papi attraversano la vita di san Francesco contrastandone il dirompente potere spirituale e il desiderio innovatore: Innocenzo III, Onorio III e Gregorio IX. Il primo di loro, Innocenzo III, nel 1209 alla proposta di vita cristiana portata da Francesco dà una risposta estremamente cauta e, secondo alcune fonti, sprezzante e negativa. Non è l'unico rifiuto. Più volte Francesco cerca di far approvare una regola per il proprio ordine e più volte gli viene negato.
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Illuminante
- Di Utente anonimo il 28/07/2020
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Novecento italiano - 1978. Il delitto Moro
- Lezioni di Storia
- Di: Vittorio Vidotto
- Letto da: Vittorio Vidotto
- Durata: 59 min
- Versione originale
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Generale
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Lettura
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Storia
Sono passate da poco le 9 del 16 marzo 1978 quando un commando delle Brigate rosse rapisce Aldo Moro in via Mario Fani, a Roma. Il paese rimane inorridito, stupefatti. Senza credere ai propri occhi, in silenzio, gli italiani nelle proprie case vedono scorrere le immagini dell'agguato: i colpi delle armi automatiche dei brigatisti hanno ucciso i due carabinieri e i tre poliziotti della scorta. Del presidente della Democrazia Cristiana non c'è traccia. È l'inizio di 55 interminabili giorni, scanditi dalle lettere di Moro dalla prigionia e dai comunicati delle Br.
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breve lezione sull'omicidio politico Aldo Moro
- Di LukeSilver🏅 il 25/05/2021
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Gli anni di Firenze - 1786. La Riforma criminale di Pietro Leopoldo
- Lezioni di Storia
- Di: Giuseppe Ricuperati
- Letto da: Giuseppe Ricuperati
- Durata: 1 ora e 4 min
- Versione originale
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Generale
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Lettura
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Storia
Ci sono documenti che parlano da soli. Uno di questi è l'editto del novembre 1786 con cui l'illuminato Pietro Leopoldo (Granduca di Toscana dal 1765 al 1790, quando succede al fratello Giuseppe II alla guida dell'Impero) promulga il nuovo Codice criminale, poi detto toscano o leopoldino, abolendo, per la prima volta nella storia degli Stati moderni, la pena di morte, la tortura, il delitto di lesa maestà e la confisca dei beni del condannato.
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Il mondo a Roma - Roma dei pellegrini
- Lezioni di Storia
- Di: Chiara Frugoni
- Letto da: Chiara Frugoni
- Durata: 34 min
- Versione originale
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Generale
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Lettura
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Storia
"La nuova Gerusalemme, la teca in cui sono esposti i martiri di Dio": questa è Roma per il pellegrino medievale che incise queste parole in un graffito. Roma è la città del papa, depositaria dell'ordine e della sapienza del passato cristiano, la città scrigno di preziosissime reliquie, dove il visitatore poteva venerare i santi, assistere alle meravigliose cerimonie religiose, guadagnarsi le indulgenze sempre più generose concesse ai pellegrini ed essere liberato da tutte le pene accumulate con i propri peccati da scontare in purgatorio.
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Sulla scena di Roma - I senatori
- Lezioni di Storia
- Di: Luciano Canfora
- Letto da: Luciano Canfora
- Durata: 52 min
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Generale
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Lettura
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Storia
Una casta tendenzialmente omicida che non esitò ad eliminare con le proprie mani i leader politici che considerava pericolosi: da Romolo a Tiberio Gracco, a Cesare; una aristocrazia fondata sulla cooptazione, capace però di governare un impero, ben più che la città-Stato; una classe sociale che coincideva con un "ordine", cioè con una articolazione portante dello Stato; un ceto che identificò se stesso con la Repubblica e che però seppe anche condividere per secoli il potere con il princeps, limitandolo e, se del caso, abbattendolo...
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Bella lezione
- Di OrsoVispo il 06/09/2019
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L'Italia in guerra - Comunicazione. Propaganda per la mobilitazione
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- Di: Simona Colarizi
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Storia
Il pifferaio magico invita alla guerra. La maggioranza silenziosa dei neutralisti resta incapace di farsi valere davanti al baccano degli interventisti. Come mai prima nella storia, la propaganda mostra la sua forza nel persuadere ma anche nel confondere e nel rimestare in sentimenti e credo diversissimi. Arriveranno i campi di battaglia e lì si incrineranno certezze e ideali di libertà e di democrazia, lì germoglieranno i semi del totalitarismo.
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Crisi e rivoluzione - 578-507 a.C. Dalla monarchia alla Repubblica di Roma
- Lezioni di Storia
- Di: Andrea Carandini
- Letto da: Andrea Carandini
- Durata: 59 min
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Storia
Nel volgere di pochi anni, alla fine del VI secolo a.C., e attraverso vicende spesso cruente, le istituzioni e la vita politica romane vengono radicalmente trasformate. Protagonista di questa rivoluzione è Servio Tullio, nominato re fuori dalle procedure costituzionali fissate alla morte di Romolo, in seguito all'assassinio del predecessore Tarquinio Prisco e grazie alla complicità di sua moglie Tanaquil. Durante il regno Servio Tullio cambia profondamente la natura del potere, sminuendo il ruolo dell'aristocrazia e accrescendo la sua autorità in rapporto diretto con il popolo.
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- Di Utente anonimo il 29/11/2020
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I volti del potere - La Chiesa di Papa Wojtyla
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- Di: Andrea Riccardi
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Giovanni Paolo II è il solo papa del Novecento che può vantare una vittoria politica, quella nel confronto con il sistema comunista. Eppure il suo è un pontificato religioso. Questa è la cifra con la quale si presenta Karol Wojtyła quando, nel 1978, con grande sorpresa di tutti, viene eletto papa. Eredita una Chiesa che, dopo il Concilio Vaticano II e il '68, sembra in declino. Ma il suo messaggio coglie nel segno: "Non abbiate paura! Aprite le porte a Cristo!".
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Lezione iteressante, forse mancano aspetti critici
- Di Pandora il 04/02/2021
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I giorni di Roma - 19 agosto dell'anno 43 a.C. La prima "marcia su Roma"
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- Letto da: Luciano Canfora
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Puntare sulla capitale scortato da un esercito vincitore ma rimasto improvvisamente senza capi; farsi attribuire, a diciannove anni, la massima magistratura imponendo come collega un parente che avrebbe fatto uccidere poche settimane dopo; atterrire, armi in pugno, il Senato e imporgli di avallare una procedura sfacciatamente eversiva; avviare le più feroci proscrizioni che la Repubblica avesse mai visto, creando una inedita magistratura straordinaria - il "triumvirato".
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straordinario
- Di Kakikai il 10/05/2022
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L'Italia in guerra - Economia. Il prezzo della guerra
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- Letto da: Gianni Toniolo
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Storia
La guerra mise fine alla prima globalizzazione: fu davvero una belle époque? Nessuno aveva previsto una guerra tanto lunga e costosa. Quanto costosa? In che modo fu finanziata e con quali effetti nel Dopoguerra? Chi pagò davvero per la guerra? La guerra economica non ebbe vincitori ma solo vinti, perché? Domande alle quali è utile cercare una risposta per capire perché fu necessario attendere il 1951 per avere una vera pace in Europa.
Sintesi dell'editore
Piazza Venezia è lo spazio pubblico in cui la classe politica liberale celebra il Risorgimento della nazione edificando il grande monumento a Vittorio Emanuele II: tempio all'Unità d'Italia e alla libertà dei cittadini e insieme grandioso omaggio alla monarchia. Occupa un lato del colle capitolino come un nuovo Campidoglio unitario e nazionale che domina la piazza e costituisce lo sfondo grandioso di via del Corso. Inaugurato nel 1911, negli anni della Grande Guerra diventa luogo di commemorazione dei caduti e centro simbolico della nazione vittoriosa quando, nel 1921, accoglie la salma del Milite Ignoto. Ma negli stessi anni in cui il monumento e la piazza si consolidano come spazio pubblico nazionale si compie la loro trasformazione politica di parte, nazionalista prima e fascista poi: è a piazza Venezia e sul Vittoriano che si conclude la marcia su Roma.
Dal 1929, con Mussolini istallato a palazzo Venezia, la piazza diviene luogo cerimoniale per eccellenza dei discorsi e delle apparizioni del duce, in un rapporto dinamico con la folla sottostante. Piazza politica e patriottica, le sue funzioni simboliche appaiono sempre più legate ai destini imperiali del fascismo. La forza di questo legame impedisce ancora oggi, a oltre sessant'anni dalla sconfitta del regime e nonostante la recente riapertura al pubblico del Vittoriano, di restituire alla larga platea antistante l'Altare della Patria un significato nazionale.