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Il secolo autoritario

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Il secolo autoritario

Di: Paolo Mieli
Letto da: Paolo Mieli, Gaetano Lizzio
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A proposito di questo titolo

Nessuno troverebbe da ridire di fronte all'affermazione che il secolo degli autoritarismi sia stato, per antonomasia, il Novecento, con due regimi nazifascisti che hanno incendiato l'Europa e innescato la Seconda guerra mondiale e la creazione, a Oriente, di quello che diverrà il blocco sovietico, sopravvissuto fino al 1989.

Paolo Mieli parte proprio dalle scintille del conflitto, dal patto Molotov-Ribbentrop e dai «protocolli segreti» che hanno segnato anche il lungo periodo postbellico (e sopravvivono nella retorica putiniana) per impostare un'analisi attenta dell'eredità che ancora scontiamo del secolo scorso.

Concentrandosi in apertura sull'ombra nera dei regimi tedesco e italiano, il lavoro dello storico porta l'autore a rintracciare nel passato più o meno recente i semi dell'autoritarismo: li individua nella reazione alla congiura di Catilina, nell'agire di un papa come Gregorio VII, nel populismo di Guglielmo II, nei tribuni della plebe «rivisitati» durante la Rivoluzione francese. Infine, quando a quello storico si unisce lo sguardo del grande giornalista, Mieli identifica i temi che abitano il dibattito pubblico odierno e che dell'autoritarismo portano un inconfondibile tratto: la convivenza religiosa spesso impossibile, la violenza organizzata del nostro mondo globale, il terrorismo nelle sue forme ormai internazionali, la cancel culture che abbattendo i monumenti vuole imporre una «nuova inquisizione che induce all'autocensura». Per insinuare il dubbio che quella (in)giustificata euforia democratica sorta sulle ceneri della guerra mondiale e rinnovata dalla caduta del muro di Berlino non sia stata altro che un abbaglio collettivo: il secolo autoritario di un secolo fa dura ancora oggi.

©2023 Rizzoli (P)2023 Mondadori
Mondiale

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Più rilevanti
Testo ben.documentato e ben scritto, alterna parti di grande interesse a qualche capitolo poco coinvolgente.

Ben documentato

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Paolo Mieli non delude, è uno storico competente che "insegna " la storia a 360°

OTTIMO !!!

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Non si può sentire Berija letto “bergia”. E non è il solo strafalcione. Non sono riuscito a sopportare fino in fondo.

Errori di pronuncia inaccettabili

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Il titolo "il secolo autoritario" fa pensare a un racconto storico, magari cronologico, del '900. in realtà è un' antologia di piccoli saggi eterogenei, che spaziano tra l'antichità e oggi, tenuti insieme da un filo molto tenue, quasi inesistente. di Paolo Mieli, unico presente nei titoli, si direbbe sia soltanto l'introduzione. Nel complesso abbastanza interessante, ma è un'operazione editoriale poco chiara.

titoli ingannevoli

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L'unica spiegazione plausibile è che si tratti di un assemblaggio ex post di scritti miscellanei di Mieli con il vago collante del tema della cattiveria umana. Si passa dal Simonino e dai Templari (martiri della libertà?) ad Artemisia di Alicarnasso e Pompeo Magno (proto-autoritari?). Se cercate un libro sull'autoritarismo evitatelo, non si riesce nemmeno a definire la categoria o a determinare quale sia il secolo del titolo (Il Novecento? Il nostro secolo? Se ne accenna solo nella conclusione). Al di là della struttura inconcludente i capitoli presi singolarmente sono spesso ben fatti e le indicazioni bibliografiche utili.

Libro senza capo né coda

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